Titolo: Assassin’s Creed: Brotherhood
Genere: Azione/Avventura
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Ubisoft Montreal
Publisher: Ubisoft
Data di uscita: 18 Novembre 2010
Ricordi confusi, sangue e sudore di battaglie combattute, belle donne e armi letali. Ezio è tornato, vittorioso, pronto a godersi il meritato riposo a Monteriggioni, un riposo maturato sul numero delle vittime fatte sul campo di battaglia tra Firenze, Venezia, Forlì, San Gimignano e il Vaticano a Roma. Assassin’s Creed: Brotherhood (da ora ACB per comodità) ricomincia da dove il giocatore aveva abbandonato "il palcoscenico" del precedente episodio della saga, arrivata ora ad un terzo risvolto tanto atteso e che fortunatamente – almeno dopo una prima sessione di gioco abbastanza intensiva – sembra non deludere le aspettative di chi segue con estremo piacere e coinvolgimento la naturale evoluzione dell’eterna lotta tra assassini e templari, associati all’ormai poco misteriosa Abstergo, un film che merita di essere giocato e vissuto sulla propria "pelle".
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Bentornato a casa, Ezio. Monteriggioni ringrazia colui che è stato capace di sconfiggere il nemico tappa dopo tappa, vittima dopo vittima, fino ad arrivare allo "Spagnolo" Rodrigo Borgia, gran maestro dell’ordine dei Templari, colui che ha sapientemente macchinato una serie di complotti che hanno portato la sfida finale nella Cappella Sistina, dove è potuto rimanere in vita grazie alla tua clemenza, con la convinzione che una sconfitta così dolorosa potesse fermare una persona dall’animo spregevole, un uomo senza cuore, un essere convinto di essere il profeta e di meritare ogni potere, impresa cominciata con il conquistare i regni più importanti d’Italia e prendendo il posto di Papa.
E invece no, la sconfitta lascia rapidamente spazio alla rabbia e alla voglia di vendetta, quella che ti porterà via Mario Auditore, colui che ti ha raccolto tanto giovane e inesperto e ti ha concesso conoscenze e strumenti per diventare quello che sei ora. La tua gente sarà nuovamente in pericolo, e con lei il tuo adorato borgo che per tanto tempo è stato base dei tuoi spostamenti e posto sicuro dove custodire Maria e Claudia Auditore. La sfida vera è appena cominciata, Roma aspetta la rivoluzione per mano degli assassini, tu ne sarai il principale protagonista…
Ezio è il solito ragazzo della porta accanto, bello e dannato, di poche parole e di tante provocazioni quando si tratta di sedurre una ragazza o di combattere per la salvezza della propria gente. Un ragazzo nato immaturo nel capitolo precedente, portato ad una capacità unica, velocità e precisione al servizio degli assassini, gli unici in grado di fermare i piani dei templari ancora una volta convinti di poter conquistare ogni cosa, di poter soggiogare chiunque. ACB ci permetterà di indossare nuovamente i panni di Ezio, ulteriormente migliorato, capace di sferrare colpi mortali con maestria, movimenti più veloci, maggiore cattiveria e determinazione in ogni sua azione. Certo, molto dipende dal giocatore ma vi possiamo assicurare che la facilità di controllo del personaggio è davvero prerogativa del titolo che -nonostante alcune critiche che attaccano la commercializzazione di un brand- merita un posto nella propria bacheca giochi, al fianco del suo degno predecessore.
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La voglia di non deludere e le certezze raccolte nei primi due capitoli sono il punto di forza principale di ACB. Il team di Ubisoft Montreal difficilmente delude, Assassin’s Creed II ha raccolto tanta approvazione e Brotherhood ha raccolto onore e oneri mostrando da subito segni vincenti di una saga fortunata, cominciata con un primo capitolo sicuramente innovativo ma poco avvincente, troppo spesso ripetitivo, corretto poi con l’arrivo di Ezio, con la ricollocazione di Desmond Miles, con la trama molto ben studiata, la stessa che contribuirà all’acquisizione di capacità che Desmond mai avrebbe pensato di poter avere, appartenute in passato ai suoi antenati e che riaffiorano nella sua persona che potremo utilizzare maggiormente in questo capitolo.
Parlarvi della grafica e della cura del dettaglio è forse inutile, ma è sempre gradevole e adrenalinico provare quel senso di stupore nel vedere città facenti parte del nostro panorama storico e attuale riprodotte alla perfezione, la possibilità di correre e agire nell’ombra come mai potremmo permetterci di fare neanche per gioco, oggigiorno. Migliore è anche l’intelligenza artificiale del nemico che ora proverà ad attaccarci in massa, mancanza – seppur digeribile – del precedente AC II, dove si veniva attaccati generalmente da una guardia alla volta. Sarà quindi necessario imparare a sfuggire più velocemente, schivare i colpi e contrattaccare senza mai distrarsi così da non perdere energia vitale preziosa. Utile e sicuramente carina -ma non fondamentale- la possibilità di acquistare attività commerciali e monumenti, anche sottraendoli al controllo dei Borgia con la forza, novità di Brotherhood che ci regalerà la possibilità di allungare la vita del titolo già sufficiente se si decide di seguire il normale corso degli eventi.
Novità di un titolo che non può sicuramente essere chiamato spin-off è la modalità multiplayer. La possibilità di accettare contratti e portare a termine gli omicidi dei propri obiettivi insieme ad altri giocatori collegati da tutto il mondo. A volte sarete anche voi seguiti, e ci sarà sempre qualcuno pronto a uccidervi per impedire che la missione venga portata a termine con successo. Bisognerà quindi mettere in gioco tutta la propria esperienza accumulata nel single-player e la bravura nell’inseguimento tanto quanto nella fuga dal pericolo.
Diverse le armi, diversi i personaggi, la scelta è vostra. Il controllo e la vittoria pure, basta non farsi cogliere impreparati. Requiescat in pace.
9.5 |
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