In fondo l’abbiamo sempre saputo che Alan Wake 2, nonostante il palese ottimismo trapelato nelle ultime settimane dalle dichiarazioni di vari esponenti Remedy, è tutto fuorchè una certezza.
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A portarci definitivamente con i piedi per terra ci pensa Hakkinen, non il pilota, ma il responsabile del franchise, che con le sue parole rilasciate a IGN chiarisce le volontà della compagnia (e soprattutto di mamma Microsoft) in merito a un possibile sequel per il titolo uscito lo scorso maggio.
"Microsoft continua a dirci di volere più episodi [i DLC, ndr], ma… siamo un piccolo team", dichiara Hakkinen. "Non saremmo in grado di produrre altri episodi se a un certo punto dovessimo confermare lo sviluppo di un sequel, che a dirla tutta vorremmo fare relativamente presto."
Remedy e Microsoft si ritrovano dunque in quello che lo stesso Hakkinen, nell’intervista con IGN, ha definito "un limbo", in cui le direzioni delle due aziende sembrano non volersi incrociare. La volontà di Remedy è piuttosto chiara: il sequel, i nostri amici finlandesi, vogliono farlo.
Hakkinen è comunque fiducioso sull’accordo che la sua azienda ha stipulato con Microsoft per questo franchise.
"Siamo contenti della partnership e loro sono contenti del gioco", dichiara. "Credo si adatti molto bene al loro portfolio. Non vedo nessuna ragione per cui non dovremmo continuare con Microsoft e rinnovare l’IP… Noi lo vogliamo il sequel, ovviamente."
Ancora DLC o vero e proprio sequel? Questo è il dilemma. E mentre a Redmond sembrano fissati con i contenuti scaricabili, da Espoo (Finlandia) arrivano ottime notizie sulle eventuali tempistiche di sviluppo di un Alan Wake 2, per fortuna stimate sull’ordine dei mesi, piuttosto che degli anni.
"Anche Max Payne 1 necessitò di cinque anni di sviluppo. Max Payne 2, invece, fu pronto in appena 18 mesi. Credo che avremmo un ciclo simile per Alan", conclude Hakkinen.
Nel frattempo, è già certezza l’arrivo del primo episodio extra per Alan Wake, "Il Segnale", fissato per il 27 luglio al costo di 560 Microsoft Points.
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