Recensione – Skate 2 (Xbox 360)

di • 5 marzo 2009 • RecensioneCommenti (0)897

Titolo: Skate 2
Genere: Skateboarding
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Black Box
Publisher: Electronic Arts
Data di uscita: 23 Gennaio 2009

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Tony Hawk è indubbiamente il nome per eccellenza nel mondo dello skateboarding, il Diego Armando Maradona della tavola a rotelle; ma il nostro beneamato viaggia anche oltre i 40, e non stiamo parlando di chilometri orari. È più che logico che le sue prestazioni siano ormai adeguate ai limiti imposti dall’età: inutile attendersi da lui un altro 900 (2,5 rotazioni sul proprio asse). Gli ultimi episodi del franchise a lui dedicato, titolo a cui va l’innegabile merito di esser stato pioniere dello skating virtuale, sembrano aver subito la stessa sorte del protagonista: un lento, inesorabile, fisiologico invecchiamento. Ecco allora che nel 2007 la nuova generazione si è fatta largo a spallate con il capostipite del gioco che analizziamo in questa sede, e ha tirato un colpo mica da ridere al già sbilenco "Antonio Falco". Ma Skate 2 saprà affrancarsi dai limiti del suo predecessore? Riuscirà a proporsi come fenomeno di massa, come fece ai suoi tempi Tony Hawk?

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Skate ha sicuramente sollevato l’entusiasmo di ogni appassionato, grazie al suo gameplay fresco, realistico nei limiti consentiti da un pad, l’innegabile carica umorale e la sfida proposta. Il successo raggiunto non poteva non tradursi in un sequel, per il quale le aspettative sono state subito elevate. Ritrovandoci oggi con il gioco tra le mani, non possiamo che riconoscere l’ottimo lavoro portato avanti dai Black Box, ma anche talune pecche che non consentono a Skate 2 di spiccare definitivamente il volo.

Trick or treat?

Analizzando i controlli, ritroviamo lo stesso feeling dell’originale, la stessa perversa meccanica, capace di avvincerti e regalarti istanti di frustrazione nel breve volgere di secondi. Skate è tutto qui: un sistema semplice che sfrutta appieno i due stick e ricrea le emozioni dello skate, ma anche le sue difficoltà, la ricerca di precisione e timing. Non era certo corretto ridurre uno stalefish, un madonna alla semplice pressione di un tasto, riteniamo che Tony Hawk abbia faticato un po’ più di così per perfezionare certe figure e, pur nei limiti del pad, Skate ha reso le acrobazie più realistiche. Skate 2 saggiamente non ha proposto variazioni in questo campo limitandosi all’aggiunta di tricks; ciò peraltro ha favorito una certa confusione, dato il numero esasperato di possibilità. Questo si manifesta ad esempio nelle gare di S.K.A.T.E., in cui dovete emulare le combo del vostro avversario, rischiando appunto di perdervi nelle varianti. Va da sé che se non intendente armarvi di un po’ di sana pazienza dominare Skate 2 sarà compito improbo, poiché il sistema di controllo, come avrete intuito, non è certo alla portata di tutti.

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Skate or die

Ovviamente i Black Box hanno compensato la "staticità" dei comandi ampliando lo scenario, una rigenerata San Vanelona, che si offre quale ambientazione ideale per la vostra carriera, con i suoi molteplici spot e una vita pulsante. Purtroppo però il pubblico ha una nefanda incidenza. Ad esempio i pedoni si spostano a volte irrazionalmente, le auto sembrano tenderci agguati, e gli altri skater ci ignorano, travolgendoci spesso, segno di una AI globalmente poco rifinita. Altre incongruenze le abbiamo riscontrate in alcune texture al di sotto della media, ma che certo non inficiano il quadro globale di alta qualità e soprattutto la fluidità costante dell’azione. Inserite tutto nel contesto delle dimensioni ragguardevoli della mappa, e non potrete che sbizzarrirvi per ore in modalità free-skate, prendendo sane boccate di aria dalle sfide della carriera.

Mai più a piedi!

Per quanto possiate non crederci, questo urlo vi salirà in gola quando avrete a che fare con la vera innovazione di Skate 2: il movimento senza skate. La possibilità di spostarsi sarebbe stata un’aggiunta gradita per le transizioni, ma abbandonando il fido skate i controlli tanto osannati per la tavola diventano improvvisamente nemici, e vi aggirerete goffamente in un universo “appesantito”. Ciò si ripercuote sull’ulteriore innovazione costituita dalla possibilità di interagire con oggetti per creare spot personalizzati: quando sarete chiamati a farlo, soffrirete più che per fare fantastici tricks.

[img alt='Pura poesia' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1852/picture95048.aspx[/img]

Una menzione merita l’online, che soffriva di una certa carenza di cura nel predecessore. Fortunatamente i Black Box hanno ottimizzato il comparto, donandoci nuove modalità di sfida ed eliminando problemi di lag che affliggevano Skate; anche in questo caso però il lavoro non è privo di imperfezioni. Ultima doverosa nota per la modalità Hall of Meat, una trovate geniale, che trasformerà i vostri insuccessi nell’unità di misura del divertimento. Utilizzabile anche online, questa modalità è un vero e proprio gioco al massacro, che premia lo skater che compie il volo più disastroso e si procura i danni maggiori, riassunti in una spassosa cartella clinica con tanto di raggi x; vi assicuriamo che è alquanto inusuale ridere tutti insieme, avversari o meno, delle catastrofiche evoluzioni dei nostri skater! Una cosa che sul Live non si vede spesso, purtroppo.

Commento finale

Skate 2 non è un titolo facile da valutare, vuoi per il grande hype, vuoi perché è stato così ampliato rispetto all’originale, da cui tuttavia non si discosta molto. E quando lo fa, non sembra essere all’altezza del suo standard. In sostanza riteniamo di esser di fronte ad una sorta di Skate 1.5, ulteriormente migliorabile. Ma ciò non vuol dire che si tratti di un brutto gioco, tutt’altro! Semmai che restiamo ancor più languidi in attesa di Skate 3.

Valutazione generale

Presentazione: 8.5
L’intro è un gioiellino, un filmato in cui i tanti volti noti dello skateboarding che figurano nel cast del gioco interpretano se stessi, in una carrellata di scenette. I menu sono semplici ma funzionali.

Grafica: 8.1
Ottima la definizione, con rare cadute di qualità; ineccepibile il frame-rate. Abbassa il voto la telecamera delle sezioni a piedi, alquanto discutibile.

Sonoro: 8.8
Colonna sonora degna dell’ambientazione, che si integra perfettamente con l’universo e lo stile di vita Skate.

Gameplay: 8.5
Tecnicamente inappuntabile nel coinvolgente e soddisfacente sistema di controllo; sfide ostiche ma discretamente bilanciate.

Longevità: 7.9
Non si doma facilmente e, superata la carriera, rimane sempre una valida componente online.

Multiplayer: 8
Un passo avanti rispetto all’originale, per modalità e qualità dell’esperienza. Senza dimenticare il supporto di una folta comunità dedicata.

Voto complessivo: 8.4

Un gioco lungi dall’essere perfetto, ma tanto vasto e soddisfacente da far dimenticare facilmente i suoi peccatucci. Tutta l’emozione dello skate, evitandoci lo sgradevole effetto collaterale delle ossa rotte. Vi pare poco?

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