Recensione – Fable II (Xbox 360)

di • 24 ottobre 2008 • RecensioneCommenti (0)808

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Titolo: Fable II
Genere: Azione – GDR
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Lionhead Studios
Publisher: Microsoft
Data di uscita: 24 Ottobre 2008

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Semplicemente una favola.

Quando lo scorso anno abbiamo avuto l’occasione di incontrare Peter Molyneux, a Londra, Fable II era quasi in una fase embrionale. Mostrava le sue potenzialità, certo, ma gran parte delle features non erano ancora ben implementate e, come al solito, erano le parole del buon vecchio Peter a renderle "vive" e capaci di farci venire l’acquolina in bocca.
Dopo un anno, finalmente abbiamo il gioco completo tra le nostre mani. Unica differenza? Non c’è più Peter davanti a noi ad enfatizzare, con le sue doti oratorie, ogni singola caratteristica del gioco. Semplicemente perché non ce n’è più bisogno.

Fable II è un gioco rivoluzionario sotto molti punti di vista. Completamente incentrato sull’avventura, l’esplorazione e l’interazione, "si fa vivere" appieno, dall’inizio alla fine, proprio come una vera favola. Il nostro caro eroe, protagonista delle vicende, non morirà mai, e questo, contrariamente alle aspettative, si rivela un punto a favore del titolo, che risulta quindi accessibile sia da un pubblico casual che da uno hardcore. Entrambe le "categorie" di giocatori possono infatti trovare in Fable II grandi soddisfazioni, grazie alla profondità del gameplay, semplice e curato in ogni dettaglio, e alla scorrevolezza che pervade ogni fase di gioco, che confluisce in un senso di libertà fuori dal comune.

[img alt='I borghi e le piccole cittadine che cospargono Albion sono semplicemente una delizia. E potrete possederli tutti, se vorrete!' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1533/picture82386.aspx[/img]

Camminando per il bosco…

Partiamo proprio dalla libertà. La terra di Albion è enorme e completamente esplorabile. Niente più percorsi obbligati come nel primo capitolo (salvo rarissime eccezioni), niente più muri invisibili. Ogni lembo di terra è calpestabile. Il nostro eroe può scavalcare staccionate, tuffarsi da altissimi dirupi su luccicanti distese d’acqua, attraversare bellissimi campi di grano.
Ad aiutarlo nelle fasi esplorative, ma non solo, ci sarà un simpatico cane, una delle grandi novità promesse da Mr. Molyneux: un vero e proprio amico a quattro zampe da cui non riuscirete più a staccarvi. Neanche volendo! Sarà sempre al vostro fianco e vi aiuterà, con il suo fiuto canino, a scovare tesori, strade, persone e oggetti smarriti, e vi avvertirà per tempo della presenza di minacciosi nemici. Il legame che si crea tra il giocatore e quello che, di fatto, altro non è che un’intelligenza artificiale, ha davvero dell’incredibile, tanto che vi sentirete smarriti quelle poche volte che il cane sceglierà di incamminarsi in un percorso diverso dal vostro. Il simpatico quadrupede è, quindi, un elemento fondamentale dell’esperienza di gioco, unica costante in un mondo in continua evoluzione.

"Chi diventerai?", recita l’azzeccatissimo slogan promozionale del gioco. E scegliere la strada del bene o quella del male sarà, non a caso, il fulcro della vostra avventura in questo mondo vasto ma incredibilmente vivo, fantasy ma non troppo, allegro ma al contempo crudele, e completamente cosparso da quella buona dose di umorismo inglese che non guasta mai.
Inizierete controllando un piccolo bambino in un povero distretto della cittadina di Bowerstone: l’incipit dell’avventura non farà altro che spiegarvi le meccaniche di base di un gameplay che si farà scoprire poco alla volta, a piccoli bocconcini, e dipingerà il quadro di quella che sarà la main quest, che, prevedibilmente, sarete subito tentati di mettere da parte non appena inizierete a scoprire il gusto di interagire con il mondo attorno a voi, entrando in contatto con la vera essenza del titolo.

[img alt='Il cane vi seguirà sempre e comunque, e le vostre azioni avranno conseguenze anche sulla sua indole. Anche il quadrupede, infatti, potrà intraprendere la strada del bene o del male.' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1533/picture82363.aspx[/img]

Salve, le dispiace se la uccido?

