Titolo: Pure
Genere: Racing Off-Road
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Blackrock Studio
Publisher: Disney Interactive Studios
Data di rilascio: 26 Settembre 2008
Sappiamo bene che la perfezione, specie in un settore in costante evoluzione come quello videoludico, non esiste. Eppure capita talvolta di imbattersi, per sbaglio o per fortuna, in perle che il sommario sguardo dei gamers, fisso sui pezzi forti di un portfolio da capogiro, si era lasciato sbadatamente sfuggire. E, se di perfezione non si tratta, poco ci manca.
Archiviate le felici esplorazioni di titoli cinematografici su console, Disney Interactive Studios ritorna a farsi sentire con un titolo semplice quanto intrigante: Pure è l’ultima fatica di Black Rock Studio, cimentatasi, alla sua prima esperienza su Xbox 360, in un atipico racing game di stampo arcade. Sempre che sia lecito definire tale un prodotto spaziante tra il dettagliato tuning dei mezzi e un buon numero di acrobazie.
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Al termine del classico filmato introduttivo, che permetterà tra l’altro di impattare energicamente con l’atmosfera rude e pacchiana del gioco, faremo la conoscenza dell’ordinato menù principale di Pure. Ordine, tuttavia, non è qui sinonimo di noia: ogni scelta ha un suo perchè, e lo stile appare fedele all’environment messo su dallo sviluppatore, che non manca di finezze (la parte sinistra dello schermo lasciata in nero, con il bel carattere della scrittà "Menù principale") e della dinamicità portata da panoramiche in video delle piste percorribili. Pure non è solo estetica, e le modalità tra cui saremo chiamati a scegliere lo dimostrano: il Tour Mondiale, una classica "carriera" tra i magnifici luoghi di gioco, l’immancabile gara singola, ove potremo optare per una semplice gara su circuito off-road, per lo "sprint", cioè competizioni su tracciati brevi e tecnici, e per il "freestyle", chiaramente votato all’acrobazia e allo spettacolo; la modalità prova, nella quale avremo modo di tentare record di acrobazie e tempi; il gioco online, basato sulle stesse tipologie di corse elencate pocanzi; l’officina, dove costruire nuovi ATV; infine le classifiche: grazie ad esse saprete quanto valete rispetto ai rivali di tutto il mondo.
Il gameplay del titolo Black Rock non tradisce le attese e, pad alla mano, le sensazioni trasmesse dal video introduttivo si ripresentano subito al nostro tatto. Parlare di arcade, l’abbiamo anticipato, è difficile quando si incontra una sostanziosa componente prettamente meccanica che, sebbene lasci all’utente la libertà di costruire pezzo per pezzo il suo veicolo, ha il pregio di lasciarsi manipolare con facilità e senza pesare eccessivamente sull’immediatezza del prodotto. E’ questo l’obiettivo di Pure: un divertimento subitaneo per tutti che possa, qualora lo si voglia, diventare più ragionato in determinate sessioni. L’evoluzione tecnica del vostro ATV sarà necessaria per un prosieguo ottimale del gioco: se l’utente si troverà dinanzi a prime fasi di facili vittorie, si accorgerà ben presto (particolarmente al passaggio ai quattro tempi) che aggiungere componenti nuove al mezzo non sarà un semplice vezzo bensì necessità. Ciononostante, l’intelligenza artificiale non sembrerà mai opporsi con vera forza alla vostra scalata al successo e, anzi, una volta messa dietro difficilmente tornerà in testa. All’interno dei circuiti, ben congegnati al fine di permettere incredibili acrobazie di varia difficoltà, sorgerà un’ulteriore sfida, rappresentata dai diversi livelli di evoluzioni eseguibili: le prime risulteranno semplici strumenti per il conseguimento di turbo e altri trick più complessi, mentre le finali brilleranno per fantasia e pericolosità. Pur non trattandosi nello specifico di reale simulazione, Pure riuscirà a veicolare un feeling di vera guida, grazie soprattutto al sapiente uso della vibrazione e all’eccellente regia che vi trascinerà fin dai primi metri nell’atmosfera fangosa del titolo. Scordatevi, dunque, di togliere le mani dal pad nel bel mezzo di una gara.
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Manca di mordente, purtroppo, la banale modalità online, troppo vicina al gioco in singolo e poco fantasiosa: il rischio di cadere nella noia, nonostante un buon net-code, è dietro l’angolo. Tutt’altro che boriosa, d’altro canto, la colonna sonora di Pure, impreziosita da celebri componimenti punk rock come Woman dei Wolfmother e tanti altri, che vanno ad aggiungersi a un reparto audio gradevole e arricchito da una impeccabile localizzazione. Il piacere che i dettagli, in questo titolo, riescono a produrre è da tenere in estrema considerazione.
Dulcis in fundo, dicevano i latini, e noi volutamente abbiamo lasciato il comparto grafico per ultimo in fase di recensione. Il primo impatto con Pure è letale: l’interfaccia grafica poco invadente lascerà subito spazio a un’orizzonte visivo vastissimo che circonderà il vostro quad e il suo pilota, divinamente riprodotti su schermo, in balia delle velleità del circuito di turno: graffi, fango e quant’altro vi possa capitare alla guida di un ATV. Una buona cura, inoltre, è stata riposta nella creazione degli oggetti a bordo pista, dotati di una discreta fisica e fastidiosi al punto giusto; un po’ meno riuscite, invece, le collisioni tra i mezzi che risulteranno poco realistiche e assai vicine alla vecchia concezione di arcade game. Ma la perfezione, come osservavamo in apertura, non esiste nemmeno in Pure: le texture del terreno, nonostante abbiano il pregio di modificarsi al nostro passaggio, sottolineano ben presto cali nel dettaglio in determinati punti della pista, mentre qualche dose di blur in meno non avrebbe potuto che farci piacere. Non siate affranti, tuttavia, da questi peccatucci di gioventù: l’aspetto grafico del titolo resta fenomenale.
Conclusioni
Pure si presenta come primo esponente nel suo genere su console di nuova generazione e, con ogni probabilità, sarà il modello da inseguire e battere per gli sviluppatori che volessero cimentarsi nel racing off-road. La cura per il dettaglio, la componente tuning da non sottovalutare, il gameplay strutturato a dovere ma ancora ampliabile fanno del lavoro Black Rock Studio una perla che gli appassionati non dovrebbero lasciarsi sfuggire.
Valutazione Generale
Presentazione: 8
Menù belli da vedere e da utilizzare: tutto è al posto giusto, nel momento giusto.
Grafica: 9
Ottimi i modelli poligonali e le ambientazioni, lascia a bocca aperta l’orizzonte visivo supportato da una palette di colori che ben si addice al titolo.
Sonoro: 8
Buona la colonna sonora, senza difetti il doppiaggio italiano ma povero nelle espressioni, piuttosto simili tra loro.
Gameplay: 8,5
Connubio ideale tra tuning e arcade, Pure è un piacere anche nel versante giocabilità.
Longevità: 7
Il reparto online non prolungherà di molto un’esperienza di gioco che, già in single player, rischia di annoiare in breve tempo. Buona la durata e la rigiocabilità del Tour Mondiale.
Multiplayer: 6,5
Spiacevole l’assenza di modalità per più giocatori offline; il reparto dipende esclusivamente dal discreto supporto a Xbox Live.
Voto Complessivo: 8
Black Rock Studio fa centro al primo tentativo su Xbox 360: Pure merita l’acquisto dell’utenza casual così come di quella hardcore. Un titolo per tutti che finisce, inusualmente, per accontentare tutti.
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