Genere: Azione
Piattaforma: Xbox 360 – Live Arcade
Sviluppatore: Chair Entertainment
Publisher: Microsoft
Data di uscita: 19 Agosto
Costo: 1200 Microsoft Points
[img alt='Premendo il tasto B vicino ai nemici è possibile abbatterli con spettacolari combinazioni di CQC ']/immagini/Giochi/category1923/picture102282.aspx[/img]
Quando Shadow Complex venne annunciato si intuì all’istante che non ci trovavamo di fronte al solito gioco sviluppato per il servizio Live Arcade. D’altra parte stavamo parlando di un titolo presentato da Epic, e poco importava che il team di sviluppo non fosse propriamente "interno", ma che fosse stato acquistato solo recentemente dai papà di Gears of War. In effetti già solo il fatto che sia stato proprio il progetto di Shadow Complex a convincere i ragazzi di Epic a rilevare il team Chair Entertainment bastava da solo a garantire le qualità del titolo.
Fortunatamente possiamo affermare senza alcun dubbio che l’azienda che ci ha portato l’Unreal Engine e i due capitoli di Gears non ha sbagliato a giudicare il lavoro di Chair Entertainment, visto che Shadow Complex è senza ombra di dubbio un gioco con gli attributi, capace di combinare i muscoli dell’attuale generazione con la raffinatezza e la profondità degli action-platform dell’era 8-16 bit. La trama, non certo eccezionale ma comunque più che dignitosa per un gioco di questo tipo, è basata su Empire, un romanzo di Orson Scott Card, ed è stata scritta da Peter David. In poche parole dopo il classico rapimento della bella di turno, il protagonista Jason Fleming si ritrova a vagare in un’enorme base militare nel tentativo di salvare la povera fanciulla, e successivamente il proprio paese, da un gruppo di terroristi intenti a organizzare un colpo di stato. La scelta narrativa fatta dai programmatori è classica ma al tempo stesso interessante, visto che l’intera storia viene narrata attraverso un sapiente mix di scene di intermezzo e di dialoghi intercettati nel mezzo dell’esplorazione, fra guardie ignare della nostra presenza.
[img alt='Dopo determinate azioni vengono mostrate su schermo le statistiche paragonate con quelle degli amici di Xbox Live, per creare una sorta di competizione anche in assenza della modalità multiplayer. ' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1923/picture102277.aspx[/img]
Considerando che il gioco si ispira profondamente a Super Metroid e a Castlevania: Symphony of the Night, è piacevole notare quanto i programmatori abbiano deciso di evitare l’approccio che prevedeva la perdita dei poteri del protagonista dopo i primi minuti di gioco, per poi costringere il giocatore a ritrovare tutti i pezzi attraverso la mappa. L’approccio di Shadow Complex è sicuramente più lineare e realistico, con il protagonista che inizia la propria avventura equipaggiato unicamente di una torcia elettrica. Ogni singola abilità viene guadagnata andando avanti con la storia e trovando, uno dopo l’altro, armi e potenziamenti di vario genere. Ognuno di questi elementi modifica l’aspetto di Jason, trasformandolo da un semplice ragazzo con un addestramento militare alle spalle in una vera e propria macchina da guerra capace di abbattere interi eserciti e, perché no, anche enormi mech corazzati.
Nonostante le meccaniche di gioco siano piuttosto intuitive, per accompagnare i giocatori digiuni di questo genere di titoli i programmatori hanno inserito una serie di prove in stile Bionic Commando Rearmed, dove è possibile apprendere le basi per sfruttare tutte le abilità del protagonista attraverso il sistema di controllo semplice e immediato. In questo modo si scopre che la torcia, per esempio, oltre a poter essere utilizzata per illuminare gli ambienti scuri serve per mettere in luce i punti deboli di alcune zone della mappa. Le parti che una volta illuminate assumono una colorazione verde, per esempio, possono essere distrutte a colpi di granate, quelle arancioni con i proiettili normali, quelle viola con il fucile schiumogeno e via dicendo. Grazie a questo sistema è possibile individuare le numerose aree segrete della mappa, che dovranno essere annotate mentalmente per essere ritrovate una volta recuperato il potenziamento adatto.