Il sistema di interazione con i PNG è semplice ed efficace, forse leggermente banale, ma funziona, e non mancherà di strapparvi più di un sorriso. E’ possibile scegliere le azioni e le espressioni, una più goffa dell’altra , da un range prestabilito ed espandibile, a cui si accede tramite la semplice pressione di un tasto (RB, per la precisione) o tramite la croce direzionale. Per alcune delle azioni è anche possibile estenderne la durata: una barra semicircolare, con all’interno un indicatore mobile, comparirà sopra la vostra testa e vi richiederà di rilasciare il tasto al momento giusto. Sbagliando, l’azione sarà eseguita in malo modo, con le ovvie conseguenze: sarete derisi dai passanti e la vostra reputazione calerà.
Ogni abitante di Albion, infatti, svilupperà una certa reputazione del vostro eroe, a seconda del modo in cui deciderete di interagirvi. Questo si ripercuoterà a più livelli sull’intera esperienza di gioco. Ad esempio, facendovi amico il proprietario di una casa, potreste avere uno sconto sull’acquisto della stessa. Solo il buon senso, inoltre, potrà vietarvi di ucciderlo, il che renderà la transazione, come dire… un po’ più facile.

Tutti gli edifici di Albion sono potenzialmente acquistabili. E’ possibile addirittura dare in affitto una casa, in modo da ottenere guadagni costanti senza muovere un dito. Oppure far soldi facili diventando i proprietari di una bottega: anche una piccola bancarella ambulante sarà in grado di generare automaticamente dei profitti, variabili a seconda del volume d’affari dell’attività e della situazione economica della zona.
Insomma, andare a lavorare come fabbro o taglialegna, solo due dei possibili mestieri che il vostro eroe potrà intraprendere, sarà utile solo nelle primissime fasi di gioco, giusto il tempo di guadagnarsi un gruzzoletto per prendere "in gestione" un piccolo negozio.
In questo modo, il denaro perde quindi gran parte del suo "peso" nell’esperienza ludica complessiva, vista la facilità con cui è facile guadagnarselo; anche se, va detto, il vostro "conto economico" non sarà interessato solo da entrate, specialmente se deciderete di sposarvi.
Andare a nozze con una bella contadina, e avere quindi figli e moglie a carico, richiederà infatti l’esborso di una certa somma di denaro giornaliera. D’altra parte, non vorrete certo che la vostra cara mogliettina sia infelice, no? A questo proposito, peraltro, è consigliabile anche non stare troppo tempo fuori casa, ma farvi un salto di tanto in tanto: la vostra consorte potrebbe avere una certa voglia di… a-ehm… ci siamo capiti!
Ovviamente, sarete comunque liberi di pensare solo a voi stessi e tirare per la vostra strada, lasciando un budget giornaliero minimo per la vostra famiglia e andandovene in giro per lande sconosciute alla ricerca di nuove avventure, in tutti i sensi (anche il tradimento, infatti, è contemplato dal gioco). La parola d’ordine è quindi, ancora una volta, "libertà".

[img alt='Seguiremo la strada indicataci dalla scia luminosa, oppure decideremo di girovagare in cerca delle più disparate avventure?' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1533/picture78637.aspx[/img]

Tre tasti per essere felici

Ma spostiamoci verso cose più serie, cose da veri eroi, insomma: i combattimenti, vero fiore all’occhiello di ogni GDR (sebbene Fable II non sia catalogabile come un semplice gioco di ruolo). Anche questo è un altro di quei comparti per cui Molyneux aveva promesso grandi innovazioni, che in questo caso sono rappresentate da una notevole semplificazione del sistema di controllo. Attenzione, però: "semplificazione" non significa mancanza di profondità, non secondo Peter; e noi non possiamo che essere d’accordo, visti i risultati.
Tre tasti, uno per le armi bianche (X), uno per le armi da tiro (Y), l’altro per le magie (B). Stop. Niente combinazioni di tasti "intrecciadita", alla base di tutto c’è solo il tempismo. Il senso di fluidità che noterete in ogni singolo scontro è dannatamente appagante, complice anche una convincente IA nemica, pronta sempre ad accerchiarvi, prediligendo scontri 1 vs. 1.
Ma la vera particolarità del sistema di combattimento è il fatto che, come accennavamo in apertura, non potrete essere uccisi. Proprio così: se sarete messi al tappeto, non dovrete ricominciare la quest da capo, né caricare l’ultimo checkpoint; il personaggio, infatti, si rialzerà dopo pochi secondi, perdendo solo alcuni punti esperienza e "guadagnandosi" una bella cicatrice che si porterà dietro per sempre.

