Titolo: Prince of Persia: Le Sabbie Dimenticate
Genere: Azione
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Ubisoft Montreal
Publisher: Ubisoft
Data di uscita: 21 Maggio 2010
Il deserto, un palazzo sotto assedio, un principe atletico. Ci risiamo. Prince of Persia è tornato, questa volta sotto una veste nuova, almeno rispetto all’episodio di due anni fa; un po’ sopra le righe, particolare, ma che proprio per questo motivo avevamo adorato.
[img alt='Il Principe. I suoi "detrattori".']/immagini/Giochi/category1973/picture112159.aspx[/img]
Prince of Persia: Le Sabbie Dimenticate è il nuovo episodio della storica serie di Ubisoft, arrivato sugli scaffali in contemporanea con l’uscita nelle sale cinematografiche del primo film ad essa ispirato. I due prodotti non sono collegati, mettiamolo subito in chiaro. L’unica cosa che li accomuna è la data di uscita. Ah, e il look del Principe, certo!
Quello che abbiamo davanti è un Prince of Persia classico; non a caso si innesta, cronologicamente, all’interno della trilogia de Le Sabbie del Tempo, proprio tra il primo e il secondo capitolo (Spirito Guerriero). Da essa eredita le principali caratteristiche: fasi platform spettacolari in primis. Un ritorno al passato, dunque, che se da un lato farà piacere ai più nostalgici e particolarmente a coloro che erano rimasti fedeli alle meccaniche e all’atmosfera tipiche della trilogia, dall’altro sarà causa di qualche perplessità per chi, come noi, aveva tirato un sospiro di sollievo per il cambio di rotta segnato dall’ultimo Prince of Persia in cel-shading. Quale che sia la vostra posizione in questa particolare diatriba, se siete fan del Principe (e non ci riferiamo a Diego Milito), fareste comunque bene a dare una possibilità a quest’ultimo prodotto marchiato Ubisoft. Non fosse altro per il fatto che usa il motore grafico di Assassin’s Creed 2, grazie al quale riesce a ricreare ambientazioni di grande impatto e atmosfera. Ma anche perché le novità, nonostante tutto, non mancano.
[img alt='Acqua. Sarà meglio non berla. Non tutta, almeno.']/immagini/Giochi/category1973/picture112158.aspx[/img]
Il team di Ubisoft Montreal è riuscita a svolgere un lavoro pressoché perfetto per quanto riguarda l’equilibrio tra esplorazione e combattimenti, adesso peraltro più ricchi di nemici, sebbene dotati di un’intelligenza artificiale (ahinoi) deludente. E non solo: è anche riuscito a donare al Principe nuove, interessanti abilità. Su tutte, spicca il potere di congelare i flussi d’acqua così da poterli sfruttare a proprio vantaggio nelle fasi platform: le cascate diventeranno le vostre migliori alleate. Garantito. Un potere, questo, che abbinato alla possibilità di riavvolgere il tempo arricchisce il gameplay di quell’elemento strategico in grado di rendere la sfida più interessante e meno monotona. Perché, ammettiamolo, chi ha giocato la trilogia originale conosce ormai perfettamente i meccanismi alla base delle fasi esplorative, tra colonne a cui aggrapparsi, muri su cui correre e tappeti rossi su cui scivolare. Che comunque non mancano. Dicevamo di un’intelligenza artificiale deludente. Ed è proprio così, perché nonostante il tentativo di rendere i combattimenti più interessanti aumentando il numero di nemici sullo schermo, Ubisoft ha dimenticato di dotarli di materia grigia e, soprattutto, di differenziarne i comportamenti. Quelli che ci troviamo davanti sono di fatto degli automi che si muovono all’unisono. Numerosi, sì, ma incredibilmente idioti. A poco servono, infatti, i restanti nuovi poteri a disposizione del Principe: non sarà necessario utilizzarli se non per soddisfare la propria curiosità.
Prince of Persia: Le Sabbie Dimenticate dà il meglio di sé nelle fasi platform, insomma, come dicevamo ricche di ostacoli (nel pieno stile della serie) e di novità che ne rinfrescano il gusto. È un peccato che il gioco finisca sul più bello: le circa sei ore di gameplay serviranno per apprendere tutti i nuovi meccanismi introdotti dai game designer, ma non saranno abbastanza per goderne appieno. Aggiungiamo una storia che non brilla per originalità e il quadro per un gioco dalle potenzialità sprecate si fa incredibilmente chiaro. Peccato.
Valutazione Generale
Presentazione: 7.5
Character design discutibile, per il resto è un classico Prince of Persia. L’atmosfera è magica, come sempre.
Gameplay: 8
Divertente e appagante nelle fasi platform, classiche e innovative al tempo stesso. I combattimenti mancano di profondità.
Grafica: 8
Il motore di Assassin’s Creed 2 fa il suo dovere, sebbene i modelli poligonali siano rivedibili e le animazioni leggermente macchinose. Scenari fantastici.
Sonoro: 7
Musiche dai toni epici ma poco originali. Doppiaggio in italiano un po’ anonimo e una spanna sotto rispetto a quello ascoltato nel precedente capitolo della serie.
Longevità: 7
Poche ore di gioco. Questo Prince of Persia finisce proprio sul più bello.
Multiplayer: N.D
Assente.
Voto complessivo: 7.5
Ubisoft ha riavvolto il tempo per proporci un Prince of Persia dal sapore classico, senza troppe pretese. Peccato duri così poco.