Recensione – G-Force (Xbox 360)

di • 7 ottobre 2009 • RecensioneCommenti (0)870


Titolo: G-Force
Genere: Action
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Eurocom Entertainment
Publisher: Disney Interactive Studios
Data di uscita: 18 Settembre 2009

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"Un topo? E che sarà mai…" E’ questa la reazione dell’uomo medio che viene a contatto più o meno ravvicinato con un esponente della razza dei ratti (chi urla e si dimena terrorizzato è pregato di lasciare questa pagina). G-Force, invece, vi farà guardare con almeno un briciolo di sospetto quei poveri, innocui esserini.

[img alt='Interfaccia minimalista: a destra le nostre abilità, a sinistra la barra della salute.']/immagini/Giochi/category1937/picture106906.aspx[/img]

L’ultimo tie-in videoludico targato Disney Interactive porta in scena le vicende di Darwin, comandante della squadra speciale G-Force impegnato in una pericolosa missione: sarà suo compito mettere KO il perfido Leonard Saber, industriale che, con i suoi elettrodomestici intelligenti, è intenzionato a conquistare il mondo. I presupposti per una buona trama, insomma, ci sono tutti.

Il gioco. Siamo di fronte a un action in terza persona piuttosto classico. Nonostante le curiose variabili e il discreto ritardo con cui dovremo mettere mano all’armamentario rispetto all’inizio del gioco, questo non riesce a sfuggire a talune meccaniche che, proposte e riproposte nell’arco della storia, finiscono inevitabilmente per ripetersi. Interessante l’uso dello zainetto jet, unico mezzo di interazione con "l’enorme" mondo umano attivabile per risultati diversi a seconda della pressione sul pulsante adibito. Gli strumenti in dotazione all’astuto protagonista sono tutt’altro che pochi: dieci armi (aggiornabili), tra lanciafiamme, pistole al plasma et similia, renderanno le nostre offensive ai nemici – frullatori, piastre, qualche tostapane – una pura formalità; lo scanner di Darwin ci permetterà di scoprire i punti deboli del nostro bersaglio, mentre controlleremo la mosca Mooch nelle situazioni che richiederanno una maggiore agilità. Una porta in ferro si chiude e si riapre a forte velocità? No problema, l’insetto troverà una strada alternativa e disabiliterà il meccanismo elettrico. Sotto i nostri comandi, ovviamente.

Ma veniamo alla reale innovazione di G-Force, il 3D. Utilizzando l’apposita "attrezzatura" inclusa nella confezione, potremo infatti osservare le azioni di gioco in tre dimensioni: indossate le lenti verde e rosse, bisognerà preoccuparsi soltanto di non perdere la vista. L’hardware – due paia di occhiali in cartonato – è decisamente insufficiente per rendere davvero godibile la nuova esperienza ludica. Occorrerebbe uno sforzo maggiore per spingere l’utenza alla novità, a meno che questa non si accontenti di vedere colori artefatti pure su monitor troppo costosi. Il titolo è comunque utilizzabile anche in due dimensioni (tocca muoversi fino alle Opzioni) e con un reparto grafico che non grida né al miracolo né allo scandalo.

[img alt='La camera passa dietro le spalle quando Darwin estrae la sua pistola al plasma.']/immagini/Giochi/category1937/picture106907.aspx[/img]

Sul versante sonoro, registriamo l’utilizzo delle stesse voci e delle stesse musiche ascoltate al cinema. Curioso, soprattutto per quanti non hanno visto il film, l’avvicendarsi sulla scena di topi che non solo parlano, ma posseggono anche un discreto charme.

Siamo consapevoli del fatto che G-Force possa riscuotere un certo successo tra gli amanti della tecnologia: l’introduzione del 3D su Xbox 360 non è una sciocchezza ma, è evidente, sarebbe di gran lunga più interessante se supportata da una migliore tecnologia. Se invece vi avvicinate al titolo perché interessati a trama e gameplay à la Toy Story, potrete imbattervi in qualche ora di divertimento spensierato.

Valutazione Generale

Presentazione: 6
Menù nella norma, l’introduzione cardine del 3D poteva essere applicata meglio.

Gameplay: 7
Tra un tostapane e delle cuffie, la varietà non manca di certo: l’attrezzatura futuristica della nostra cavia garantisce approcci diversi a situazioni simili.

Grafica: 6.5
Il motore grafico non muove una grande mole poligonale, ma il titolo resta gradevole a vedersi. In due e tre dimensioni.

Sonoro: 6
Doppiaggio e musiche dal film, nulla di particolarmente esaltante.

Longevità: 6
Nella media del genere. La fedeltà alla controparte cinematografica non facilita il compito degli sviluppatori.

Multiplayer: Assente

Voto Complessivo: 6

Un tempo i topi si accontentavano del formaggio; adesso salvano il mondo… Dove andremo a finire?

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