Recensione – Trials HD (Live Arcade)

di • 20 agosto 2009 • RecensioneCommenti (0)841

Genere: Azione
Piattaforma: Xbox 360 -Live Arcade
Sviluppatore: RedLynx
Publisher: Microsoft
Data di uscita: 12 Agosto
Costo: 1200 Microsoft Points

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[img alt='Alcuni incidenti possono finire molto male, con tanto di esplosioni e ossa rotte. Un obiettivo è addirittura legato alla distruzione della moto e del suo pilota!']/immagini/Giochi/category1925/picture102640.aspx[/img]

Se siete giocatori di vecchia data non potrete che essere soddisfatti di quanto offerto dal servizio Xbox Live nel corso dell’iniziativa "Summer of Arcade". ‘Splosion Man ha fatto scendere una lacrima di nostalgia agli appassionati dei vecchi Platform, Shadow Complex ha soddisfatto la fame di chi da anni aspettava un Metroid o un Castlevania all’altezza dei vecchi episodi 2d, e con Trials HD è arrivato il turno di tutti coloro che sono alla ricerca di un gioco difficile come non mai, un Trial and Error capace di riportare in voga la sindrome di Tony Hawk’s.

Questo titolo Live Arcade, tuttavia, non è il primo della serie Trials, che si è già fatta conoscere in passato su PC. Chi ha già avuto la fortuna di provare uno dei precedenti episodi saprà quindi cosa aspettarsi dalla nuova incarnazione per Xbox 360. Gli elementi base sono sempre quelli: una moto da cross, un pilota un po’ matto e una serie di circuiti al limite della follia, creati per mettere sempre più in difficoltà il giocatore. L’obiettivo è quello di percorrere l’intero tracciato, tutto d’un fiato o approfittando di diversi checkpoint posizionati in modo strategico, cercando di impiegare il minor tempo possibile. Tagliando il traguardo si ottiene automaticamente la medaglia di bronzo, ma per puntare a ricompense superiori sono necessari tempi ridotti e la totale assenza di errori.

Questo meccanismo di ricompense spinge a puntare sempre alla perfezione e a ignorare i checkpoint in favore dei percorsi netti, grazie anche alla possibilità di ricominciare dall’inizio del tracciato in qualunque momento. La semplice pressione del tasto Back, infatti, annulla i progressi fatti e fa ricominciare istantaneamente dall’inizio il tracciato, il tutto senza alcun fastidioso caricamento.

[img alt='Imparare a spostare in modo corretto il peso del pilota è fondamentale per riuscire a completare i livelli più avanzati ' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1925/picture102637.aspx[/img]

A influire profondamente sulle prestazioni di guida, in Trials HD, è il motore fisico, realizzato con una cura straordinaria e capace di calcolare con grande precisione il comportamento di tutti gli elementi all’interno dei tracciati. Dopo le prime timide partite (e dopo i primi spettacolari incidenti che vi strapperanno più di una risata), ci si rende conto che per ottenere tempi migliori non è necessario tenere sempre premuto l’acceleratore, e che al contrario una gestione oculata del gas, dei freni e del peso del pilota sono la chiave per vincere. Come accade nel vero motocross, infatti, spostando il peso in avanti o indietro è possibile effettuare salti mozzafiato, impennate spericolate e molte altre evoluzioni. Imparando a gestire il peso si riesce a ottenere la giusta aderenza durante le salite più ripide, si accorciano i salti pericolosi evitando ostacoli a mezza altezza e, soprattutto, si riducono i tempi di recupero dopo ogni evoluzione.

La longevità di Trials HD è garantita dalla presenza di un buon numero di prove già presente nel pacchetto, ma soprattutto da un editor di tracciati che permette di dare sfogo alla propria vena creativa, cercando di realizzare piste sempre più folli e complesse. Il vero problema è che i programmatori hanno inspiegabilmente deciso di non permettere di condividere le proprie creazioni con tutti i possessori del gioco, ma hanno limitato l’operazione alla lista amici, impedendo di fatto la nascita di una community che sarebbe stata a dir poco eccezionale. A compensare questa leggerezza c’è un’ottima integrazione dell’online all’interno del gioco, che nel bel mezzo di ogni sfida tiene costantemente aggiornato il giocatore sui tempi dei membri della sua lista amici. In questo modo si genera un’atmosfera di sfida permanente, che spinge a cercare di limare le proprie prestazioni centesimo dopo centesimo, magari anche spiando i replay dei propri rivali per studiarne le tecniche.

Trials HD, quindi, è l’ennesimo Live Arcade meritevole di essere preso in considerazione, soprattutto da chi è alla ricerca di un titolo impegnativo e dai ritmi e dalle dinamiche dei vecchi videogiochi. Se non siete in grado di sostenere stress eccessivi e non sopportate i giochi dalla difficoltà folle, tuttavia, conservate i vostri 1200 Microsoft Point per qualcosa di meno proibitivo. Il vostro fegato vi ringrazierà.

Valutazione generale

Presentazione: 7
Menù estremamente spartani arricchiti da un accompagnamento audio rock piuttosto anonimo.

Grafica: 8
La moto, il pilota, le ambientazioni e soprattutto le fonti di luce sono tutti a livelli piuttosto elevati, soprattutto se consideriamo che si parla di un titolo Live Arcade.

Sonoro: 7,5
Musica rock generica che non rimane impressa nella mente. A far sorridere, invece, sono le urla e le esclamazioni del pilota, che sottolineano le fasi più emozionanti di ogni tracciato.

Gameplay: 9
Ottima costruzione dei livelli e, soprattutto, fisica da sballo. Tutto ruota attorno al motore fisico di ottima fattura, che permette di controllare ogni singolo dettaglio dei salti e delle evoluzioni. Con pochi comandi i programmatori hanno creato un gameplay complesso e dannatamente coinvolgente.

Longevità: 8
Se avrete abbastanza pazienza da dedicarvi anche alle sfide più difficili vi troverete fra le mani un gioco capace di appassionarvi per ore e ore. L’ottima integrazione dell’online per la gestione dei record aggiunge al tutto quel pizzico di competitività che non guasta mai. Peccato per le limitazioni imposte alla condivisione dei tracciati creati con l’editor.

Multiplayer: Assente

Voto complessivo: 8

Trials HD è un gioco semplice nel concetto ma cattivo e punitivo come alcuni giochi dell’era 8 e 16 bit. Un piacere da giocare a piccole dosi, una droga da cui non riuscirete comunque a staccarvi. Questa contraddizione vi farà gioire e imprecare nella stessa proporzione.

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