Con l’accrescere dell’esperienza accumulata dal vostro eroe, le mosse eseguibili diventeranno sempre più spettacolari. Basterà collezionare le sfere lasciate dai nemici sconfitti per poter acquisire nuovi poteri e magie, o migliorare le caratteristiche fisiche del personaggio, "spendendole" nell’apposito menù. Anche in questo caso Fable II dimostra la sua tendenza alla totale libertà: le scelte fatte dal giocatore sui poteri e le caratteristiche del personaggio saranno infatti reversibili in qualsiasi momento, ma il numero di sfere che si riavrà indietro sarà minore di quello speso per i relativi "power up"; un’operazione non molto conveniente, dunque.

[img alt='I combattimenti sono uno dei reparti meglio riusciti del gioco. Semplici, ma al contempo dannatamente appaganti e spettacolari' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1533/picture82364.aspx[/img]

Specchio, specchio delle mie brame…

Il primo capitolo per Xbox può essere considerato uno dei titoli tecnicamente migliori della passata generazione. Quel suo "alone" fiabesco, i personaggi ricchi di poligoni, ci lasciarono a bocca aperta in più di un’occasione. La potenza di calcolo di Xbox 360, ampiamente desiderata già a quel tempo da Peter Molyneux, entra dunque in campo in questo sequel, e i risultati, sebbene non facciano gridare al miracolo in quanto a puro dettaglio grafico, stupiscono "sul lungo termine". L’ampiezza delle ambientazioni è incredibile, e la cura riposta dagli artisti Lionhead nella riproduzione di ogni singolo borgo, così come nella rappresentazione di spazi aperti come enormi distese di grano o azzurri laghi, si fa apprezzare particolarmente grazie a degli effetti di luce sublimi e a un ciclo giorno-notte perfettamente realizzato. Ogni fase del giorno riesce a comunicare perfettamente la sua atmosfera.

Più che una semplice ciliegina sulla torta risulta la colonna sonora, vera e propria protagonista di ogni momento cruciale. Melodie molto evocative accompagneranno le fasi più importanti del gioco, e ritmi incalzanti scandiranno il tempo dei combattimenti.
Completamente doppiati in italiano, i dialoghi sono di buona qualità e gli effetti sonori, a partire dagli spari fino al suono delle lame nei combattimenti corpo a corpo, non fanno una piega.

Commento finale

So già cosa vi state chiedendo: volete sapere se le promesse, questa volta, sono state mantenute, nevvero?
La risposta è molto semplice e potrete trovarla nella seguente riflessione: il titolo Lionhead ha molto altro da raccontare che una semplice favola; al contrario, sarà la favola stessa, questa volta, a raccontare la vostra storia.

Valutazione generale

Presentazione: 8.5
Menù essenziali che si rifanno, nello stile, ai classici libri di favole. Il giocatore è catapultato immediatamente nella storia, senza troppi fronzoli.

Gameplay: 9
Quasi perfetto. Lionhead e quel genio di Peter Molyneux sono riusciti a creare un titolo in cui non si è semplicemente degli spettatori, ma parte attiva di una storia che riuscirete a costruire da soli, giorno dopo giorno.

Grafica: 8.8
Ambientazioni molto vaste e curate, effetti di luce semplicemente spettacolari. Qualcosa da ridire sulla realizzazione dei modelli poligonali dei personaggi. Per il resto, il lavoro svolto dai grafici è semplicemente una vera perla nel suo genere.

Sonoro: 9
Colonna sonora fantastica e doppiaggio in italiano di ottima qualità.

Longevità: 9
Andando dritti alla meta, seguendo quindi le sole quest principali, il gioco potrà essere finito in circa 10 ore. Ma non potrete dire di aver davvero giocato a Fable II.

Multiplayer: 8
Leggi la recensione del comparto multiplayer *

Voto Complessivo: 9.5

[img alt=' ']http://www.xboxway.com/immagini/articoli/images/18930/original.aspx[/img]Fable II è in grado di coinvolgervi nel suo fantastico mondo come pochi altri giochi sono mai riusciti a fare. Gioco perfetto? Forse no, ma questa volta Lionhead c’è andata molto, molto vicino.

* Nota: la modalità co-op online è stata introdotta con un update automatico scaricabile da Xbox Live in data 24/10/2008.

 

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