A meno di due mesi dalla sua uscita, Kinect non riesce proprio a non far parlare di se, e ci mancherebbe visto gli sforzi impiegati da Microsoft per la sua promozione.
La società di Redmond è recentemente intervenuta sulla spinosa questione della rimozione del processore che, almeno nei primi prototipi, faceva parte del dispositivo.
A prendere la difesa della coraggiosa scelta è Kudo Tsunoda, occhialuto boss dietro al progetto Kinect, che avrebbe giustificato la decisione nello scarso carico aggiuntivo richiesto alla CPU da Kinect, calcolato nell’1%.
Per dare prova di questa sua dichiarazione, Tsunoda prende come esempio Forza Kinect che, nonostante l’implementazione del dispositivo, ha conservato i 60 fps ed ha persino ricevuto qualche miglioria al, già notevole, motore grafico.
La scelta di Microsoft si rivelerà vincente? Sarà il tempo a dirlo.