Recensione – Mortal Kombat vs DC Universe (Xbox 360)

di • 19 dicembre 2008 • RecensioneCommenti (0)964

Titolo: Mortal Kombat vs DC Universe
Genere: Beat ‘em Up
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Midway
Publisher: Midway
Data di uscita: 16 Novembre 2008

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Quando due mondi si scontrano, quando filosofie di vita sono inesorabilmente costrette a convivere, quando paladini e pusillanimi devono per forza di cose fare fronte comune, l’unico risultato plausibile è… il caos totale.

E’ questo il preambolo necessario per comprendere Mortal Kombat vs DC Universe, ultimo picchiaduro nato in casa Midway.
Sviluppato sulle basi di quello che fu il cavallo di battaglia dell’ormai estinta Acclaim, gli sviluppatori hanno tessuto una trama tanto ingegnosa e inverosimilmente pretestuosa – del resto mai vista trama decente in un beat ‘em up – da rendere l’esperienza di gioco gratificante e a tratti divertente, ma abbandonando quello che fu il fulcro del successo della serie: violenza e brutalità.

L’articolo continua dopo il video.

Molto Kombat, poco Mortal

L’invereconda violenza degli scontri, la brutalità dei colpi e gli ettolitri di sangue fecero il successo di quella che sicuramente, nella storia videoludica, è la serie di picchiaduro più brutale di tutti i tempi. L’intero sistema di combattimento incentrato sulla creazione di combo spaccaossa e la ferocia delle spettacolari finishes, generò una coda pressochè infinita di fans, tale da garantire nel tempo un ripetersi di capitoli mai eguagliato.

Mortal Kombat vs DC Universe, però, attinge timidamente a tale bagaglio; vuoi perché i piani alti di DC Comics non amassero immaginare i loro pupilli letteralmente smembrati, vuoi per scelte puramente commerciali, vista la tendenza ultra-censuratrice di alcuni paesi; sta di fatto che in quest’ultima incarnazione, il prodotto sfornato da Midway non rispecchia assolutamente le aspettative di chi, spendendo 60 Euro, lo ha acquistato.
Sia chiaro, la fruibilità del titolo è ugualmente eccellente come del resto l’immutato gameplay, ma questa serie esige violenza, violenza immane e ineguagliabile, che qui purtroppo manca e la cosa si nota. Notevolmente.

Mondi che si scontrano

A causa di un’inspiegabile intersecarsi di universi, i mondi di Outworld e della Terra si stanno fondendo, generando fratture nello spazio e nel tempo nelle quali vengono risucchiati tutti i più forti guerrieri di arti marziali dell’Outworld e tutti i paladini protettori della Terra che verranno sbalzati dall’una all’altra realtà. Tra intrighi, malintesi e alleanze difficilmente realizzabili, si dipana la trama che tiene insieme gli improbabili manipoli impegnati a trovare una soluzione, ognuno a suo modo, al verificarsi del fenomeno.
Da qui gli scontri tra i tanto cari, agli appassionati di fumetti made in USA, supereroi, alcuni di essi poco conosciuti alla massa, e i brutali outworlders: Subzero opposto a Batman, Scorpion a Superman, Raiden contro Flash; queste sono solamente alcune delle possibili, e inverosimili, accoppiate che si potranno sperimentare grazie al titolo Midway.

[img alt='Flash contro Scorpion' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1793/picture81809.aspx[/img]

Gameplay che funziona non si cambia

Pugno, calcio e difesa. Questo è, in sintesi, il gameplay, un semplice premere di pulsanti le cui sequenze danno origine a lunghissime combo. Insomma, nessuna improponibile combinazione del tipo "premi contemporaneamente salto + pugno + difesa + salta sul divano + premi nello stesso momento i 3600 pulsanti del gamepad mentre ti lavi i denti": semplicità, facilità e immediatezza di esecuzione ereditata dalla storica seria, come ereditarie sono le legnose animazioni che muovono i personaggi sulle arene, oggi tridimensionali, addizionate di quel minimo di distruttibilità e sviluppo verticale (è possibile scaraventare l’avversario in un dirupo mentre lo si bastona a dovere) che ormai è obbligatorio inserire.

Anche questa volta dobbiamo, nostro malgrado, puntare il dito contro il gamepad di Xbox 360, ancora totalmente inadatto al genere picchiaduro, la cui croce direzionale ha più volte evidenziato le sue carenze a favore del meno funzionale ma molto più preciso controller di PlayStation 3, dalla quale Microsoft, per una volta, dovrebbe imparare.