[img alt='Ecco Jason nelle fasi iniziali del gioco. In quanto a carisma non regge certo il confronto con Samus e Alucard, ma dal punto di vista delle capacità si difende alla grande.' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1923/picture102278.aspx[/img]
Dal punto di vista tecnico il mix di 2d e 3d scelto dai programmatori si rivela davvero azzeccato, visto che introduce un elemento innovativo a un genere estremamente classico. Anche se gli spostamenti sono rigorosamente legati all’asse orizzontale e a quello verticale, infatti, durante gli scontri a fuoco è possibile puntare l’arma anche in profondità, per abbattere bersagli sullo sfondo o colpire elementi interattivi dello scenario. In questo modo si generano sparatorie davvero emozionanti, anche se a volte confusionarie a causa di un sistema di puntamento automatico non sempre preciso. A volte capita infatti di non riuscire a mirare il bersaglio designato, per il semplice motivo che il sistema di puntamento ha deciso che dovete prima sbarazzarvi di un’altra minaccia, creando una certa confusione. Si tratta comunque di un difetto minore, che può essere facilmente aggirato con un uso sapiente delle granate e delle loro esplosioni ad area.
Per il resto c’è solo da lustrarsi gli occhi e godersi lo spettacolo. L’Unreal Engine 3 è stato sfruttato a dovere, e nonostante la cronica mancanza di colori si rivela ancora una volta un ottimo strumento di lavoro. Le ambientazioni si distinguono per un livello di dettaglio incredibile, così come i vari personaggi su schermo. Le animazioni sono sempre fluide e realistiche, salvo qualche imprecisione qua e là (quando si salgono le scale o ci si muove a forza di braccia con gli appigli sul soffitto, per esempio), e alcuni boss lasciano senza fiato, riportando alla mente le sensazioni provate davanti a Super Contra per Super Nes, con i suoi mastodontici nemici di fine livello. Da segnalare, ma più per pignoleria che altro, alcuni cali di frame rate durante le sequenze narrative realizzate col motore del gioco.
Il vero neo di Shadow Complex, a conti fatti, si riscontra nel livello di difficoltà mai troppo impegnativo. I giocatori più navigati non troveranno problemi a portare a termine l’avventura anche al livello più alto, a patto di sfruttare adeguatamente le camere di salvataggio in perfetto stile Metroid o Castlevania. Se siete alla ricerca di un gioco profondo, divertente e ricco di elementi interessanti non esitate un istante e investite 1200 Microsoft Points per scaricare Shadow Complex. Saranno i punti meglio spesi della vostra carriera di utente Xbox 360.
Valutazione generale
Presentazione: 8
Menù semplici e funzionali, accompagnati da musiche gradevoli e da sfondi animati di ottimo livello
Grafica: 9
Ottime animazioni. Strutture poligonali complesse e articolate, arricchite da texture piuttosto buone. Ottimo uso degli effetti speciali e delle carte tipiche dell’Unreal Engine. Peccato per i soliti colori smorti del motore Epic.
Sonoro: 8
Colonna sonora epica e perfettamente in linea con le atmosfere del gioco. Effetti sonori di qualità e doppiaggio italiano di buon livello.
Gameplay: 8,5
Level design incredibile. La struttura a scatole cinesi spinge il giocatore a ripercorrere costantemente l’intera mappa a caccia di aree segrete irraggiungibili prima di aver recuperato un determinato potere. Peccato per l’Intelligenza Artificiale non certo memorabile dei nemici.
Longevità: 8
Portare a termine l’avventura al 100% (trovando quindi tutti i potenziamenti e i segreti) può richiedere una decina d’ore di gioco. Peccato che, anche ai livelli di difficoltà più alti, la sfida non sia comunque particolarmente impegnativa.
Multiplayer: Assente
Voto complessivo: 8,5
Shadow Complex è una perla, il possibile pioniere di una nuova era di Live Arcade. Del lotto di titoli da 1200 Microsoft Points usciti nel corso dell’ultimo mese, sicuramente è quello per cui vale maggiormente la pena di spendere i propri punti. Il punto d’incontro tra la potenza dell’attuale generazione e il fascino della vecchia scuola è arrivato, e sorprendentemente è nato in Occidente.