Titolo: Nier
Genere: Action/ JRPG
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Cavia
Publisher: Square Enix
Data di uscita: 23 Aprile 2010
Completata la pubblicazione di Final Fantasy XIII in tutto il mondo, è giunta l’ora per Square Enix di pensare a titoli third party fra i quali vi potrebbero essere le prossime stelle dell’industria orientale. Non sappiamo se il team Cavia riuscirà, un giorno, ad aggiudicarsi questa posizione, ma con Nier hanno dimostrato di avere una quantità di idee utili quasi impareggiabile, almeno se paragonata al contesto in cui operano.
[img alt='Il protagonista di Nier e la sua figlioletta.']/immagini/Giochi/category1971/picture112144.aspx[/img]
Sviluppare un prodotto originale nella terra dei JRPG, date le rigide regole del genere, è davvero difficile, ma la software house ha sfidato le impostazioni classiche per inserire un gran numero di elementi familiari che contribuissero a rendere l’esperienza più "umana" e credibile.
A questo punto è lecito chiedersi: come è possibile cambiare così tanto un genere senza distruggerne la sostanza? Sicuramente lavorando a fondo su gameplay e story-telling, così da poter mettere in secondo piano le altre sfaccettature del diamante, senza spezzarne il "prezioso contenuto".
Questa è, più o meno, la stessa strada intrapresa dagli sviluppatori che, pur di consegnare un prodotto godibile e vagamente innovativo, hanno sacrificato completamente l’aspetto tecnico, relegando il titolo ad un pubblico più hardcore che apprezzi gli esperimenti di nicchia in un’industria sempre più standardizzata. La risultante di questa nuova equazione made in Cavia è un generoso mash-up di generi, che va ad integrare la formula base dei giochi di ruolo orientali, espandendone le capacità conosciute.
L’intero setting è stato poi giustificato con una storia più vivibile e meno ispirata al mondo degli anime proprio perché, vivendo i panni di un povero padre disperato per via dell’incurabile malattia della figlia, ci sentiremo più semplici e vulnerabili in un Globo misteriosamente ostile e oramai avviato alla sua inevitabile fine. Non dovremo quindi salvare l’intera umanità sostenendo sforzi degni di una fusione fra supereroi, ma penseremo soprattutto alla vita quotidiana delle persone che abbiamo intorno, con un occhio di riguardo ai "cari" del nostro benefattore di quartiere.
La "cerchia ristretta" usata come punto di partenza per la trama va poi ad influenzare quasi naturalmente l’ambientazione che, utilizzando una versione ampiamente modificata della nostra Terra, metterà a disposizione pochi spazi esplorabili, spremendo al massimo le potenzialità del sistema di crafting così da puntare tutto sulla qualità dell’intrattenimento, piuttosto che sulla grande quantità di aree semi-libere già viste in altri prodotti simili, e nello stesso Final Fantasy XIII.
Avrete quindi modo di sentirvi un vero cacciatore impegnato nella ricerca delle risorse necessarie a far girare l’economia degli abitanti del villaggio, seguendo nel contempo la traccia che possa portare ad una soluzione della vicenda in cui siete coinvolti. Ovviamente questo modo di concepire gli spazi porta anche un grande svantaggio: il backtracking. Nier vi obbligherà a tornare più volte nelle stesse sezioni di gioco per poter accedere a nuove strade, oppure per recuperare materiali necessari al completamento delle numerose quest secondarie.
[img alt='Tecnicamente Nier presenta molti limiti.']/immagini/Giochi/category1971/picture112145.aspx[/img]
Nonostante il sistema cambi di volta in volta la disposizione di nemici e oggetti, non nascondiamo che alla lunga si percepisce una notevole ripetitività che può scoraggiare le "scampagnate" non necessarie, portandovi a perdere interesse per gli aspetti secondari del titolo, e spingendo per un rapido raggiungimento dei riconoscimenti di fine partita.
Che vi piaccia o no, anche per necessità narrative vi ritroverete a eseguire lunghe sessioni di caccia e dovrete domare velocemente il sistema di combattimento, incastrati fra un gran numero di magie e l’impossibilità di agganciare i bersagli; gli scontri in Nier si presenteranno ben presto come una delle sezioni meno riuscite, proprio per colpa delle mancanze sopraccitate.
Gli incantesimi si potranno scegliere in coppie fra quelli disponibili, e questo limita fortemente la creatività del giocatore che si vedrà costretto a optare in favore dei due più potenti, sacrificando le varie possibilità tattiche derivanti da una differente gestione della configurazione dei tasti.
Per ogni lato positivo quindi, ne corrisponde uno perfettamente contrario che spacca il titolo a metà, obbligandovi a fare una scelta fra pregi e difetti guidata dai vostri gusti personali, ovviamente sempre se vi ritenete in grado di passare sui vistosissimi orrori tecnici che affliggono il prodotto. In generale, questo nuovo gioco di Cavia sembra uscito dalla scorsa generazione di console, soprattutto per via delle texture delle ambientazioni, prive di qualsivoglia dettaglio, e di effetti particellari obsoleti e vagamente inneggianti al periodo dorato delle produzioni giapponesi, in cui tanto sangue e livelli pre-renderizzati la facevano da padrone. A sollevare, almeno in parte, il morale del giocatore ci pensa un comparto audio di tutto rispetto, costellato di tracce melodiche rigorosamente in lingua originale e un doppiaggio molto espressivo, capace di trasmettere forti emozioni con poche sillabe.
Crediamo che Nier sia il classico esempio di software che tenta di fare troppe cose senza potersi concentrare sui propri punti di forza. Il prodotto in sé porta un gran numero di innovazioni e cerca di fare da collante per le meccaniche di gioco di titoli come Final Fantasy, Monster Hunter e Resident Evil (sì, anche il survival horror avrà una propria parte), senza però eccellere in uno solo di questi aspetti. Se riuscite a passar sopra al quasi disastroso aspetto tecnico, potrete comunque godere di un’esperienza appagante e discretamente longeva, che vi distoglie efficacemente dalla standardizzazione degli esponenti del genere.
Valutazione Generale
Presentazione: 6.5
Interfaccia disegnata "a matita" e colori generalmente spenti impoveriscono i menù, si poteva lavorare meglio.
Gameplay: 7.3
Nier fa uso di un gran numero di meccaniche ispirate ad altri titoli di vario genere, mescolandole con discreta efficacia. L’elevato numero di elementi secondari ci ha positivamente ispirato. Peccato per un sistema di combattimento impostato male.
Grafica: 6
Il comparto grafico di Nier è semplicemente disastroso, almeno per gli standard di questa generazione. Gli ambienti utilizzano texture in bassa definizione e gli effetti particellari sono obsoleti e non arricchiscono il quadro generale. Molto meglio l’illuminazione dinamica che impreziosisce gli altrimenti poveri paesaggi.
Sonoro: 7.5
Una colonna sonora melodica e godibile, unita a un doppiaggio espressivo e ben eseguito, salva l’aspetto tecnico da un oblio senza fine risultando uno dei veri punti di forza del gioco.
Longevità: 8
La main quest si attesta su 30 ore di gioco, ben al di sotto della media del genere, ma le missioni secondarie e il sistema di crafting vi garantiranno una durata complessiva di almeno 50 ore totali.
Multiplayer: N.D.
Assente.
Voto complessivo: 7
Se amate i minestroni e vi sono piaciuti Monster Hunter, Final Fantasy, Resident Evil e Darksiders allora Nier è il gioco che fa per voi. Una campagna promozionale migliore avrebbe sicuramente giovato al titolo.