Recensione – X-Men Le Origini: Wolverine (Xbox 360)

di • 30 giugno 2009 • RecensioneCommenti (0)922

Titolo: X-Men Le Origini: Wolverine
Genere: Action – adventure
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Raven Software
Publisher: Activision
Data di uscita: 01 Maggio 2009

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Una belva… braccata, perennemente in fuga eppure allo stesso tempo a caccia dei propri inseguitori, per soddisfare un bisogno di vendetta che si abbatte come una furia armata di artigli sugli incauti che intralciano il suo cammino.

Stiamo parlando ovviamente di Wolverine, personaggio amatissimo da generazioni di appassionati di fumetti che hanno trovato in lui il proprio antieroe preferito. Una vera belva, dicevamo, perché a dispetto di quanto visto al cinema nei vari episodi di X-Men, e anche in quest’ultimo spin-off dedicato appunto al canadese più famoso dei fumetti, il vero io di Wolverine, violento, arrogante e con una certa attrazione per il pericolo estremo è quello rappresentato sulla carta dei mitici albi Marvel. Vero è che per rappresentarlo nel nuovo tie- in basato sull’omonimo film appena uscito nelle sale è stato scelto il volto e il fisico statuario dell’attore Hugh Jackman, ma questo è stato fatto semplicemente a fini commerciali: ve lo assicuriamo, quella che controllerete nel corso del gioco è la belva, il vero io di Wolverine.

[img alt='La copertina di X-Men Le Origini: Wolverine.']/immagini/Giochi/category1868/picture94612.aspx[/img]

E ve ne accorgerete già dal rocambolesco inizio, quando il nostro Logan non ha ancora l’adamantio dalla sua parte, passando per il progetto Arma X, che lo renderà il Wolverine che tutti conosciamo, l’operazione (che definire chirurgica è poco) con cui verrà iniettato il metallo indistruttibile nelle ossa dell’eroe, fino ad arrivare agli stage finali che metteranno alla prova la vostra maestria nell’inanellare combo su combo. Si, perché il vero perno del gioco naturalmente risiede nella natura da "arma vivente" di Wolvie, che permette una grande varietà di tecniche, acquisibili con il proseguimento del gioco e collezionando punti esperienza, per affettare i malcapitati nemici. I pulsanti principali vi serviranno per colpire in modo normale o per caricare un colpo più potente, per afferrare l’avversario e per saltare. La combinazione di questi permette, appunto, di compiere una notevole varietà di mosse, che vi colpiranno non solo per l’alto tasso di spettacolarità, complice il rallenty nelle situazioni più particolari, ma anche per l’efferatezza che tingerà continuamente di rosso il vostro schermo. Gli sviluppatori, infatti, sempre per essere più vicini al personaggio originale della Marvel, hanno inserito smembramenti e una generale dose di truculenza in tutto il gioco. A partire dallo stesso Wolverine, la cui capacità di guarigione ci lascerà osservare nel dettaglio la sua anatomia interna, prima che le ferite si rimarginino del tutto. Proprio tale fattore, uno dei tratti assolutamente tipici del personaggio, influenza in modo negativo il gameplay, o per meglio dire, la difficoltà stessa del titolo: purtroppo il modo in cui è stata implementata rende semplice l’uscire vittoriosi da quasi tutti gli scontri. In sostanza i livelli si riducono ad un’immensa palestra, per allenarsi ai comandi di un eroe mortale e praticamente immortale.

Bisogna dire però che il lavoro svolto dagli sviluppatori per rendere credibile il mondo di Logan è ben fatto, per un mondo digitale che si ispira, naturalmente, all’omonima pellicola ma attinge anche a piene mani dall’universo Marvel, offrendo a tutti, estimatori dei fumetti e non, uno scenario curato e dei nemici ispirati da affrontare. Il comparto grafico si attesta su un buon livello, quindi, con texture curate e framerate stabile anche nelle situazioni concitate. Il comparto audio è di buona fattura, non fa gridare al miracolo ma fa il suo dovere.

[img alt='Il balzo di Wolverine è spettacolare e funzionale, sarà dura uscirne vivi.']/immagini/Giochi/category1868/picture94233.aspx[/img]

Il gameplay è divertente, come già detto, e alle già descritte potenzialità del protagonista va ad aggiungersi una sorta di "sesto senso" ipersviluppato, che ci permetterà di scoprire i nemici nascosti o individuare quale strada prendere per proseguire nel livello in corso (e qui torniamo al fattore facilità del gioco). Altra chicca è la presenza di un attacco con balzo, effettuabile tramite la pressione del dorsale sinistro, che vi permetterà di saltare letteralmente addosso allo sfortunato nemico di turno. Ovviamente, la profondità tecnica dei combattimenti non raggiunge quella di un titolo come Ninja Gaiden, dove per ogni combo sbagliata sono dolori: sotto questo aspetto Ryu Hayabusa non rischia confronti con il buon Logan.

Per quanto riguarda la longevità, siamo nella media dei titoli di questo tipo: con una decina di ore riuscirete a vedere i crediti e a portare a casa un buon numero di achievements legati all’attraversamento progressivo dei livelli. Il comparto multiplayer è praticamente assente ma ci è parso giusto che tutte le attenzioni venissero rivolte a un personaggio carismatico come Wolverine.

Un gioco divertente, non impegnativo e tecnico, ma sicuramente spassoso per chi ama il genere. Uno sforzo maggiore nella calibrazione della difficoltà avrebbe sicuramente giovato, ma X-Men Le Origini: Wolverine riesce comunque a essere l’eccezione alla regola che tutti i giochi tratti da licenze cinematografiche siano da scartare. Provare per credere.

Valutazione generale

Presentazione: 8,5
Il carisma del personaggio e il taglio cinematografico dell’intera avventura vi conquisteranno.

Grafica: 8
Il motore grafico svolge più che bene il proprio lavoro, qualche sbavatura ma il prodotto nel complesso è apprezzabile.

Gameplay: 8
Divertente e abbastanza profondo, ci metterete un po’ a padroneggiare tutte le tecniche del protagonista.

Sonoro: 7,5
Di buon livello, con effetti "truculenti" che accompagnano ogni artigliata.

Longevità: 6,5
E’ troppo facile, almeno per chi mastica questo genere di giochi abitualmente. E vorrei vedere, con un protagonista quasi "immortale"…

Multiplayer: N.D.

Voto Complessivo: 7,7

Un buon gioco, che sa divertire e che vi farà conoscere il vero io di un personaggio reso troppo "buono" dal cinema.

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