Recensione – Wolfenstein (Xbox 360)

di • 17 settembre 2009 • RecensioneCommenti (0)932

Titolo: Wolfenstein
Genere: FPS
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Raven Software/id Software
Publisher: Activision
Data di uscita: 21 Agosto 2009

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Il ritorno di un marchio storico è sempre un bel momento per gli appassionati di videogiochi, ma al tempo stesso genera anche enormi tensioni a causa delle aspettative dei fan. In questo caso ci troviamo a parlare di Wolfenstein, pilastro del genere degli FPS, che viene riportato in auge dall’accoppiata id/Raven Software.

Come da tradizione della serie, anche in questa occasione al giocatore viene chiesto di vestire i panni dell’inossidabile B.J. Blazkowicz, per l’ennesima volta impegnato a rovinare i piani dei nazisti e i loro tentativi di sfruttare poteri soprannaturali per vincere la guerra. I poteri in questione, questa volta, arrivano da un misterioso medaglione che funziona da collegamento fra il mondo reale e una dimensione parallela chiamata Velo. Purtroppo per i nazisti, però, dopo pochi minuti di gioco il magico artefatto cade nelle mani dello stesso Blazkowicz, che può così sfruttarlo per bloccare gli esperimenti tedeschi e sventare l’ennesima minaccia.

[img alt='Una delle micidiali armi che saranno a vostra disposizione.']/immagini/Giochi/category1812/picture83933.aspx[/img]

Considerando che stiamo parlando di Wolfenstein, il fatto di trovarsi fra le mani un gioco dalle meccaniche solide e collaudate non può che far piacere, ma fortunatamente i programmatori hanno cercato di introdurre nel gameplay alcune novità, senza comunque stravolgere troppo l’essenza della serie. Tornano quindi le armi storiche della guerra mondiale, accompagnate però da una serie di nuovi strumenti di distruzione creati nei laboratori del Terzo Reich, con cui è possibile seminare il panico tra le fila dei militari ariani. Dal punto di vista delle semplici sparatorie Wolfenstein non è cambiato molto rispetto ai precedenti capitoli, e risulta ancora divertente nonostante l’Intelligenza Artificiale non proprio sveglia dei nemici. La svolta più importante è rappresentata dai poteri del Velo, che aprono una vasta gamma di possibilità interessanti donando una profondità tutta nuova al gameplay.

Già semplicemente entrando nella dimensione parallela, infatti, è possibile muoversi più velocemente di qualsiasi essere umano, passare attraverso aperture normalmente invisibili o sfruttare scale di energia per raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili, permettendo così di trovare importanti segreti da collezionare. Progredendo con l’avventura, inoltre, si sbloccano altre abilità come lo scudo (che se potenziato permette di rispedire i proiettili al mittente dopo averli bloccati), la lentezza (una versione aggiornata del classico Bullet Time), e la potenza (che rende inutili gli scudi e le coperture nemiche). Bisogna ammettere che abbattere orde di soldati nazisti, comprese le loro temibili unità speciali, garantisce ancora una certa soddisfazione, soprattutto quando si inizia a prendere dimestichezza con i nuovi poteri a disposizione di Blazkowicz. È un vero peccato, tuttavia, che i programmatori abbiano optato per una nuova formula di gioco piuttosto noiosa, che prevede la presenza di alcuni macro-livelli attraverso cui è necessario spostarsi continuamente per raggiungere le varie ambientazioni del gioco.

[img alt='Gioco di squadra per modalità più o meno classiche.']/immagini/Giochi/category1812/picture83929.aspx[/img]

Alla campagna single player si affianca, come da tradizione, un multiplayer piuttosto solido, che oltre al classico Deatmatch prevede anche altre due modalità interessanti. La prima è chiamata Obiettivo, e come si intuisce dal nome vede una squadra intenta a portare a termine un compito e l’altra impegnata a ostacolarla in tutti i modi possibili. La seconda modalità si chiama Cronometro, e spinge le due squadre ad affrontare a turno la stessa missione per vedere chi la porta a termine nel minor tempo. Il bello del multiplayer di Wolfenstein è che, in perfetto stile Call of Duty 4, permette al giocatore di scegliere fra diverse classi, ognuna con i propri poteri speciali e le proprie peculiarità. A tutto questo, inoltre, è stata affiancata la possibilità di accumulare denaro ed esperienza dopo ogni partita, per poi acquistare nuove armi e potenziamenti di vario genere.

Tecnicamente parlando non ci troviamo certo di fronte a un colosso capace di lasciare a bocca aperta. Al contrario, Wolfenstein appare fin troppo datato, con l’interattività delle ambientazioni limitata a un certo numero di oggetti (i classici barili e le casse di un certo colore) e strutture poligonali mai troppo articolate. L’assenza di effetti speciali particolari o di tocchi di classe di qualunque tipo, inoltre, rende ancor più evidente la piattezza generale.

Wolfenstein è quindi un gioco di buon livello, senza particolari pregi ma comunque in grado di soddisfare per un certo numero di ore. I vecchi fan della serie si troveranno perfettamente a proprio agio, soprattutto nella nuova modalità multiplayer e nelle mappe squisitamente nostalgiche. Per tutti gli altri ci troviamo di fronte a un titolo da prendere a prezzo ridotto, soprattutto in un periodo di calma piatta per le nuove uscite.

Valutazione generale

Presentazione: 6
Menù lenti basati sui modelli poligonali dei personaggi del gioco. Si poteva fare di più.

Grafica: 7
L’intero comparto grafico appare fin troppo datato. Il primo impatto non è certo dei più confortanti, ma la situazione migliora con i livelli avanzati.

Sonoro: 7,5
Buon doppiaggio e musiche piuttosto tradizionali. I rumori delle varie armi sono discreti e fanno bene il proprio lavoro.

Gameplay: 7
Single player divertente grazie ai poteri del velo. Abbattere orde di nazisti a colpi di baionetta approfittando del potere della lentezza è davvero soddisfacente!

Longevità: 7
La campagna base garantisce una decina di ore di gioco e la presenza di diversi collezionabili da trovare favorisce la rigiocabilità. Il multiplayer dona ulteriore linfa vitale al titolo.

Multiplayer: 7,5
Le classi differenti e le varie modalità garantiscono un’esperienza duratura e mai monotona. Peccato solo per il matchmaking troppo lento.

Voto complessivo: 7

Wolfenstein è il ritorno di una serie storica e si rivela un titolo molto interessante per i fan della saga. Il multiplayer divertente e una struttura di gioco comunque piacevole lo rendono un gioco perfetto per superare indenni i periodi privi di grosse uscite. Se possibile cercate di recuperarlo a prezzo ridotto.

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