Titolo: Brutal Legend
Genere: Azione/Avventura
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Double Fine Productions
Publisher: Electronic Arts
Data di rilascio: 13 Ottobre 2009
Abbiamo messo le mani su Brutal Legend e, credeteci, l’esperienza ci ha notevolmente colpiti. Colpiti ma non sorpresi, perché il prode Tim Schafer produce poco e bene (Psychonauts, ricordate?) anche sotto l’egida di Electronic Arts (e Activision continui pure a mordersi le dita).
[img alt='Romantico, se solo la smettesse di circondarsi di tremendi demoni.']/immagini/Giochi/category1714/picture105902.aspx[/img]
Il gioco si concentra sulla storia di Eddie Riggs, un roadie costretto a supportare la band meno metallara in circolazione, e riserva diverse sorprese, molte delle quali si svolgono durante la prima, spettacolare cut-scene. Il nostro eroe, non vi sveliamo altro, si ritrova incredibilmente in un posto che – a una prima occhiata – potrebbe sembrare l’Inferno. In effetti, questo posto E’ l’inferno. Dimenticate le lezioni di Dante, però, qui tutti i curiosi eventi sono scanditi da una particolarissima colonna sonora: Iron Maiden, Testament e chi più ne ha, più ne metta; vi assicuriamo che non ha prezzo correre a bordo di un auto di fortuna lungo sali-scendi colorati di rosso e pieni d’ossa ascoltando i Motorhead. A meno che non siate stati a San Francisco durante una tempesta di sabbia, questa sarà una prima volta davvero indimenticabile.
La presentazione di Brutal Legend vale il prezzo del biglietto. I menù di gioco sono stati realizzati per ricordare la confezione di un album che, aperto, conterrà sullo sfondo disegni a tema. La stessa scena d’intermezzo giocabile nella demo vi lascerà decidere se seguire la linea grafica e sonora della violenza (decapitazioni & linguaggio… scurrile); suggeriamo, in particolare, di lasciare intatto il reparto audio, destinatario di una cura maniacale da parte degli sviluppatori. Non per niente il personaggio di Riggs è stato creato a immagine e somiglianza dell’ormai noto Jack Black, la cui trascinante simpatia si palesa non solo attraverso battute ironiche ma anche per le movenze del suo volto (all’apparenza) da pacioccone.
Ma andiamo ad analizzare il gameplay del prodotto, di certo non meno curato rispetto alla geniale trama. La dicitura action-adventure è molto riduttiva se affibbiata a Brutal Legend: quest’ultimo comprende, senza dubbio, componenti di esplorazione e azione scatenata, al limite dell’hack ‘n slashing; ciò che resta impresso, tuttavia, è la forte somiglianza delle meccaniche di gioco con quelle dei vecchi platform nati dalla scuola cui appartiene anche il già citato Psychonauts. Suonare un assolo per giungere alla costruzione di un veicolo, utilizzare un’ascia o una chitarra – oggetti non troppo diversi tra loro, nel nostro caso – per colpire nemici altamente originali, guidare da un’ambientazione all’altra investendo "cadaveri" e, infine, battere enormi e incazzati boss ci sembra già sufficiente a garantire una varietà ormai scomparsa dai concorrenti.
[img alt='Riggs e la sua ascia saranno inseparabili, tra potenti combo e colpi di fino.']/immagini/Giochi/category1714/picture105904.aspx[/img]
Dicevamo delle armi: appena sbarcato nel Regno degli Inferi, il protagonista si procurerà una potente ascia che, se da un lato gli garantirà la sopravvivenza, dall’altro attirerà le ire di quanti il regno lo abitano. Quello proposto da Double Fine Productions è senza dubbio il modo più originale di utilizzare una chitarra; l’assolo al tempio di Ormagoden farebbe impallidire i vari gruppi rock ed eroi della chitarra, per non parlare dei fulmini generati dai Power Chord (in grado di distruggere l’ambiente circostante) o dalle semplici plettrate che, se abusate, porteranno lo strumento a surriscaldarsi. Man mano che avanzeremo nella storia avremo a che fare con personaggi bizzarri quanto utili; potremo sfruttare i nostri partner, infatti, al pari di spade affilate: nella versione dimostrativa che abbiamo provato, la nostra (sensuale?) compagna di viaggio veniva presa di peso e scaraventata contro i demoni del posto. Risultato? Morte immediata per quest’ultimi, una bella mole di fatica in meno per i videogiocatori.
La demo, scaricabile via Xbox Live dall’1 Ottobre, si conclude con un breve promo (non vi anticipiamo il modo in cui finisce, un’altra "chicca") che lascia osservare qualche secondo di gioco in multiplayer competitivo e svariate ambientazioni lontane, per impatto grafico, da quelle infernali. Perciò non temano gli amanti delle praterie e quelli dell’era glaciale.
Sono questi, dunque, gli elementi che rendono Brutal Legend il primo vero action-adventure-platform della nuova generazione. Potremo dare sfogo ai nostri impeti metallari a partire dal 13 Ottobre.