Recensione – Far Cry 2 (Xbox 360)

di • 17 dicembre 2008 • RecensioneCommenti (0)813

Titolo: Far Cry 2
Genere: FPS
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Ubisoft Montreal
Publisher: Ubisoft
Data di uscita: 23 ottobre 2008

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I ragazzi Ubisoft Montreal, dopo averci fatto vivere le giungle del Pacifico, nel primo capitolo del brand Far Cry, osannato da critica e giocatori (anche se la controparte su console non fu valida quanto quella su PC), ci portano ora nell’assolata savana africana.

Nei panni di un mercenario (si dovrà sceglierne uno tra quelli proposti a inizio gioco), ci si dovrà destreggiare tra le due fazioni in lotta nella guerra civile che sta devastando la regione, al fine di ricavarne il maggior guadagno possibile e continuare la propria missione di eliminazione dello Sciacallo, lo spietato mercante d’armi che rifornisce i contendenti di questo fazzoletto di terra equatoriale.

[img alt='Far Cry 2' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1730/picture82921.aspx[/img]

Far Cry 2 si presenta dunque come un FPS a missioni, che potranno essere affidate dalle diverse realtà presenti: dalle due fazioni in lotta, dai mercanti d’armi, dai vari personaggi (quelli non scelti all’inizio del gioco e altri) che incontreremo e di cui si potrà diventare amici (molto utili per ottenere aiuti e supporti), dal prete della cittadina locale, che in cambio fornirà i medicinali per combattere la malaria che sta consumando il protagonista.
Non vi è alcun ordine preciso in cui doverle affrontare, la struttura estremamente libera del gioco consente di decidere come meglio gestire la vita del proprio alter ego e la sua forte componente free roaming lascia fin da subito il giocatore libero di gironzolare per tutta la vasta mappa del territorio che comprende una superficie di circa 50 Km2.
Sulla carta, dunque, tutto estremamente positivo. Peccato che poi, a gioco avviato, i difetti saltino subito agli occhi.

L’estrema ricerca del realismo, se da un lato è decisamente ammirevole, dall’altro presta il fianco a scelte che di realistico nulla hanno; la giocabilità ne risulta quindi piuttosto sbilanciata, scadendo spesso nella frustrazione.
Se sono infatti interessanti le idee relative alla qualità delle armi (che potranno incepparsi o meno a seconda della loro usura), ai vari miglioramenti disponibili per l’equipaggiamento, al sistema di medicazione piuttosto cruento (anche se permane la "siringa magica" che tutto cura), all’ambientazione stessa, all’uso di carte topografiche e GPS, d’altro canto si dovrà fare i conti con un respawn pressoché immediato dei nemici nei vari checkpoint (tra l’altro, qualcuno mi spieghi perché nel filmato introduttivo abbiamo potuto superarli senza problemi e nel gioco invece spareranno a vista…) che obbliga ad affrontare lo stesso scontro una miriade di volte, poiché la struttura del gioco obbliga il passaggio attraverso questi punti di controllo e non consente nemmeno il salvataggio libero della posizione costringendo, in caso di morte, a rigiocare nuovamente un bel pezzo di viaggio intrapreso. Frustrante. Ne consegue che spesso si preferirà prendere, quando possibile, la corriera che fa la spola attraverso i luoghi più importanti, piuttosto che scorazzare con i vari veicoli disseminati per l’area di gioco.

[img alt='Alcuni paesaggi sono davvero mozzafiato.' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1730/picture71214.aspx[/img]

A ciò si aggiunge l’IA altalenante dei nemici (a volte si comporteranno davvero da idioti), il fatto che per abbatterli, soprattutto con le prime armi a disposizione, si dovrà esplodere un’eccessiva quantità di proiettili (se ne avranno sempre pochi a disposizione, sempre per l’estrema ricerca del realismo) e il fatto che sono dotati di una vista e di una mira quasi infallibili, riuscendo a colpire il giocatore anche quando è completamente immerso nella vegetazione e senza visuale nei loro confronti. Frustrante e irrealistico.
Tuttavia, nonostante questi difetti, Far Cry 2 sa farsi piacere grazie a un mix di fattori che lo rendono quasi unico nel suo genere.
Per poterlo apprezzare veramente, però, si deve avere la costanza di proseguire nel gioco nonostante la frustrazione: solo dopo aver superato circa il 40% del titolo, le cose si faranno veramente belle da vivere.

