Recensione – F1 2010 (Xbox 360)

di • 6 ottobre 2010 • RecensioneCommenti (0)934


Titolo: F1 2010
Genere: Racing
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Codemasters
Publisher: Codemasters
Data di uscita: 24 Settembre 2010

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Erano anni che non mettevamo piede all’Albert Park di Melbourne. La mente è subito volata a F1 ’97, alla strana magia di quel "hai ragione, Andrea" che riempiva i vuoti di un comparto audio tutt’altro che perfetto. Nel 2010, la tecnica ha raggiunto livelli che mai avremmo immaginato, nello scorso decennio: le emozioni sono state al passo? Siamo qui per chiedercelo, dinanzi alla prima stagione motoristica targata Codemasters.

In merito a sentimentalismi, F1 2010 si difende piuttosto bene: la modalità carriera, perno dell’esperienza preparata dagli sviluppatori di Birmingham, fa di tutto per mettere l’utente nei panni di un debuttante combattuto tra una nuova scuderia e l’altra. Gli propone una vera e propria faida con il compagno di squadra, al quale strappare la prima guida e gli aggiornamenti Ricerca & Sviluppo, interviste (quasi) settimanali per determinare la propria personalità agli occhi del team, ingaggi faraonici con un’azienda all’anno (per un massimo di sette) e un set completo di regole che potrà modificare a seconda delle sue esigenze.

[img alt='Sosta ai box, croce e delizia.']/immagini/Giochi/category2013/picture113357.aspx[/img]

Come avviene in Need for Speed: Shift, infatti, il giocatore potrà partire dalla base dei racing – tantissimi aiuti, persino il servofreno per restare sempre in pista – per raggiungere un grado, nel vero senso della parola, che gli permetta di togliersi grandi soddisfazioni con le sue sole capacità. Ad assistenza zero, la produzione Codies si guadagna l’appellativo di simulazione: niente ABS, niente scia dinamica per indicarci la traiettoria ideale (il che richiede una conoscenza millimetrica dei tracciati, e una concentrazione da paraocchi), niente limitatore automatico ai box, niente ingegnere leccapiedi per una sosta. E, soprattutto, niente flashback: li avevamo visti in Forza 3, e talvolta li avevamo anche amati; fatto sta che, senza di loro, vi toccherà ricominciare molto spesso daccapo. Mentre con un aiutino del genere… Ok, non vogliamo tentarvi troppo: puristi!

Puristi? Allora dovremmo fare due chiacchiere sull’utilizzo del volante ufficiale Microsoft. Non immaginavamo, alla prima prova su strada, che saremmo rimasti così estasiati dal binomio Formula 1 & periferica (tutto sommato) stradale: la fusione è completa, la differenza tra joypad e volante, così evidente nel franchise Forza Motorsport, è limitata al massimo. Anzi, osiamo dire che F1 2010 si guida meglio volante alla mano e pedaliera… ai piedi: la componente addictive di questo racing, legata anche ai tempi, al girare per far esperienza (sì, pure senza la collaborazione dell’IA), si amplifica notevolmente grazie allo strumento che oggi potete trovare a prezzi stracciati. Un acquisto, alla luce di quanto esposto, più che consigliato.

