Recensione – Left 4 Dead 2 (Xbox 360)

di • 22 gennaio 2010 • RecensioneCommenti (0)865


Titolo: Left 4 Dead 2
Genere: FPS
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Valve
Publisher:
Electronic Arts
Data di uscita: 20 Novembre 2009

Galleria immagini

Un tempo non lontano si diceva: “a volte ritornano”… Oggi sembra proprio che ritornino sempre, anzi, pare non si decidano ad andare via. Un’introduzione del genere suona come un epitafio, ma è dettata più che altro da piccole grosse delusioni scoppiate nel cuore di uno “zombofilo” come il sottoscritto, che già avevano fatto capolino durante l’hands-on di qualche mese fa. Valve non sbaglia un colpo da tempi immemori e neanche stavolta ci lascia completamente a digiuno ma, per usare le amate metafore culinarie, il piatto di oggi ha davvero un sapore noto, troppo noto ai nostri fini palati per risultare pienamente soddisfacente. Non è l’aggiunta di qualche spezia o ingrediente che può trasformare una pizza in una cassata, pur restando la pizza un piatto succulento.

[img alt='Due armi sono meglio di una. Quattro armi sono meglio di due. Left 4 Dead 2 rispetta fin troppo la matematica.']/immagini/Giochi/category1942/picture107954.aspx[/img]

Eccoci quindi dinanzi a un sequel fin troppo rapido e simile al predecessore, del quale eredita certamente la robusta ossatura ludica ma poco o nulla si sforza di migliorare. Addentrandovi nelle campagne insieme ai vostri sopravvissuti preferiti, scoprirete, con crescente entusiasmo o disappunto, a seconda del vostro approccio al primo capitolo, che fatta eccezione per la lunghezza delle missioni, decisamente lievitata, e per una manciata di infetti speciali, di armi da fuoco e melee, è tutto molto familiare: perché purtroppo le innovazioni vere e proprie si fermano a questo. Se agli appassionati del titolo originale ciò può andare più che bene, chiunque abbia storto il naso davanti a quello ha più che sufficienti giustificazioni per voltare le spalle anche a Left 4 Dead 2. Avremmo sperato in una maggior cura per il comparto single player, qualcosa che avvicinasse, con i dovuti limiti, questo gioco ad un survival horror, ma Valve ha puntato ancora sul multiplayer: scelta più che lecita, per carità, ma sappiate fin da ora che questo titolo, come e più del precedente, non lascia scampo all’esperienza solitaria; sarà necessaria una ferrea disciplina di squadra per aver ragione della cpu ai livelli più alti. Il giocatore senza Live, o senza un fidato gruppo di compagni, non ha quindi ragione di approcciarsi al gioco; a meno che, ovviamente, non voglia rischiare di procurarsi un esaurimento nervoso giocando da solo, o peggio, cercare compagnia casuale su Xbox Live,  ricco di “simpatici” anglofoni canterini e sopravvissuti privi di alcun senso tattico. Il prodotto Turtle Rock rimane peraltro ottimo per chi non appartiene alle due categorie di cui sopra, grazie anche al discreto ritocco grafico ed alle rifiniture nelle prestazioni del motore e dell’intelligenza artificiale, sia dei bot che degli zombie, che rendono l’esperienza in multi alquanto appagante, specialmente alle difficoltà più dure.

Recensire L4D2, come fu per il capostipite, risulta un’ardua prova per la sua natura apertamente double-face: se da un lato incarna la migliore rappresentazione di un incubo in salsa multiplayer, dall’altro ha poco da offrire, per la sua assenza di trama e rigiocabilità a chi vive nell’universo single player. Possiamo solo riconoscere i meriti oggettivi di un titolo di ottima fattura e sapientemente, seppur non considerevolmente, ritoccato, e suggerire pesanti variazioni dei voti a seconda di quale categoria voi apparteniate.

Valutazione Generale

Presentazione 8.2
L’introduzione ai nuovi survivors lascia un po’ perplessi, poiché si tratta dei classici stereotipi made in USA, ma è ottimamente realizzata.

Grafica: 8.3
Il ritocco al comparto grafico e le migliorate performance lanciano in alto questo comparto, anche se non si tratta certo di un titolo che vive di estetica. Segnaliamo le rinnovate animazioni per l’arsenale di armi, vecchie e nuove.

Sonoro: 8
Riportando i suoni di successo del precedente capitolo e tutta una serie di nuovi mugugni ed espressioni per i nuovi protagonisti, il comparto audio fa il suo sporco lavoro.

Gameplay: 8
Valga quanto già abbondantemente espresso in sede di recensione.

Longevità: 8.2
Le campagne, nella loro lunghezza richiedono anche sessioni di gioco particolarmente prolungate; i livelli di difficoltà possono trattenervi per molto tempo, senza un buon team; ma il voto si innalza, se considerate il fattore…

Multiplayer: 9
… Che poi è la linfa vitale di questo titolo. Impossibile goderlo appieno senza amici con cui condividere, in co-op o versus, l’esperienza.

Voto complessivo 8.2

Seppur traditi e amareggiati, rendiamo omaggio a un gioco grande ma non per tutti i palati; ricominciamo a sperare che il prossimo capitolo suoni meno “expansion pack” e comporti quella innovazione che potrebbe consacrarlo alle vette più alte del mondo videoludico.


Per ulteriori informazioni su Left 4 Dead 2 vi rimandiamo all’apposito speciale dedicato al gioco.

Potrebbe interessarti anche...