Recensione – Dead Space: Ignition (Live Arcade)

di • 6 novembre 2010 • RecensioneCommenti (0)861

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Titolo: Dead Space: Ignition
Genere: Puzzle
Piattaforma: Xbox Live Arcade
Sviluppatore: Sumo Digital
Publisher: Electronic Arts
Data di uscita: 13 Ottobre 2010
Costo: 400 Microsoft Points

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Il lancio di Dead Space: Ignition su Xbox Live Arcade e PSN sembra quasi un modo di scusarsi, e di far soldi (naturalmente), con un franchise trattato male alla sua nascita – era il lontano ottobre 2008 ed Electronic Arts ignorava il successo che avrebbero riscosso le avventure dell’ingegner  Isaac. Un bel modo di scusarsi, se non nella concretizzazione, almeno, nella parte teorica che si appoggia notevolmente sulle fortune della saga firmata Visceral Games.

[img alt='Un estratto dalle cut-scene del gioco.']/immagini/Giochi/category2021/picture113649.aspx[/img]

Perché, se da un lato ci ritroviamo "costretti" a valutare un gameplay limitato a tre tipologie di minigiochi – parecchio simili tra loro, e talvolta insensati – dall’altro dobbiamo tener presente che Ignition viene offerto al prezzo di 400 Microsoft Points, circa 5 euro, e che, dunque, non ha alcun senso aspettarsi più di quanto la produzione Sumo Digital riesce a sviscerare. Nella fattispecie, abbiamo a che fare con un titolo presumibilmente gradito agli amanti della componente logistica e misteriosa dell’universo Dead Space; con un titolo che verrà odiato al 100% dalle smoking gun in giro per lo Sprawl.

Pur non essendo assolutamente percorribili causa limitazioni del genere assunto dagli autori, le location, avrete notato, sono le stesse che ci verranno riproposte nell’atteso Dead Space 2. Questo perché Ignition si presenta in qualità di prequel alle vicende del nuovo capitolo retail: le altalenanti cut-scene fumettistiche hanno il compito di introdurci alle vicende che precedono la futura invasione aliena/mutante, e lo fanno nonostante una qualità visiva al limite della sufficienza – vogliamo parlare delle "animazioni" dei personaggi? – coadiuvata da una non-trama che sembra crogiolarsi sul continuo ammiccamento ai fan del capostipite; pregi e difetti degli inizi (quasi) in medias res. Il prosieguo della brevissima avventura – l’obiettivo "Non c’è tempo per sanguinare" parla di venticinque minuti – si dipana poi su una serie di scelte che cambieranno il percorso ma non il finale del gioco e che permetteranno di potenziare, come ai vecchi tempi, il RIG del protagonista; il risultato corrisponde a qualche agevolazione sulla strada di enigmi non troppo complessi, sintomatici della volontà di un publisher, EA, che desidera avvicinare, e non allontanare, l’utenza al franchise dei Necromorfi.

[img alt='Uno dei minigiochi di hackeraggio più profondi soffre, purtroppo, di grossi problemi nel passaggio da 2D a 3D.' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category2021/picture113651.aspx[/img]

A nostro parere, dunque, Electronic Arts si è lanciata su una via estremamente percorribile ma ancora da assestare. L’idea di rendere Dead Space qualcosa in più di un "semplice" videogioco non può che essere apprezzata – come va riconosciuto che non siamo dinanzi al primo tentativo di espandere una saga nata su console. Ferma restando l’approvazione per l’approfondimento di un background, però, non possiamo esimerci dall’avanzare seri dubbi in merito agli aspetti ludici di Ignition, che, pur costando una miseria, fallisce nell’intrattenere con la giusta tempistica gli affamati di Live Arcade. Breve e poco intenso.

Voto complessivo: 5

 

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