Il salto generazionale su next-gen, oltre all’ormai obbligatorio multiplayer online, non ha portato altro a Mortal Kombat vs DC Universe. Il titolo sarebbe stato ugualmente divertente nella vecchia prospettiva a due dimensioni. Felici di ciò? Non molto. Avremmo gradito delle arene, benché vaste, più dettagliate condite di elementi distruttibili, ma soprattutto che i combattenti si muovessero realmente e non come se guidati da fili invisibili tirati da un burrattinaio altrettanto invisibile posto sul nostro televisore. Una grave mancanza, che se da un lato è il bagaglio genetico ereditato dallo storico marchio, dall’altro ne evidenzia ormai la necessità di una grande sterzata evolutiva fatta di animazioni fluide e realistiche.

D’altro canto, graficamente Mortal Kombat vs DC Universe meraviglia per la cura maniacale posta nel ricreare i personaggi dei due schieramenti a confronto; eccellenti le decorazioni degli spallacci del siderale Subzero e dell’infernale Scorpion, così come la realizzazione poligonale dei beniamini dei "nerd" (concedeteci, in questo caso, l’affettuoso sostantivo) dei fumetti a stelle e strisce: Flash, Batman, Superman, ma quello che ci ha colpito maggiormente è stato Joker con tutto il suo campionario di pazzia; come meravigliosa è la sensazione che si ha nel massacrarli di legnate fino alla loro capitolazione.

[img alt='Sempre Scorpion, questa volta contro il caro uomo pipistrello' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1793/picture81788.aspx[/img]

Tre le modalità di gioco, dalla classicissima modalità Arcade, serie di scontri fino a giungere al boss finale, a Kombattica, in cui eseguire particolari e complesse serie di combinazioni, che fanno da terreno di addestramento per affrontare la modalità Storia, la quale, nonostante faccia perno su situazioni alquanto scontate, riesce a tenere incollato il giocatore allo schermo, animato dalla voglia di vedere fino a che punto si sono spinti gli storyboarder di Midway nel coraggioso tentativo di mescolare due mondi totalmente opposti.

Da tale esperimento ne esce un videogame divertente, immediato, che riesce a soddisfare i virtuosi del genere come coloro che gli si sono approcciati esclusivamente per poter dare vita al proprio supereroe preferito.

Valutazione Generale

Presentazione: 7
Menu intuitivi, graficamente piacevoli, ma nulla di più. Assenza di un qualunque filmato introduttivo che è demandato come incipit della modalità Storia.

Grafica: 7.5
Arene vaste ma scarne e poco interattive, modelli poligonali dei combattenti realizzati con buona cura e talvolta con punte di eccellenza. Sequenze di intermezzo (solo nella modalità Storia) in computer grafica di buona qualità. Animazioni dei personaggi legnose, Xbox 360 può fare di meglio.

Sonoro: 7.5
Effetti sonori praticamente ridotti all’osso: i solito sound di calci e pugni. Evocativa la voce fuori campo dello speaker nella sua cruda e cavernosa cupezza. Da notare il tentativo, anche se non molto riuscito, di localizzare per la prima volta un picchiaduro con dialoghi in lingua italiana: buoni i testi, ma come al solito la recitazione lascia a desiderare.

Gameplay: 7
Delizia dello storico marchio, ma per la next-gen una vera croce. Il sistema di controllo è immediato e di facile assimilazione, ma la nuova generazione necessità di evoluzione, è intrinseco del termine next-gen.

Longevità: 7.5
Le tre modalità di gioco offrono un divertimento abbastanza prolungato per il singolo giocatore, l’ormai classica modalità multiplayer online ne aumenta esponenzialmente la durata.

Multiplayer: 6.5
Infierire su quel mascellone di Superman è fonte di inaspettato gaudio, ma tutto è rovinato dalla presenza costante di lag. Il resto del comparto multiplayer è relegato al sistema Trueskill di Microsoft.

Voto Complessivo: 7.3

Il grande pregio di Mortal Kombat vs DC Universe è quello di aver portato su Xbox 360 un titolo del genere picchiaduro molto più immediato e fruibile rispetto ai diretti avversari Virtua Fighter 5 di Sega e Soul Calibur IV di Namco, ma il suo più grande difetto è quello di aver scordato a casa, forse per scelte di marketing, la violenza e la brutalità degli scontri e delle fatality, caratteristiche fondamentali di questa serie.
Nel complesso, Mortal Komabt vs DC Universe è un prodotto fruibile sia da hardcore che da casual gamers, a patto che non abbiano di meglio su cui investire i propri danari, e sinceramente il mercato attuale propone titoli che lo superano sia per concept che per qualità realizzativa.

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