Recensione – Halo Wars (Xbox 360)

di • 2 marzo 2009 • RecensioneCommenti (0)1557

Titolo: Halo Wars
Genere: RTS (Real Time Strategy)
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Ensemble Studios
Publisher: Microsoft
Data di uscita: 27 Febbraio 2009

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Gli Ensemble Studios, ormai, sono solo un ricordo. Un gran bel ricordo. Chiusi i battenti, passati completamente sotto la guida di mamma Microsoft, iniziano a guardare al futuro, con un occhio a quel passato di nome Age of Empires, ma con la piena soddisfazione per il presente. Halo Wars? Un piccolo passo per una software house solo apparentemente scomparsa, un grande passo per il mercato console, che finalmente, ed era ora, può dirsi in grado di accettare nella sua ludoteca un genere che per anni è stato bistrattato. Gli RTS, quei giochi che "mouse e tastiera non li batterà mai nessuno", arrivano su Xbox 360. I primi tentativi di EA non erano da buttare, tutt’altro, ma è Halo, sì… ancora lui, la rivoluzione.

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Halo Wars è l’esempio lampante che gli RTS su console non solo possono esistere, ma hanno anche un senso. Chi diceva che un sistema di controllo decente non poteva essere sviluppato su un joypad viene irrimediabilmente smentito nei primi minuti di gioco, quando un immediato tutorial è pronto a metterne in evidenza le caratteristiche e le peculiarità. Piccoli accorgimenti – come quel menu circolare da cui non vi staccherete più – e semplicità sono la chiave del successo.
Siamo di fronte a uno strategico nel vero senso della parola. Certo, non aspettatevi quell’estrema profondità tipica degli esponenti del genere su PC, ma a noi in fin dei conti va benissimo così: ci sono le basi e le risorse da gestire, gli eserciti da guidare all’attacco e le fortezze nemiche da radere al suolo. Per di più, tutto è ambientato in quell’universo che ha segnato la storia del marchio Xbox e da questo punto di vista non poteva esser fatto lavoro migliore.
Halo Wars è un prequel alle vicende narrate in Halo: Combat Evolved. Il Capitano Cutter comanda la Spirit of Fire, un’enorme nave spaziale, con l’aiuto della professoressa Anders e di Serina, "antenato" di quella Cortana che ha accompagnato Master Chief in tutte le sue battaglie. E poi c’è il Capitano Forge, impavido soldato che guiderà, da perfetto leader, gli eserciti in guerra contro gli immancabili Covenant.

[img alt='Vivrete le battaglie tra umani e Covenant come non le avete mai vissute.' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1501/picture82390.aspx[/img]

Dicevamo di un sistema di controllo semplice e immediato. Così è, infatti, e ve ne renderete conto prendendo il controllo delle forze UNSC, le uniche controllabili nella Campagna a discapito dei Covenant, utilizzabili esclusivamente in multiplayer nella modalità Schermaglia.
Ogni base potrà essere equipaggiata di tutto il necessaire attraverso otto blocchi di costruzione. Caserme per generare Marines, cantieri per costruire veicoli, reattori per la produzione di risorse da reinvestire per mantenere sempre in piena efficienza il proprio esercito. Ecco, forse proprio la semplicità con cui è possibile ottenere le risorse sarà l’aspetto più criticato dai puristi del genere. Dal nostro punto di vista, ed evidentemente anche da quello di Ensemble, si tratta però di un ottimo espediente per far sì che l’ago della bilancia possa pendere più verso l’azione, e in particolare verso le battaglie, il vero punto focale del franchise.

