Titolo: Shaun White Skateboarding
Genere: Sportivo / Avventura
Piattaforma: Xbox 360, PS3, Wii, PC
Sviluppatore: Ubisoft
Publisher: Ubisoft
Data di uscita: 29 ottobre 2010
Metti il disco nella console e ti aspetti il classico gioco di skateboard. Si avvia la schermata principale, ma hai già il sospetto che ci sia qualcosa che non va. Si parla di città grigie abitate da una popolazione ormai schiava del conformismo. Automi, non persone. "Che fine ha fatto il vecchio Tony Hawk?", ti chiedi, e intanto assisti all’arresto di un ragazzino coi capelli lunghi e una t-shirt monocromatica (ma sgargiante).
[img alt='Chi lo avrebbe mai detto che avrei salvato il mondo col mio skate?']/immagini/Articoli/category1505/picture113551.aspx[/img]
Quel ragazzino, lo scopri subito, è Shaun White, uno dei più famosi skater al mondo. Ti fermi e stavolta ti chiedi quale sarà il tuo ruolo in tutto ciò, dato che il protagonista, di fatto, è ormai dietro le sbarre. Ti consegna la sua tavola come a dire "vai, ora tocca a te", e si avvia l’editor del personaggio. Ci risiamo, per un attimo avevi pensato che stavolta si trattasse di qualcosa di diverso e invece sei di nuovo lì a scegliere taglio di capelli e cappellino.
Per fortuna in pochi minuti ti ritrovi già nella stazione di una metropolitana a grindare sulle ringhiere, e scopri che sei il leader di una rivoluzione, che puoi salvare il mondo a colpi di tricks. Per farlo devi darci dentro di brutto, così accumulerai abbastanza "flow" da poter modificare a piacimento l’ambientazione, darle colore, (ri)darle vita, liberare le persone da quell’entità che le controlla e che ha praticamente schiacciato, anzi eliminato, la loro personalità, la loro anima. Allo stesso modo libererai i personaggi chiave che ti accompagneranno per tutta la durata dell’avventura, perché di un’avventura si tratta. Non di una simulazione. Non è Skate, e neanche Tony Hawk. È Shaun White Skateboarding, il terzo gioco Ubisoft a sfruttare il nome dell’atletico ragazzo di San Diego, dopo le due avventure sulle nevi del 2008 e del 2009.
[img alt='Il mio look è orrendo, ma guarda come grindo!' align='center' width='400']/immagini/Articoli/category1505/picture113550.aspx[/img]
Stavolta le intenzioni sono diverse e hanno spinto la compagnia francese a tentare un nuovo approccio al genere, mettendo da parte l’estremo realismo per tornare a quel classico gameplay arcade che ti permette di divertirti in poche, semplici mosse. E infatti la prima metà del gioco è decisamente piacevole, anche perché scopri che non solo puoi colorare l’ambiente intorno a te a suon di mosse spettacolari (il che ricorda molto il Prince of Persia di un paio d’anni fa), ma puoi addirittura modellare alcune piattaforme che ti porteranno a visitare nuove zone della città semplicemente "cavalcandole". Immagina di salire con lo skate su una ringhiera mentre questa inizia ad allungarsi formando onde stile montagne russe. Bello, no?
Poi, però, nella seconda metà del gioco vedi che le missioni iniziano a farsi noiose, che non puoi più divertirti semplicemente eseguendo le tue evoluzioni sulla tavola, ma che devi raggiungere certe zone entro un tempo limite, scegliendo accuratamente quale piattaforma modellare, quale ringhiera cavalcare. E non è il massimo, quando per restare in equilibrio hai a disposizione un sistema di controllo poco preciso. Frustrante.
Allora ti rompi le scatole e vai alla ricerca di sfide online. Avvii la modalità multiplayer ma non trovi (quasi) nessuno. Ed è un peccato, perché oltre alla classica modalità a punti, quella a squadre prometteva bene. Due fazioni, Ministero contro skaters, che ovviamente devono cercare di colorare quanto più possibile la mappa. Prometteva bene anche la modalità Free Skate, dal nome auto-esplicativo, per un bel pomeriggio in spensierata compagnia. Ma niente, con così poca gente ci rinunci e spegni la console.
Valutazione complessiva
Presentazione: 7
Menù poco accattivanti, ma il particolare setting dell’avventura ci ha incuriosito.
Grafica: 6.5
Sicuramente al di sotto degli standard, specie di quelli settati dal rivale targato EA. Ma lo stile è piacevole, così come l’effetto di colorazione dinamica dell’ambiente.
Gameplay: 6.5
Divertente la prima parte dell’avventura, dove puoi sfruttare appieno il semplice sistema di tricks con gli stick analogici. Poi diventa noioso: devi spostarti da punto a punto, e non è più così bello. Frustrante, a tratti.
Sonoro: 6
La colonna sonora è piuttosto azzeccata, ma il doppiaggio (in italiano) è pieno di alti e bassi.
Longevità: 6
Fatto qualche trick e giunti a metà dell’opera vi stancherete, e neanche il multiplayer potrà darvi soccorso…
Multiplayer: 7
… perchè (ad oggi) c’è davvero poca gente. Il sette premia le potenzialità della sfida a squadre, nella speranza che il numero di utenti possa progressivamente salire.
Voto complessivo: 6.5
Buon tentativo, quello di Ubisoft, di allontanarsi dai rivali per proporre una sorta di ritorno alla semplicità nel controllo dello skate e un’ambientazione talmente strana da risultare interessante. Purtroppo l’obiettivo non è stato raggiunto appieno.