Anteprima – Hands on: Blur (Xbox 360)

di • 11 marzo 2010 • AnteprimaCommenti (0)940


Titolo: Blur
Genere: Racing game
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Bizarre Creations
Publisher: Activision
Data di uscita: 28 Maggio 2010

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Sembra ormai una moda, una tendenza che certamente raccoglie molti proseliti, quella di rilasciare versioni "beta" di un titolo prima del suo effettivo lancio sul mercato. E’ accaduto per Halo 3, Call of Duty 4: Modern Warfare e altri sparatutto la cui attitudine online era particolarmente spiccata; mai per un racing game e, lo sottolineiamo con piacere, Blur apre una nuova strada su Xbox Live. Una strada da seguire per gli aspetti che di qui a poco vi andremo a illustrare.
[img alt='Chi ha lasciato le luci accese?']/immagini/Giochi/category1891/picture97778.aspx[/img]
Si dice che l’imitazione sia la più sincera forma di ammirazione. Se questo è vero, siamo in presenza di un manipolo di sviluppatori – Bizarre Creations – ossessionati dai miglior arcade in circolazione, uno dei quali proveniente proprio dai loro studi. Blur è infatti il calderone in cui confluiscono gli aspetti più divertenti di Project Gotham Racing, brand che è ahinoi rimasto nelle mani di Microsoft, e Mario Kart, apripista nel settore, con quel tocco di spettacolarità mutuato dalla serie Burnout. La cosa bizzarra, perdonate il gioco di parole, è che il titolo riesce realmente nel suo intento e non propone teorie irrealizzabili nel corso della gara: pad alla mano, la beta ci ha fornito sensazioni perlopiù positive e che immaginiamo, al solito da comuni mortali, si potrebbero provare anche durante una improbabile sfida tra vetture e power-up. Questi ultimi non esistono in realtà, per fortuna o purtroppo sta a voi deciderlo, e ciò, unito alle atmosfere metropolitane e ai tanti neon in vista, basta per dare all’ultimo nato di casa Activision un sapore futuristico che non ci dispiace.

Abbiamo accennato ai power-up, evidenziatori dell’apporto che il gioco matto e disperato alla serie Nintendo di fanciullesca memoria ha dato nel corso dei lavori, ed è giusto parlarne diffusamente perché questi ricoprono una parte fondamentale nell’ambito del gioco. Non ci sarebbe Blur senza questi "aiutini alla guida", proprio perché ne costituiscono la particolarità rispetto al resto dei prodotti in circolazione. All’inizio di ogni gara, nel nostro caso – avendo provato la beta multiplayer – in attesa che tutti i posti a disposizione siano stati occupati, ci verrà data la possibilità di scegliere tra quattro diversi "assetti" – ampliabili con lo sblocco di altre abilità – tramite i quali accedere a svariati accorgimenti per impostare la nostra gara; da buoni italiani prediligete una strategia difensivista? Bene, potrete subire meno danni dai vostri avversari e persino disporre di un potenziamento random dall’inizio della contesa. Portereste Cassano ai prossimi Mondiali di calcio perché vi piace attaccare con fantasia? Avrete la possibilità di vedere la vostra creatività premiata con punti aggiuntivi per ogni colpo sferrato all’avversario e premi speciali assegnati ai più "prolifici" al termine della gara online. La gamma di power-up (otto) disponibili all’interno del circuito, invece, è piuttosto varia, anche se siamo riusciti a usarli tutti e nelle maniere più disparate nel giro di poche ore: si passa dal fulmine che semina scie di elettricità molto difficili da evitare sulla carreggiata ad aghi viola in stile Halo o al classico turbo, dalla sfera di energia "intelligente" (seguirà il bersaglio e difficilmente lo mancherà) alle immancabili mine e bordate di aria laterali. Ce ne sono anche di difensivi, ossia la bolla di ossigeno che vi circonderà onde evitare gli assedi avversari – e schiantarsi liberamente in curva senza riportare alcun danno, un aiuto non da poco nella corsa al podio – e il cacciavite per riparare, senza neppure il bisogno di un pit-stop, le nostre auto; potremo raccoglierne un massimo di tre alla volta, gestendoli con il tasto X o abbandonandoli previa pressione del pulsante Y. Dicevamo delle vetture: queste – piuttosto numerose e categorizzate in base alle loro caratteristiche – presenteranno una barra di vera e propria salute, terminata la quale saremo costretti a fermarci (nel caso del multigiocatore, solo per alcuni secondi; per la campagna in singolo, supponiamo che la pausa sia definitiva) e ripartire dal punto dello schianto, come nel più abitudinario sparatutto su respawn.
[img alt='Occhio al posteriore: vi troverete con auto targate "LOL" o "666", regalo dei simpatici sviluppatori.']/immagini/Giochi/category1891/picture97777.aspx[/img]
Una rapida analisi sugli aspetti tecnici del titolo. Il comparto grafico di Blur risente molto delle ambientazioni prevalentemente cittadine che, per quanto illuminate e caratterizzate possano essere, non restituiscono di loro natura un grande feedback visivo; la situazione migliora nelle mappe extraurbane o sterrate (come le Badlands Traverse) che, grazie a buoni effetti anche di illuminazione o fumo e pur soffrendo di fondali non eccessivamente definiti, attenuano il nostro giudizio critico in merito. La riproduzione delle automobili è d’altro canto piuttosto approssimativa (non per questo sgradevole) e tale fattore, unito a un modello di guida in stile Vigilante 8, ricalca il forte accento arcade della produzione Bizarre che vuole concentrarsi maggiormente sull’utilizzo variegato dei power-up. Il mix dei fattori in campo è sapientemente dosato, quindi non vi troverete mai a lamentarvi di una particolare componente in favore di un’altra.

Le modalità che abbiamo testato in fase di hands-on sono soltanto quattro (Skirmish Racing, Powered-Up Racing, Motor Mash e Supercar Racing), due delle quali sbloccabili al conseguimento di un determinato grado del ranking e per un massimo di venti giocatori a stanza. Il prodotto completo garantirà il doppio della varietà – perché doppio è il numero di sfide consentite online – tra gioco in singolo e multiplayer, ragion per cui ci asteniamo da un giudizio di ampio respiro sulla longevità.

L’appuntamento con la versione definitiva di Blur è fissato al prossimo 28 Maggio. Giusto qualche mese di attesa per disintossicarsi dall’utilizzo sfrenato dei power-up.

 

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