Tessute le lodi di un titolo, siamo naturalmente in debito di qualche doverosa critica, più degli appunti nei confronti dei capaci developer britannici. Innanzitutto, alzi la mano chi non l’ha percepito, dobbiamo sottolineare l’instabilità del frame-rate in circostanze di forte illuminazione (rettilineo del GP di Catalogna, ad esempio): si parla comunque di cali dai 30 ai 25-24 frame per secondo, non di veri e propri crolli, ma siamo certi che un motore grafico come Ego può gestire meglio le situazioni di cui sopra; perciò lo rimandiamo al prossimo anno, fiduciosi di una soluzione facilmente individuabile. Avremmo preferito anche una maggiore attenzione alle statistiche, vista l’assenza della telemetria e di un’interfaccia particolareggiata per l’editing dell’assetto (qui molto user friendly). Ancora, i numerosi bug che affliggono e influenzano il corso delle competizioni: vi capiterà senz’altro di incappare in tempi sballati, addetti al leccalecca fin troppo prudenti (toccherà aspettare svariati secondi prima di raggiungere la pit-lane), file dei salvataggi corrotti – vi consigliamo di disattivare la sovrascrizione automatica, a proposito. Il publisher inglese sta lavorando a una patch, come abbiamo riportato nei giorni scorsi, quindi, anche in questo caso, attendiamo speranzosi buone notizie: ma è a dir poco indecente lanciare un gioco senza un minimo di beta testing, o addirittura sfruttare l’utente finale come ignaro tester alla modica cifra di sessanta e rotti euro. Un comportamento che non ci è affatto piaciuto.

[img alt='Barcellona, una leggenda nel panorama F1.' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category2013/picture113356.aspx[/img]

Vogliamo comunque chiudere in bellezza per trasmettere ai nostri lettori il piacere che F1 2010 ha saputo regalarci nelle diverse ore di prova alla console. E cosa c’è di meglio per farlo, se non citare il suo spettacolare comparto grafico e l’atmosfera ricreata alla perfezione? Difettucci a parte, la ricostruzione delle vetture e dei circuiti, con le molteplici visuali televisive, lascia a bocca aperta per generosità di filtri nonché per dovizia di particolari; la scelta di non seguire il trend dei 60 fps, insomma, ripaga abbondantemente la vista del giocatore con un senso di velocità ben riprodotto e un fine sistema di danni, pur non punitivo come nella concorrenza. L’aria del grande circus della Formula 1, poi, si respira fin dai menù dinamici – pardon, Paddock, variabili a ogni Gran Premio della stagione – che sono ormai marchio di fabbrica Codemasters: la conclusione della carriera lascia spazio a GP veloci, prove a tempo, ritocchi alle opzioni e multigiocatore. Quest’ultimo fino a dodici utenti, pronti alla battaglia per accrescere il proprio grado pilota (per un massimo di cinquanta) su circuiti del tutto lag free; ci chiediamo soltanto se qualcuno raggiungerà mai la vetta imposta dal developer prima di essersi stancato dell’unica modalità, la corsa unica o su calendario, per ora disponibile.

Valutazione Generale

Presentazione: 9
Stile Formula 1 da tutti i pori. I migliori menù che questo brand abbia mai visto su console.

Gameplay: 8.5
Profondo quanto basta, per essere un titolo a metà tra simulazione e arcade. Codemasters punta a un certo tipo di pubblico, ma non vuole privarsi degli hardcore: il risultato è tutto sommato soddisfacente. Lo specchietto per le allodole, in questo caso, poteva essere la telemetria e qualche opzione più complessa per l’elaborazione dell’assetto: ce li aspettiamo in F1 2011. Come ci aspettiamo la safety car e il giro di ricognizione.

Grafica: 9
Belli i paesaggi e le automobili, accurati i box e il paddock; da sistemare il frame-rate.

Sonoro: 7
La campionatura dei suoni è piuttosto limitata, non abbiamo notato (in 5.1) differenze tra il rombo di una Virgin e quello della Ferrari di Alonso. Peccato, poi, che nel cambio marcia le auto grattino così tanto il fondo…

Longevità: 7.5
La scalata ai vertici della F1 potrebbe non tenervi incollati allo schermo per i sette anni (di gioco) promessi. Le modalità, d’altra parte, sono poche e più votate al mordi e fuggi.

Multiplayer: 7.5
Mono-modalità. Buona l’idea del calendario online, in modo da poter gareggiare rapidamente su più circuiti. I gradi contribuiscono alla longevità, ma il discorso resta simile al gioco offline.

Voto complessivo: 8

Se vi state chiedendo se comprare F1 2010 o meno, non siete davvero appassionati di Formula 1.

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