Recensione – Gears of War 2: Dark Corners (Xbox 360)

di • 28 luglio 2009 • RecensioneCommenti (0)830

Titolo: Gears of War 2: Dark Corners
Genere: Azione
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Epic Games
Publisher: Microsoft Game Studios
Data di uscita: 28 luglio 2009

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Grazie alla collaborazione di Microsoft, abbiamo avuto la possibilità di provare Dark Corners, il nuovo pacchetto addizionale per Gears of War 2, comprensivo di sette nuove mappe multigiocatore e di un inedito capitolo della campagna in solitario precedentemente eliminato da quanto narrato nella versione retail. Il tutto è disponibile per il download dal Marketplace di Xbox LIVE a partire da Martedì 28 Luglio.

Dismessi gli abiti invernali, per proteggersi dai freddi polari dello Snowblind Map Pack, la Squadra Delta torna all’azione in locazioni più tradizionalmente riconducibili al mondo creato da Cliff Bleszinski e soci. Anche questa volta, Epic Games è riuscita nell’intento di confezionare ambientazioni e situazioni tali da stravolgere nuovamente l’approccio agli scontri multiplayer.

Capitolo inedito "Via di Fuga"

Effettuato il download degli oltre 766 Mb necessari per accaparrarsi il DLC, il giocatore sarà immediatamente catapultato, selezionando l’apposita voce di menù Scena Tagliata, in un’inedita location che si riallaccia alla narrazione nel punto in cui Marcus Fenix e Dominic Santiago iniziano la loro discesa nel "Vuoto", Nexus per dirla a mò di locusta. Qui affrontaranno, finalmente, l’altezzosa regina dell’esercito invasore.

[img alt='Locusta Fenix a rapport.... eh?']/immagini/Giochi/category1744/picture101734.aspx[/img]

Diciamo subito, onde evitare fraintendimenti, che l’inedito capitolo poco o nulla aggiunge alla trama conosciuta ed abbondantemente sviscerata nel corso dell’ultima incarnazione del TPS targato Epic Games. Offre la possibilità, d’altro canto, di sforacchiare con sadica gioia ulteriori orde di avversari e inserisce nell’ormai collaudato gameplay alcuni elementi di gioco stealth, non estremizzati e tali da far vivere l’avventura sotto una diversa angolazione, con tanto di travestimento da Guardia Theron. Un’idea ingegnosa, questa, ma che nella pratica si limita alla ripetizione delle movenze suggerite dal proprio compagno d’avventare rigorosamente guidato dall’intelligenza artificiale. Vi capiterà di dover creare diversivi, in luoghi ricchi di avversari, al fine di aprire un minuscolo varco che conduce alla locazione successiva; come avrete bisogno di furiosi scontri a fuoco in pieno stile Gears of War.

Ambientazioni suggestive, architetture barocco-gotiche finemente decorate faranno da scenario al viaggio di circa un’ora che sarà necessario intraprendere, a livello di difficoltà folle, per giungere al cospetto del palazzo reale e compiere la propria vendetta.

Ma il piatto forte dell’intero add-on è, come per tutte le produzioni fortemente votate al reparto multigiocatore, la nuova collezione di mappe tra le quali è gradito il ritorno, in versione riveduta e aggiornata con tonalità dark, di un campo di scontro molto apprezzate nel primo capitolo della saga: la mappa Trincea, qui ribattezzata, Macchina da Guerra (traduzione letterale dell’originale War Machine).

Macchina da Guerra – ex Trincea (War Machine)

[img alt='Trincea, atto II']/immagini/Giochi/category1744/picture101735.aspx[/img]

Un dismesso e fatiscente capolinea della metropolitana è il luogo ideale per scontri frontali e longitudinali. Le squadre sono costrette a battagliare per il controllo degli estremi della locazione che conducono a una torretta mitragliatrice troica in posizione sopraelevata e, più in basso, a una barriera di sacchi di sabbia attrezzata con un mortale fucile di precisione Longshot. La nuova versione è stata aggiornata nella grafica e negli equipaggiamenti bellici secondo quanto già visto nei precedenti remake e, come da tradizione, anch’essa mostra i segni dello scorrere del tempo: il tutto è accentuato da toni cupi e dalla scarsa illuminazione del tramonto che domina l’ormai pericolante e divelta copertura della costruzione.

