Recensione – Overlord II (Xbox 360)

di • 24 luglio 2009 • RecensioneCommenti (0)970

Titolo: Overlord II
Genere: Azione
Piattaforma: Xbox360
Sviluppatore: Triumph Studios
Publisher: Codemasters
Data di uscita: 26 Giugno 2009

Galleria immagini

Il Male è tornato! Richiamato dagli abissi dell’oscurità infinita, il Malvagio Signore si è reincarnato per estendere nuovamente le sue spire sull’umanità, al comando della fida orda di malefici servitori.

Per la cronaca: il male siete voi.

Per la delizia dei molti giocatori che avevano segnato il discreto successo commerciale del primo titolo, torna tra noi Overlord, prodotto ambito da ogni sadico e/o sociopatico in erba, grazie alle sue attrattive quasi uniche (i giochi che ci pongono dalla parte sbagliata della barricata nell’eterna lotta tra il bene ed il male sono delle vere rarità). Peraltro, come il capostipite, anche questo sequel si rivela molto meno cupo del previsto: c’è una sottile venatura umoristica che, in diversi frangenti, stempera l’atmosfera.

[img alt='The boys are back in town!']/immagini/Giochi/category1838/picture101389.aspx[/img]

Il Male è tornato, dicevamo, ma pare aver scelto il corpo sbagliato: quello di un bambino, che dovrà crescere e fare strada diventando più potente, sia nelle proprie capacità personali di combattente e mago, che di comandante della fida legione di goblin. Se gli inizi saranno alquanto deprimenti, per le possibilità a vostra disposizione, ben presto molte strade si spalancheranno ai vostri piedi nella lotta contro l’avversario di turno, il Glorioso Impero che tanto pare una parodia di quello romano, e si renderà più evidente il nuovo taglio dato dai Triumph Studios al gioco. Il gameplay, infatti, ha virato lievemente verso un atteggiamento action, laddove le armate di goblin sono il rifugio sicuro, troppo spesso decisivo e lo stesso Malvagio Signore non disdegnerà menar le mani in prima persona.

Non stiamo parlando però di un hack ‘n’ slash, poiché la tattica che pagherà sicuramente di più sarà quella di scatenare le vostre orde contro la pletora di nemici, davvero numerosi e mutevoli, che dovrete affrontare, sia nel corso della campagna principale, che nelle sugose side-quest, una gradita aggiunta alla monotonia del primo Overlord, che si mostrava piuttosto lineare. Nel passaggio al secondo capitolo, una maggior cura al dettaglio grafico è stata profusa dalla software house, ma non stiamo certo parlando di scenari all’altezza delle più rinomate produzioni. Al contrario, rimane un diffuso senso di approssimazione, un sapore grezzo in ogni schermata e non sono assenti anche sporadici cali qualitativi delle texture, problemi di interazione con l’ambiente ed un frame-rate che perde colpi nei classici momenti caldi.

[img alt='Che simpatici... distruttori e disseminatori di malvagità']/immagini/Giochi/category1838/picture101388.aspx[/img]

La duplice anima RTS e RPG, seppur in dosi limitate di entrambi, resta il vero fulcro del gioco e gli sforzi fatti dagli sviluppatori per migliorare queste sezioni sono innegabili e fruttuosi. Dal lato RTS,  le ventate di fresco in O2 sono numerose, come la nuova capacità dei vostri fidi servitori di combattere cavalcando improvvisati destrieri o di organizzare imboscate. Ma, anche nelle fasi più ruolistiche, la software house non si è risparmiata, consentendo al Malvagio Signore, quando al riparo nel suo antro di tenebra, di sbizzarrirsi a creare nuove armature e attrezzi, nonché disporre al meglio del proprio esercito e, persino, resuscitare i goblin caduti in battaglia; ciò ha senso specie ove applicato ai vostri generali, le cui capacità acquisite difficilmente sarebbero sostituibili. Ma l’orgia di customizzazione non si è fermata alle componenti fondamentali del gioco; infatti sarà facile perdersi in tante altre attività collaterali, pur ininfluenti, come la decorazione della vostra Torre, la ricerca di oggetti nascosti e perfino cappelli speciali per i vostri serventi da combattimento. Tutto materiale che innegabilmente influisce sulla longevità del titolo.

[img alt='In effetti, non sembrano poi così intelligenti... ']/immagini/Giochi/category1838/picture84260.aspx[/img]

La maggiore critica rivolta al capostipite della serie riguardava la scarsa intelligenza artificiale dei goblin, troppo spesso vittime della propria inanità cerebrale. Vorremmo poter dire che il problema è stato risolto in Overlord 2, ma sarebbe una bugia: i limiti sono stati di sicuro spinti più in là, ma probabilmente non era neanche lecito attenderci molto di più. Ciò che invece si staglia ben oltre la media è il comparto audio, una vera chicca sia a livello musicale per complemento all’atmosfera ed effetti, che per voci e strepiti dei nostri piccoli servitori. Peraltro abbiamo avuto occasione di testare solo la versione inglese del gioco, quindi permane qualche dubbio sulla localizzazione che comunque nel primo Overlord era più che buona. 

Una menzione anche al comparto multiplayer, certo non il top di un titolo che, tuttavia, pare aver destinato una certa attenzione alle velleità Live dei fan. Come nel primo capitolo, anche qui avremo diverse mappe su cui sfidarci sia in modalità coop che survivor: ce n’è abbastanza da ritenersi soddisfatti, pur senza vette di eccellenza.

Tanta carne al fuoco, indubbiamente. Tante idee nuove e frizzanti, ma anche di difficile od imperfetta implementazione; non possiamo infatti chiudere gli occhi dinanzi ai difetti che O2 palesa nel tentativo di rendersi fin troppo appetibile e variopinto. Non tutto funziona come si vorrebbe, ad esempio l’opzione "distruzione o dominazione", quando si conquista un villaggio, è spesso madre di frustrazioni, nel tentativo di trovare i 100 bifolchi necessari da schiavizzare o, peggio, quando se ne uccide qualcuno accidentalmente. Insomma, uno sforzo forse troppo vasto. Ma Overlord resta un gioco che si fa amare, vuoi per l’atmosfera malvagiamente scanzonata o per gli impagabili quanto a volte dementi goblin; è difficile resistergli, a meno di essere allergici al genere.

Valutazione Generale

Presentazione: 8.1
Menu principale davvero evocativo, filmati discreti. Forse una certa lentezza nella navigazione tra le opzioni.

Grafica: 7
Non certo il punto forte, anzi forse uno dei limiti, per la camera e le diverse imperfezioni, seppur mai mortali.

Sonoro: 8.5
Colonna sonora azzeccata e spassosi commenti, peccato che sul lungo periodo tendano ad annoiare.

Gameplay: 7.9
Un buon mix di generi, polposo seppur imperfetto come ogni blend tende ad essere.

Longevità: 8
Una campagna lunga ed impegnativa, laddove non frustrante per via di checkpoint discutibili, più un’accozzaglia di side-quest e spassose attività secondarie; se aggiungete un discreto multiplayer, il piatto è alquanto ricco.

Multiplayer: 7
In attesa di DLC, come per Overlord, la fame di nuovi scenari e sfide è placata.

Voto complessivo 7.9

L’insostenibile fascino del male, per quanto annacquato quello di O2 possa essere (o forse proprio perché abbondantemente imbevuto di humour), colpisce al cuore. A chiudere il cerchio ci pensano poi i servienti: chiunque desidererebbe averne uno domestico. Tutto ciò probabilmente basta a mitigare i difetti di una realizzazione più emotiva che razionale.

Potrebbe interessarti anche...