Recensione – The Secret of Monkey Island 2: Edizione Speciale (Live Arcade)

di • 24 luglio 2010 • RecensioneCommenti (0)841


Titolo: The Secret of Monkey Island 2: Edizione Speciale
Genere: Action/RPG
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: LucasArts
Publisher: LucasArts
Data di uscita: 7 Luglio 2010

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Dopo il gran successo che LucasArts portò a casa grazie all’edizione speciale di The Secret of Monkey Island, è ora il momento di ri-recensire il sequel dell’avventura grafica più famosa di sempre, restaurata e rivisitata per attrarre i meno navigati verso le comiche acque solcate da Guybrush Threepwood e soci.

The Secret of Monkey Island 2: Edizione Speciale è la naturale evoluzione dell’incrocio fra la versione classica e quella rinnovata del prequel, modificate sino a fondersi in modo perfetto e ad eliminare i, seppur pochi, difetti presenti. Guybrush Threepwood è tornato più in forma che mai, intenzionato a trovare un tesoro che lo consacrerà come il miglior pirata di tutti i tempi. Nel processo, le cose andranno ovviamente storte e l’acerrimo nemico, LeChuck, tornerà per tormentare le avventure degli improvvisati lupi di mare.

Dato che trama e recitazione sono pressocché invariate rispetto alla versione originale, tutto ciò che ci resta è l’aspetto tecnico/artistico, reale perla di questa nuova incarnazione del prodotto. Dopo un’attenta analisi dei cambiamenti avvenuti nell’ultimo anno, ci rendiamo conto che LucasArts è il perfetto esempio di compagnia attenta alle esigenze degli utenti, che avevano avuto un buon numero di lamentele sulla prima Special Edition uscita esattamente un anno fa. In principio, ci si rese conto che l’utilizzo degli strumenti "tipo" di un’avventura grafica risultava troppo complesso, dato che bisognava aprire dei menù a tendina prima di poter raggiungere il comando desiderato.[img alt='I guai seguiranno Guybrush con persistente ilarità.']/immagini/Giochi/category1993/picture112790.aspx[/img] Nella seconda edizione, ogni problema legato a questa scelta è stato risolto, sostituendo le varie, invasive, finestre, con dei comandi attivi richiamabili attraverso la pressione dei grilletti destro e sinistro. Di qui in poi la strada è risultata  tutta in discesa, i trecentosessanta giorni di sviluppo a disposizione della softco. di San Francisco hanno permesso la creazione di un ambiente graficamente evoluto, ancor più cartoonesco e valido, da un punto di vista artistico, rispetto al predecessore. La concessione della libertà di movimento e lo snellimento delle meccaniche favoriscono l’attenta analisi dei dettagli circostanti, spronando i meno esperti a dare più peso a ciò che succede su schermo.

A questo punto, diventa strabiliante ammirare come un prodotto creato all’inizio degli anni novanta possa conferire ancora così tanta vitalità a una sessione di gioco, pur non ricevendo alcun ritocco narrativo significativo. All’epoca Ron Gilbert, Tim Schafer e gli altri grandi di Lucas non solo crearono un seguito perfetto, ma diedero vita a un gioco così resistente da superare indenne la prova del tempo per la sua capacità di provocare grasse risate in grandi e piccini senza difficoltà alcuna. Tale magia è probabilmente frutto di un mix azzeccato di scelte di sviluppo: la precisa caratterizzazione dei personaggi, accompagnata da un miglioramento del dettaglio grafico, permettono di percepire ancor più sfumature, così da beneficiare di emozioni una volta possibili solo grazie a un riempimento di fantasia dell’utente.

In chiusura, quindi, si comprende come The Secret of Monkey Island 2: Special Edition, non sia altro che il perfezionamento di un titolo già vicino alla vetta. LucasArts non avrebbe potuto scegliere un momento migliore per rimettere in campo un brand così famoso, ma così lontano. Il raggiungimento di un equilibrio onirico nell’aspetto tecnico, e la perfetta conservazione delle qualità narrative, ha fatto sì che al pubblico venisse offerta un’esperienza di prim’ordine, galvanizzata dal lungimirante genio di chi, quasi venti anni fa, sfruttò un periodo d’oro per sviluppare in nome del vero intrattenimento.

Se abbandonate l’idea di avventura longeva in favore di una rigiocabilità naturale, vi consigliamo caldamente di acquistare il titolo: non vi perderete un’esperienza capace di colmare di divertimento ciò che resta dei mesi estivi.

Voto complessivo: 9.5

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