Autostrada (Highway)

Le ambientazioni che accompagnano il giocatore nella sua corsa al Nexus per le scene del capitolo inedito sono qui riproposte. Arcate finemente fregiate, balaustre sorrette da imponenti colonnati, cunicoli che sboccano in improvvisi spazi aperti dominati da postazioni per tiratori di Arco Torque e per esperti cecchini sono il posto giusto per pianificare imboscate e azioni di sabotaggio dall’effetto devastante. Conquistare le postazioni che custodiscono le armi a lungo raggio è la chiave di volta per il conseguimento della vittoria finale.

Giardino degli antenati (All Fathers)

Tuoni, cielo plumbeo carico di elettricità statica e presagio di un imminente temporale, atmosfera colma di tensione; ripari? Nessuno! Il monumento intitolato ai padri fondatori della Coalizione con i suoi colonnati, imponenti statue e tortuosi sentieri pullula ora di locuste bramose di sangue COG, sfruttare al massimo i pochi punti sicuri è la soluzione per salvare la propria testa dal fuoco dei fucili di precisione.

Monumento (Memorial)

[img alt='Una fiamma sorveglia gli scontri in Monumento.']/immagini/Giochi/category1744/picture101736.aspx[/img]

L’eterna fiamma che onora i soldati caduti in battaglia fa da spettatrice agli scontri che si svolgono nei pressi del monumento al Soldato Senza Nome per la supremazia (il controllo del Boomshot).
Il contrapporsi di zone interamente allo scoperto e il districarsi di claustrofobici cunicoli costringono le squadre a un sapiente lavoro di copertura, attraverso il fuoco di sbarramento dai piani alti coadiuvato da improvvise e mortali incursioni lungo gli angusti spazi che attraversano l’edificio.

Nel nulla (Nowhere)

Un tempo la zona era il punto di ristoro per viaggiatori che intraprendevano lunghe traversate nel  deserto. Ormai tutto è desolazione e paesaggi sterili: un perfetto uso dei fucili di precisione, protetti da improvvise e repentine tempeste di sabbia, garantisce un facile accesso ai piani superiori della struttura. Ideale per brutali scontri in modalità Annessione.

Riparo (Sanctuary)

La cupa e ricorrente atmosfera pre-temporalesca avvolge, con nebbie e colorazioni autunnali, la vecchia cattedrale, una volta spazio di riflessione e rispetto, ora un freddo luogo di morte. Le numerose armi offrono molteplici soluzioni di scontro lungo gli stretti sentieri e corridoi, il fuoco di sbarramento dei mortai rende l’avanzata nei campi aperti tra le lapidi dedicate ai valorosi caduti in battaglia una vera e propria scommessa per la sopravvivenza.

Stazione secondaria (Way Station)

[img alt='Il massimo del comfort per una locusta.']/immagini/Giochi/category1744/picture101737.aspx[/img]

Sopraffini intarsi decorano interamente le pareti ed i colonnati in questo limbo gremito di soldati caduti prima del "processo di trasformazione"; qui l’unica via di salvezza è utilizzare tattiche di combattimento stealth. Solo un lento e guardingo avanzare garantisce l’incolumità mentre si attraversano numerosi e stretti cunicoli.

Giudizio complessivo

Impressionante l’impatto visivo e la realizzazione tecnica, in perfetto stile Epic Games, dell’intero contenuto. Quando si ha tra le mani il migliore middleware sul mercato, d’altronde, è facile raggiungere tali vette di eccellenza. Suggestive e ricche di soluzioni belliche le 7 mappe, proposte tra la quali spicca, per atmosfera, Monumento. Sottotono, come nel caso di Deposito inclusa nello SnowBlind Map Pack, la mappa Macchina da Guerra (Trincea); anche qui avrebbe fatto migliore mostra di sé un’ulteriore mappa inedita: una scelta più sensata sarebbe stata inserirle direttamente nel Map Pack Flashback in sostituzione di Sottopassaggio e Stazione; le due mappe meno giocate.

Discorso leggermente diverso per il capitolo inedito Via di Fuga, non per carenze tecniche, quanto per il semplice quesito: era proprio necessario? Fa sempre piacere massacrare nuove ondate di locuste, sia chiaro, ma l’assenza di novità non spinge certo a completare la scena.

Nel complesso, è più che positivo il nostro giudizio. Dark Corners è un DLC che gli amanti del titolo Epic non dovrebbero lasciarsi sfuggire; chi, invece, lo ha atteso esclusivamente per l’espansione in solitaria potrebbe rimanerne non pienamente soddisfatto.

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