Recensione – Dead Rising 2: Case Zero (Xbox 360)

di • 30 agosto 2010 • RecensioneCommenti (0)981

Titolo: Dead Rising 2: Case Zero
Genere: Azione
Piattaforma: Xbox 360, DLC
Sviluppatore: Blue Castle Games
Publisher: Capcom
Data di uscita: 31 Agosto 2010
Costo: 400 Microsoft Points

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Quella dei prequel ormai non è più soltanto una moda, ma una filosofia. C’è chi li usa per dare nuova linfa a delle serie altrimenti proiettate verso un inesorabile e naturale declino, chi semplicemente per esplorare nuovi e (più o meno) interessanti punti di vista. Poi arriva Capcom e tutto cambia. Anzi, arriva Dead Rising 2: Case Zero, da oggi disponibile sul Marketplace di Xbox LIVE, in esclusiva Xbox 360 e al costo, davvero irrisorio, di 400 Microsoft Points.

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Capcom non ha inventato l’acqua calda, ha semplicemente cercato e trovato il modo di monetizzare con le demo. E non è neanche il caso di puntare il dito contro il ladro. Perché l’esperimento è riuscito, Case Zero li vale tutti i suoi 400 punti. E forse sarebbe valsa la pena di spenderci anche qualcosina in più. Il calcolo è semplice: a soli 5 Euro vi portate a casa un’avventura di due ore (e stiamo parlando solo della prima "tornata", perché lo giocherete più di una volta, questo è sicuro), che vi permette di provare in anteprima uno dei giochi più attesi dell’anno, vi racconta quanto è successo tre anni prima delle vicende narrate nel gioco completo e che in più, per finire, vi da la possibilità di iniziare ad accrescere, seppur limitatamente, le abilità del vostro personaggio, così da importarle poi in Dead Rising 2. E scusate se è poco.

Ma Case Zero ci presenta innanzitutto Chuck Green, quello che sarà il protagonista dell’atteso titolo in arrivo il 24 Settembre. Un personaggio sicuramente diverso dal Frank West che abbiamo conosciuto ormai quattro anni fa al Willamette Mall (cinque ne sono passati invece secondo la narrazione). Cambia l’aspetto fisico, cambia il contesto (zombie a parte), cambia il background del personaggio e cambia di conseguenza il modo in cui noi stessi ci identifichiamo con esso. L’introduzione di una vena emotiva più forte, che solo l’ingresso in scena di un’innocente bambina (la figlia di Chuck, Katey Green) poteva riuscire a innescare, renderà Dead Rising 2 più coinvolgente del prequel e questo possiamo già vederlo in Case Zero. La cosa interessante? In tutto ciò trova ancora spazio l’atmosfera tragicomica che ha fatto la fortuna del primo capitolo. Così siamo tutti contenti.

L’incipit vuole che Katey sia stata contagiata dal virus zombificante che ormai dilaga in tutto il Nord America. Intrappolati a Still Creek, un piccolo borgo abbandonato a qualche chilometro da Las Vegas (o Fortune City, che dir si voglia), Chuck e figlia devono trovare il modo di sopravvivere all’ondata di zombie per poi scappare verso la città del peccato in cerca, si spera, di salvezza. È proprio a Las Vegas che si svolgeranno le vicende di Dead Rising 2, ma è a Still Creek e in questo Case Zero che Chuck Green si scopre, da stella del motocross qual è stata fino ad allora, una perfetta macchina ammazza-zombie. Lo scoprirà con il nostro aiuto e con quello dei (pochi) sopravvissuti che sarà chiamato a salvare, se lo vorrete, per ottenere qualche punto extra e magari qualche prezioso indizio per trovare qualcosa che, credeteci, vi servirà.

Come dicevamo, sarete costretti a giocarlo più volte questo prequel per godervelo appieno, perché al primo giro riuscirete giusto a seguire la trama principale. Ovviamente, sarà la stessa struttura del gioco a spingervi a farlo (chi ha giocato il primo Dead Rising capirà), ma se non lo faceste rischiereste di perdervi la parte più divertente: uccidere gli zombie in allegria. Scoprendo magari qualche arma tra quelle cianfrusaglie del negozio dei pegni (dietro dovuto pagamento nei confronti di quel tizio che inizierete presto a odiare) o giusto dietro quell’angolo, sì, dietro allo Still Creek Theather, che non avevate esplorato.

Missioni a tempo, simpatici zombie, armi tra le più strambe mai viste nei mondi virtuali (soprattutto adesso che è possibile combinarle tra loro). C’è tutto e anche di più (tre slot al posto di uno per i salvataggi, da effettuare rigorosamente in bagno), già in questo Case Zero, di quel Dead Rising che abbiamo amato. Ed è solo un assaggio. Un assaggio per il quale sarà valsa la pena di aver speso quei 400 Microsoft Points.

Voto: 8

 

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