Recensione – Hydro Thunder: Hurricane (Live Arcade)

di • 26 luglio 2010 • RecensioneCommenti (0)907


Titolo: Hydro Thunder: Hurricane
Genere: Racing
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Vector Unit
Publisher: Microsoft Game Studios
Data di uscita: 28 Luglio 2010

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Il ritorno di una (nemmeno troppo) vecchia gloria. Sono passati undici anni da quando Midway lanciò Hydro Thunder per Dreamcast – l’anno successivo per Nintendo 64 e Playstation, e già all’epoca si intuì che quel titolo, forte delle stesse meccaniche da cabinato che avrebbero fatto la fortuna di serie come Virtua Tennis e Virtua Striker, avrebbe lasciato un segno nella storia dei videogiochi. Un segno che gran parte dell’utenza preferì non cogliere, lasciando a Sony l’onere di tracciare una nuova strada per l’industria; ma questa, appunto, è solo storia.

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Concentriamoci sulla prima produzione per Xbox Live Arcade firmata Vector Unit e pubblicata, risvolto beffardo del destino, proprio da Microsoft, il colosso che si sostituì a Sega nella corsa a tre che tuttora si disputa. E di certo non siamo off-topic, quando parliamo di competizioni più o meno scorrette: in Hurricane, racing proposto come vero e proprio sequel dell’originale, ogni mezzo sarà valido per l’ottenimento della medaglia d’oro. Non arriviamo ai livelli dei power-up di Blur, ovviamente, ma l’utilizzo spregiudicato o sapiente del turbo saprà fornire una eguale mole di imprevedibilità alla gara; due i tipi di "potenziamenti" on the road o, per meglio dire, on the water, ossia una capsula blu e una giallo-rossa. Non si tratta di omaggi ai fan del Napoli e della Roma, ma di turbo rispettivamente più piccoli e più grandi, il cui conseguimento influenzerà il corso degli eventi più d’un ordine di scuderia targato Ferrari; gradevole la "trasformazione" dei mezzi che seguirà l’apertura del gas, sebbene quest’ultimi siano la nota meno positiva dell’intero comparto visivo. Tralasciando il comparto multiplayer – fino a otto giocatori online, quattro su schermo condiviso – che non abbiamo avuto occasione di provare poiché il prodotto sarà disponibile solo tra due giorni, ci fa piacere sottolineare il sorprendente, parlando di un Arcade, numero di modalità diverse: Gara, Superslalom, Sfida e Campionato; niente di chissà quanto articolato, sia chiaro, ma tutte caratterizzate e legate in modo da variare l’esperienza complessiva. L’utente sarà chiaramente attirato dal Campionato, mix delle altre competizioni, ma non potrà accedervi subito: dovrà prima accumulare i crediti necessari, questione di due-tre corse nelle altre tipologie, e quindi sbloccare i nove mezzi (tre skin a testa), o i tanti tracciati disponibili per progredire nella sua carriera.

Longevità è la parola chiave di Hydro Thunder: Hurricane. Tra strade secondarie, talune sbloccabili anche attraverso oggetti in pista, e i cosiddetti pacchi, una decina per tracciato, non sarà difficile trovare motivi per ripercorrere più volte le proprie gesta sull’acqua. Come in ogni titolo del genere, tuttavia, il grado di coinvolgimento sarà estremamente soggettivo: se riuscirete a farvi coinvolgere dalla sua atmosfera estiva e pacchiana, in cui gioca un ruolo da non sottovalutare il doppiaggio tipico da cabinato, farete davvero fatica a staccarvi dal sequel del successo targato 1999; viceversa, soffrirete il design delle gare che, sebbene fantasioso e animato, mostra il fianco a critiche per una linearità alla lunga noiosa. Critiche da cui dobbiamo astenerci, invece, in merito al comparto grafico, a tratti sorprendente se si considera la natura di Live Arcade del prodotto: certo, i mezzi non godono di una definizione eccelsa, ma la complessità degli scenari e l’alto frame-rate, nel 90% dei casi granitico, contribuiscono ad innalzare il valore complessivo di Hurricane.

In definitiva, l’avrete intuito, possiamo ritenerci soddisfatti del lavoro svolto dagli sviluppatori californiani. Vector Unit non si è limitata a un semplice remake, fenomeno cui solitamente assistiamo sulla piattaforma Arcade di Microsoft, ma ha arricchito una formula graditissima nello scorso decennio con nuove piste, nuovi motoscafi, grafica in alta definizione: i gustosi ingredienti per un ritorno al passato, sotto l’occhio "vigile" del presente.

Voto Complessivo: 8.5

 

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