Titolo: Tom Clancy’s HAWX 2
Genere: Simulatore di volo
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Ubisoft
Publisher: Ubisoft
Data di uscita: 3 Settembre 2010

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Tom Clancy sembra non aver perso interesse nelle royalty provenienti dal mondo dell’intrattenimento digitale, come testimonia il flusso regolare di videogiochi che portano il suo nome, ispirati all’universo da lui creato ed intrisi della passione per la tecnologia che lo contraddistingue; come dargli torto peraltro? Negli ultimi anni abbiamo infatti assistito a uno sfruttamento moderato di franchise consolidati affiancato da tentativi più o meno velleitari di crearne di nuovi, tracimando in generi fino ad allora inesplorati, come il poco fortunato Endwar. In questa seconda categoria si collocava la prima incarnazione di H.A.W.X.: un balzo nel fantastico mondo dei simulatori di volo per console, un territorio alquanto piccolo nell’odierna generazione. Forse anche grazie alla scarsa concorrenza, quel titolo ha riscosso un successo di pubblico sufficiente a programmarne un seguito, che oggi fa bella mostra di sé nella nostra console.

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H.A.W.X. 2 è un gioco studiato per soddisfare l’utenza, un vero e proprio ringraziamento in codice a chi del primo titolo ha decretato la fama; molta attenzione è stata posta infatti alle lagnanze che il pubblico aveva indirizzato al capostipite, anche se non si è trattato in alcun modo di rivoluzionare la serie, quanto di apportare una serie di correttivi. Salta all’occhio, ad esempio,l’implementazione delle fasi di decollo ed atterraggio nelle missioni. Infatti, per una balzana scelta della software house, il predecessore ne era del tutto privo e ci catapultava abbastanza brutalmente a mezz’aria ad inizio missione, per poi salutarci con un’altra deprecabile dissolvenza ad obiettivo raggiunto; una decisione davvero inconcepibile che privava di coerenza e pathos il giocatore. Per fortuna questa volta l’errore è stato corretto e non solo, poiché sono state chiamate in causa le più svariate forme di atterraggio, compreso il sempre emozionante arrivo su una portaerei, e si è persino pensato di implementare gli scali quali tappe all’interno della missione, per effettuare rifornimenti. Decisamente un buon modo per farsi perdonare, pur se va sottolineato che queste fasi hanno pathos relativo, data la natura arcade del gioco. Partendo dal presupposto che i simulatori di volo hanno da sempre trovato il loro acme in territorio PC, non era dato attenderci molto più che un godibile arcade simulativo, trovandoci di fronte a una console; poca sorpresa pertanto che questo H2 non faccia differenza, fornendoci un sistema di controllo piuttosto soddisfacente, dotato di una pletora di opzioni personalizzabili per venire incontro ai gusti della più ampia fetta di pubblico, ma comunque troppo semplificato anche al livello più realistico per fornire una sfida degna di tal nome ai puristi della simulazione.

Se siete in grado di digerire quanto sopra, allora potrete sicuramente godere di quanto questo gioco ha da offrire, a cominciare dalla campagna bellica multiangolo, che riprende un po’ certi Call of Duty, portandovi ad impersonare di volta in volta piloti di differente etnia, fornendovi pertanto la scusa per “assaggiare” i velivoli di punta di ben tre eserciti (US, Russia e Gran Bretagna), una prospettiva che ingolosisce qualsiasi fanatico del volo. La riproduzione di questi modelli merita i complimenti per l’eccellente livello di dettaglio ed attenzione al particolare, non era lecito attendersi il contrario in un gioco che porta il nome di Tom Clancy, non vi pare? In generale il comparto grafico supera agevolmente l’esame, grazie anche al maggior dettaglio dello scenario, un elemento arricchito rispetto al primo lacunoso prodotto che comprometteva il piacere del volo acrobatico a bassa quota con la sua scarsa definizione, mentre in H.A.W.X. 2 il panorama soddisfa l’occhio dei piloti più esigenti.

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Un altro punto forte del gioco è rappresentato dalla co-op disponibile per un massimo di quattro piloti; una modalità che presenta non solo l’indubbio piacere del gioco con amici, ma anche il vantaggio di poter fare a meno della collaborazione dei piloti Bot, la cui intelligenza artificiale sembra sovente non riuscire a decollare, letteralmente, e nel single-player costringerà a pelare molte patate da soli nel corso delle missioni, mentre i compagni della squadriglia parranno più che altro godersi il panorama. Al contrario l’IA degli avversari ha subito un ritocco verso l’alto, che renderà i dog-fights piacevolmente più impegnativi. Un’ultima nota di demerito per la scarsa fantasia in fase di concepimento delle missioni, che si limitano a prendere a piene mani dai copioni già scritti, per non parlare della trama generale della campagna, davvero poco ispirata per un gioco che vanta quel nome nel titolo.

In sostanza H2, forte del discreto successo di pubblico della sua precedente iterazione, si è presentato fiducioso di bissare il risultato, grazie al suo concepimento ruffiano, una sorta di fan service che però ha colto nel segno e non può essere sottovaluto. Un gioco non evoluto, ma arricchito e imbellettato che mira a non deludere le attese, più che proporre nuove svolte, e ci riesce, senza però per questo entusiasmare.

Valutazione generale

Presentazione 7.5
Menu esaustivi ed eleganti, meno impressionanti le cut-scene, appena discrete.

Grafica: 8
Ottimi i modelli e le animazioni; ricco il dettaglio grafico, impeccabile l’engine.

Sonoro: 7
Nulla che resterà nella storia: effetti sonori adeguati ed un soundtrack da film d’azione di serie B, con gradazione dall’insulso al fastidioso, mentre il doppiaggio in italiano è decoroso.

Gameplay: 7.5
Sostanzialmente invariato rispetto al suo esordio, con la gradevole aggiunta del co-op.

Longevità: 7.5
Tra la campagna in single, il co-op ed il comparto multi l’offerta di gioco è abbastanza duratura.

Multiplayer: 8
Che sia in cooperativo o meno, si tratta di un piatto discretamente saporito, a patto di trovare abbastanza utenti online.

Voto complessivo: 7.5

H.A.W.X. 2 non è certo un capolavoro, ma neanche disprezzabile; gli si può imputare il non saper osare oltre certi limiti, accontentandosi di vivacchiare in un settore che comunque non offre molta concorrenza.

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