Titolo longevo, grazie alla libertà offerta che concede una sufficiente dose di rigiocabilità, viene ulteriormente accresciuto grazie al buon comparto multiplayer.
Oltre alle classiche modalità di gioco e alla quasi totale assenza di lag, è il pregevole editor di mappe a farla da padrone; di facile utilizzo, consente di creare mappe di gioco di qualsiasi tipo e di caricarle sui server in modo che siano usufruibili da tutta l’utenza.

Anche dal punto di vista tecnico il titolo Ubisoft mantiene le sue caratteristiche altalenanti.
Al primo impatto, visivamente, lascia quasi a bocca aperta: vaste savane, giungle lussureggianti, palette cromatica che lascia in bocca il gusto di sole, sudore, polvere. Ma guardando meglio si potranno notare texture sotto tono e modelli poligonali, soprattutto quelli dei nemici, non sempre all’altezza. Ottima l’illuminazione con una pregevole alternanza di giorno e notte.
Nota al contempo di merito e di demerito, invece, concerne l’introduzione dell’elemento fuoco.
Se da un lato offre innumerevoli spunti tattici in combattimento e si propaga in modo piuttosto credibile, dall’altro i suoi effetti sui materiali bruciati risultano estremamente deludenti.
Alberi e arbusti non faranno altro che annerirsi e spogliarsi delle foglie, senza crollare al suolo come invece ci si aspetterebbe in buona parte dei casi, mentre mobili ed edifici molto spesso non saranno nemmeno soggetti alle fiamme e, qualora lo fossero, quando queste si spengono non mostrano alcun cambiamento. Nulla a che vedere con il fuoco ammirato in Alone in the Dark.
Dal punto di vista audio le cose sono estremamente positive. Il doppiaggio italiano è davvero ottimo, con punte di eccellenza nel cercare di rendere al meglio gli eventuali accenti locali.
Effetti sonori e ambientali decisamente pregevoli, di buona qualità le musiche di sottofondo, dallo spiccato ritmo tribale.

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Concludendo, Far Cry 2, nonostante alcuni importanti difetti, si dimostra un buon gioco, ricco di ottimi spunti e dalla difficoltà elevata. Sicuramente innovativo nel panorama FPS, merita di essere provato, ma attenzione: le prime ore di gioco faranno di tutto per far passare la voglia di giocarci. Chi non desisterà potrà infine godere di un titolo pregevole.

Valutazione Generale

Presentazione: 7,5
I menu non brillano per particolare fascino, mentre è molto ispirato e immersivo il filmato introduttivo.

Gameplay: 7,5
La struttura classica da FPS è arricchita da numerose novità, peccato per alcune scelte molto discutibili che rendono a volte frustrante la giocabilità.

Grafica: 8,2
Altalenante, passa dal sublime al mediocre. Ottima l’illuminazione.

Sonoro: 8
Ottimo il doppiaggio, buoni gli effetti ambientali e le musiche di sottofondo.

Longevità: 9
La campagna giocatore singolo è piuttosto longeva, soprattutto alla luce del poter liberamente vagare per la mappa. E poi c’è il multiplayer.

Multiplayer Factor: 8,3
Classico nelle sue modalità di gioco, eccelle soprattutto grazie al meraviglioso editor di mappe.

Voto complessivo: 8

Frustrante? Capolavoro? A voi la sentenza… E dopo il continente nero, dove ci porteranno in ragazzi Ubisoft?

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