Recensione – Fable III (Xbox 360)

di • 26 ottobre 2010 • RecensioneCommenti (0)818

Titolo: Fable III
Genere: Azione / GDR
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Lionhead
Publisher: Microsoft
Data di uscita: 29 Ottobre 2010

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Conoscevamo già le promesse di Peter Molyneux per questo terzo episodio di Fable, ma quando abbiamo iniziato l’avventura non credevamo potessero davvero portare a questo. Per fortuna il capo dei Lionhead Studios ha mantenuto un profilo basso, stavolta, e noi abbiamo fatto altrettanto in questi due anni di interminabile attesa. Zero pretese, quindi, ma tanta curiosità. Così, ci siamo ritrovati in men che non si dica con una corona dorata sulla testa (e, credeteci, se ne sente tutto il peso), a decidere le sorti del regno di Albion. A disegnare, ancora una volta, il nostro destino.

[img alt='Di personaggi strani ne incontrerete, durante la vostra nuova avventura ad Albion.']/immagini/Giochi/category1924/picture113510.aspx[/img]

Fable III non rappresenta soltanto la perfetta evoluzione della serie – a seguito di un secondo episodio che, ricorderete, avevamo già considerato un capolavoro. L’ultimo nato in casa Lionhead riesce a fare di più. E lo fa mixando alla perfezione tre generi videoludici come il gioco di ruolo, l’avventura e il gestionale. Con una trama di gran lunga più presente del solito a far da filo conduttore. Lo dimostrano le tante sequenze filmate che scandiscono il ritmo dell’azione, almeno nella main-quest. Una scelta che fin da subito si dimostra vincente e che riesce a rendere l’esperienza di gioco più cinematografica, senza tuttavia snaturarla o allontanarla pericolosamente dalla vera essenza del franchise.

Perché dopotutto è di Fable che stiamo parlando, quindi vogliamo soltanto una cosa, anzi due: libertà e varietà. Ci sono entrambe, se ve lo stavate chiedendo. C’è la trama principale con tutti i suoi dialoghi e filmati d’intermezzo, ma c’è un mondo là fuori che va conquistato. E non ci riferiamo al semplice acquisto di proprietà (già previsto dal prequel), quanto alle relazioni che si possono instaurare con gli abitanti di Albion, più profonde rispetto al passato e dai meccanismi leggermente rivisti, volti a una migliore e più efficace integrazione con gli scopi proposti dalla storia principale. Main-quest e missioni secondarie si intersecano con estrema armonia, specie nella seconda parte del gioco. Mentre nella prima metà (e non lo stiamo sottolineando come un difetto, tutt’altro) ci sarà poco spazio per le attività secondarie. O meglio, poco sarà quello che vorrete concedergli. Un po’ perché la curiosità di andare avanti nella storia sarà davvero forte (complici anche le difficili scelte che vi ritroverete fin da subito a dover affrontare), un po’ perché non ne sentirete davvero il bisogno. In poche ore di gioco avrete un Eroe ben potenziato grazie alle abilità acquisite durante le missioni primarie, quelle che da principe inetto e dormiglione vi condurranno a diventare il leader di una rivoluzione epocale, contro un Re tiranno che risponde al nome di Logan, vostro fratello.

[img alt='In Fable III, come nel precedente episodio, è possibile flirtare, sposarsi e avere dei figli.' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1924/picture113509.aspx[/img]

Tranquilli, non abbiamo intenzione di spoilerare, il signor Molyneux ci ha intimato di non farlo ma non l’avremmo fatto comunque. Però credeteci, il cammino che vi porterà a diventare il sovrano sarà tutt’altro che banale. Sono le scelte, sulle quali lo stesso Peter ha più volte posto l’accento durante lo sviluppo, la vera rivoluzione di questo Fable III. Scelte morali che tolgono letteralmente il fiato, capaci di tenere incollati allo schermo per (addirittura) svariate decine di minuti, nella totale indecisione. È così che disegnerete il vostro destino, quello di Albion e della sua gente. E non c’è trono che possa aiutarvi, sarete solo voi e la vostra coscienza. O la vostra voglia di mettervi in gioco: potrete decidere di essere voi stessi (cosa che accadrà nella maggior parte dei casi), oppure di riflettere e riprendere coscienza che alla fine, Fable III è soltanto un videogioco. Il confine tra bene e male è quantomai sbiadito e starà a voi decidere da che parte stare ma soprattutto in che modo starci. Lo dicevamo, la trama è banale solo all’apparenza.

Basterebbe quanto finora descritto per fare di Fable III un capolavoro, ma ovviamente non possiamo non citare il fluidissimo sistema di combattimento "a tre tasti", sperimentato nel prequel, che diventa essenziale in vista della più marcata presenza di situazioni action e che si rivela ancora una volta incredibilmente appagante. E il "touch", ovvero il nuovo modo di interagire con i personaggi, che possono adesso esser presi per mano anche solo per una semplice passeggiata al chiaro di luna. Vogliamo aggiungere la completa assenza di menù? Anche questa, nel suo piccolo, una rivoluzione (tutte le azioni, dalla mappa alla personalizzazione dell’Eroe, sono effettuabili da un ambiente 3D dedicato, il Santuario, a cui si accede premendo il tasto Start; niente caricamenti). E concludiamo con la rinnovata modalità cooperativa su Xbox LIVE, che non abbiamo avuto modo di provare ma che sarà già disponibile al lancio, il 29 ottobre, con un aggiornamento automatico; il personaggio del vostro amico sarà adesso visibile, ognuno avrà la sua visuale indipendente e potrete affrontare insieme delle quest o addirittura sposarvi e avere dei figli. Roba quasi da MMO, ma ne parleremo meglio in un breve speciale dedicato.

In questa sede non ci resta da dire che una cosa molto semplice. Comprate Fable III.

Valutazione generale

Presentazione: 9.5
Niente menù. Se non è rivoluzione questa…

Gameplay: 9.5
Più votato all’azione rispetto al passato, ma non per questo meno vario. Stiamo parlando di Fable, tirate voi le conclusioni.

Grafica: 9.5
Perfetta. Da un gioco come Fable non chiediamo il fotorealismo. Le ambientazioni sono ricche di dettagli come sempre e il tutto è adesso più pulito e fluido. Un gioiellino.

Sonoro: 9.5
Colonna sonora dinamica durante i combattimenti. Doppiaggio in italiano anche per i dialoghi più insignificanti. Musiche evocative.

Longevità: 9.8
C’è davvero tanta roba da fare prima che possiate completarlo al 100%, ma vorrete senz’altro rigiocarlo per tentare percorsi alternativi o semplicemente per rivivere alcuni momenti. Senza contare la cooperativa, sia in locale che su Xbox LIVE.

Multiplayer: N.D.
In attesa di test.

Voto complessivo: 9.8

Paradosso: nessuna rivoluzione al cuore del gameplay, per un gioco comunque rivoluzionario.

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