Recensione – Virtual ON: Oratorio Tangram (Live Arcade)

di • 20 maggio 2009 • RecensioneCommenti (0)762

Titolo: Cyber Troopers Virtual-ON: Oratorio Tangram
Genere: Action
Piattaforma: Xbox 360 Live Arcade
Sviluppatore: Sega
Publisher: Sega
Data di uscita: 29 Aprile 2009
Costo: 1200 Microsoft Points

Sin dal suo annuncio ufficiale, l’attesa per questo Virtual ON: Oratorio Tangram è stata grande. E per diversi motivi: innanzitutto è uno dei titoli più ispirati usciti per la mitica console Sega, il Dreamcast, che a sua volta era un porting praticamente perfetto del cabinato da sala giochi. Altro motivo che ha solleticato l’attesa di molti giocatori è la presenza nel gioco di Mech da combattimento…

Sappiamo che i robottoni hanno sempre avuto un certo fascino, fin dai primi anni ottanta dove erano protagonisti assoluti delle serie animate che hanno fatto la storia di quest’industria nipponica. Un’altro dei motivi di tanta attesa da parte degli estimatori è sicuramente da ricercare nel nome dietro al design originale dei Mech: Hajime Katoki. Anche se questo nome non vi è familiare, sappiate che oltre ad aver progettato i vari Mech presenti nel gioco, ha collaborato alla realizzazione di molte serie di fumetti e anime con protagonisti appunto i nostri cari robottoni, tanto per citare due dei suoi lavori più famosi: Patlabor e diverse serie di Gundam. Ecco perchè proprio il design dei Mech è il maggior pregio di Virtual ON: sono presenti una gran varietà di robot tra cui scegliere, alcuni immediatamente disponibili, altri sbloccabili man mano con il proseguimento del gioco.

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La personalizzazione operabile sui Mech è ridotta al minimo, praticamente si può solo scegliere il colore di alcune parti degli stessi, ma comunque la varietà di scelta è molto ampia: si va dai mech super veloci e poco armati a quelli supercorazzati ma lenti come tartarughe, tutto per adattarsi ai diversi stili di combattimento del giocatore. Scopo del gioco? Sfidare di volta in volta gli altri Mech, in scontri uno contro uno decisamente semplici all’inizio, ma che diventano sempre più tattici con il passare dei livelli. Se infatti i controlli sono semplici da padroneggiare, con un tasto di attacco primario e uno secondario, la possibilità di volare per brevi periodi e lo "scatto" che ci toglierà dalle situazioni più pericolose, apprendere tutte le diverse tattiche e combinazioni di attacco e difesa di ogni robottone richiederà un po’ di tempo.

Purtoppo ad una tale profondità di gameplay non corrisponde un’altrettanta cura nel comparto tecnico: design dei Mech a parte, che, torniamo a dire, è davvero molto ispirato, il resto è identico alla versione Dreamcast… Peccato, un piccolo sforzo in più in questo senso avrebbe giovato. Virtual ON: Oratorio Tangram, comunque, racchiude in sé tutto il fascino di un’intera saga a base di scontri tra robot giganti e rimane un acquisto obbligato per tutti gli amanti del genere. Per tutti gli altri il consiglio è di provare la demo: scoprirete presto se in voi si nasconde un fan del Mech-design.

Voto: 7.5

 

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