La storia, egregiamente narrata attraverso bellissime cut-scene in CG, vi terrà occupati per quindici missioni, nel corso delle quali avrete modo di scoprire la psicologia dei personaggi (l’intelligenza artificiale Serina, in particolare, si rivelerà più simpatica del previsto), curiosi intrecci nella trama e, non ultimo, iniziare a prendere il controllo degli Spartans. Già, perché ci sono anche loro, ovviamente!
La sensazione, durante le battaglie, è proprio quella di controllare da un nuovo punto di vista i classici scontri che abbiamo già avuto modo di vivere negli altri esponenti del franchise di Halo. Questo grazie all’incredibile fedeltà nella ricostruzione dei paesaggi e delle locations, per non parlare delle animazioni, in particolar modo quelle degli Spartans, e la simulazione della fisica dei Warthog, praticamente identica.
I controlli si basano fondamentalmente sull’uso dei tasti dorsali: con quello sinistro è possibile selezionare tutte le truppe alleate presenti nella mappa; con il destro, invece, solo quelle visibili sullo schermo. E una volta selezionate tutte, potrete "scorrerle" con il grilletto destro, così da selezionare quella di vostro interesse e impartirgli un ordine con l’uso combinato della levetta sinistra (per dirigere il mirino, pardon, il puntatore, verso il bersaglio scelto) e i tasti X e Y, rispettivamente assegnati agli attacchi base e avanzati.
Le fasi di difesa e di gestione delle basi sono altrettanto interessanti, grazie all’introduzione di un utilissimo menu circolare in cui muoversi comodamente con la levetta sinistra. Piazzare torrette agli angoli della fortezza sarà di fondamentale importanza se non vorrete che i Covenant radano tutto al suolo con un attacco aereo, mentre voi sarete impegnati ad addestrare Marines e costruire nuovi e più potenti veicoli. Come i Cobra, ad esempio, enormi carri armati che vi faranno strada, prepotentemente, verso la prossima base nemica.

[img alt='I filmati in computer grafica godono di una qualità sorprendente e tutti i dialoghi sono doppiati in italiano.' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1501/picture82401.aspx[/img]

E quando vi stancherete di giocare da soli? Ensemble ha per fortuna pensato anche a questa evenienza, inserendo una modalità multiplayer che si dipana attraverso la classica Schermaglia (dove potersi dar battaglia in mappe piuttosto ispirate) e la Co-op, forse la parte più interessante del titolo, dove tre giocatori possono affrontare insieme tutte le missioni della campagna single-player. Non mancano inoltre gli extra rivolti ai più appassionati, come un’apposita voce nel menu da cui accedere a una dettagliata cronologia di tutti gli avvenimenti della storia di Halo.

Avrete capito, insomma, che in Halo Wars c’è proprio tutto ciò che vi aspettereste da un RTS. La particolarità del titolo, tuttavia, sta nel fatto che rappresenta il giusto compromesso tra semplicità e profondità del gameplay: era questo, infatti, l’unico modo a disposizione di Ensemble per riuscire a portare degnamente questo genere su console. E non era certo compito facile.
Halo Wars, possiamo dirlo con certezza, non è soltanto un titolo per gli appassionati della saga – che troveranno comunque pane per i loro denti. E’ un titolo per tutti, anche per chi volesse, per la prima volta, avvicinarsi al genere.
Provatelo. Dopo la delusione di Halo 3, questo gioco sarà in grado di farvi cambiare idea: non potrete più pensare ad Halo come a un franchise che non ha più nulla da dire.

Valutazione Generale

Presentazione: 9
Inserito il disco vi immergerete completamente nell’Universo di Halo. L’atmosfera, anche nei menu, è stata ricreata perfettamente.

Grafica: 8
Il dettaglio grafico è a livelli altissimi per gli standard del genere RTS. Accuratissimo il lavoro di ricostruzione delle locations tipiche del franchise. Qualche scatto qua e là per il frame-rate ne è la pura conseguenza.

Gameplay: 9
Semplicemente perfetto lo schema dei controlli. Le battaglie, come vi aspettereste, sono rimaste il fulcro del gameplay. Ma non manca, ed è ovvio, la strategia.

Sonoro: 9
Le musiche sono versioni rivisitate da Stephen Rippy (Age of Empires) delle tracce originali composte da Martin O’Donnell. Bisogna aggiungere altro? Ah, sì. Tutti i dialoghi sono doppiati (benissimo) in italiano.

Longevità: 8
Il single-player vi terrà impegnati per un po’, soprattutto se deciderete di affrontarlo ai livelli di difficoltà più elevati.

Multiplayer: 8.5
Co-op e Schermaglia. Un supporto a Xbox Live degno di tale nome per il nuovo esponente di una saga che sul multiplayer (ma non solo) ha costruito la sua fortuna.

Voto Complessivo: 8.5

Gli Spartans sono tornati. Halo Wars è una graditissima sorpresa: se cercate un RTS su Xbox 360 non dovreste rivolgervi altrove.

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