Titolo: Warhammer: Battle March
Genere: Strategico
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Black Hole Games
Publisher: Deep Silver
Data di uscita: 18 Settembre 2008
Sin dai loro albori su console, gli RTS non hanno mai riscosso un grande successo presso il pubblico, rimanendo in una posizione di grande svantaggio rispetto alle controparti per PC. Negli ultimi tempi, come testimonia il sempre crescente numero di RTS rilasciati su Xbox 360, questo trend sembra però prossimo a una netta inversione di marcia e Warhammer: Battle March ne è solo l’ultimo esempio. I ragazzi di Black Hole Games saranno riusciti a confermare l’ottimo lavoro svolto sulla versione PC?
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Al fine di garantire un’esperienza completa a chiunque voglia lanciarsi nel mondo delle miniature di Games Workshop, gli sviluppatori hanno pensato bene di inserire in Warhammer: Battle March anche Mark of Chaos, la versione originale del gioco. Le campagne disponibili sono quindi tre e permettono di vestire i panni di Orchi, soldati dell’Impero e guerrieri del Caos. Come di consueto, la storyline che fa da sfondo agli eventi narrati è quindi ancora una volta ispirata all’eterna lotta tra bene e male, con missioni ben strutturate oltre che varie nella loro natura. Sebbene si tratti di uno strategico, Battle March si differenzia da altri esponenti della categoria per la totale mancanza di strutture di produzione e raccolta; ogni missione prevede infatti un determinato numero di unità, che potranno eventualmente crescere solo nel caso in cui la missione preveda dei rinforzi. Nonostante questo "limite", se così vogliamo chiamarlo, l’esperienza di gioco è comunque appagante, specialmente per chi dovesse prediligere uno stile di gioco votato alla strategia piuttosto che all’azione nuda e cruda. Per sconfiggere i propri nemici, sarà infatti necessario valutare attentamente qualsiasi mossa, al fine di non incorrere in terribili, quanto spiacevoli sconfitte.
Il gameplay, cuore pulsante di qualsiasi RTS, è purtroppo il vero punto debole di questo titolo. L’interfaccia dei comandi, oltre ad essere eccessivamente complessa – soprattutto per chi non dovesse avere esperienza nel campo degli strategici – è infatti molto difficile da padroneggiare; tali problematiche, derivanti da alcune scelte "discutibili" operate dagli sviluppatori di Black Hole Games, rendono l’esperienza di gioco particolarmente frustrante oltre che difficile da godere nella sua interezza. Gran parte delle azioni sono eseguibili mediante la pressione combinata di trigger, stick analogici e d-pad, e questo, almeno agli inizi, rende la velocità di esecuzione e di manovra una vera chimera. Nonostante tutto, una volta familiarizzato con le meccaniche di gioco, le fasi di combattimento evidenziano una grande profondità che, pur essendo difficile da "conquistare", si rivela fonte di grandi soddisfazioni.
Le unità presenti sono tutte davvero ben caratterizzate e variano notevolmente in base alla loro fazione di appartenenza; nel corso dell’avventura, sarà possibile prendere il controllo di unità di fanteria, d’assedio, a lunga gittata e addirittura volanti, ognuna delle quali potrà contare su capacità molto diverse che renderanno il loro utilizzo in battaglia più o meno utile in base alle singole situazioni. Da segnalare inoltre la presenza di unità speciali denominate "eroi" che, come si deduce dallo stesso nome, godono di abilità fuori dal comune; il loro utilizzo in battaglia sarà fondamentale non solo per la loro resistenza e potenza d’attacco, ma anche per le abilità che potranno eseguire in qualsiasi momento per colpire o potenziare se stessi e i loro compagni. Ad impreziosire ulteriormente la profondità di gioco, vi sono inoltre una serie di elementi, legati alle singole unità, che faranno senz’altro la felicità di tutti gli appassionati della categoria; ogni guerriero, indipendentemente dalle proprie caratteristiche, gode di tre indicatori ben distinti che ne influenzano notevolmente il rendimento sul campo di battaglia: vitalità, il più evidente fra i tre; morale, legato alla resistenza e alla potenza d’attacco; e infine stamina, necessaria per garantire piena libertà di movimento.
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Ad eccezione delle tre campagne, il titolo propone altre due modalità di gioco, determinanti per incrementare la longevità complessiva: Schermaglia, con cui saggiare le proprie abilità contro l’IA vestendo i panni di qualsiasi fazione, e Multiplayer, che grazie alle sue numerose varianti si dimostra la modalità principe del titolo. Oltre a permettere sfide fino a un massimo di quattro giocatori, tale modalità permette di intraprendere sfide di vario genere, dai classici Deathmatch, al ben più complesso Battaglia Assedio, dove i giocatori, divisi in attaccanti e difensori, sono chiamati a darsi battaglia per il possesso o la conquista di una roccaforte.
Dal punto di vista tecnico il titolo si attesta su discreti livelli, rimanendo comunque al di sotto degli standard previsti a causa di alcuni alti e bassi tutt’altro che trascurabili; se da un lato, infatti, i modelli poligonali dei personaggi e le animazioni appaiono di ottima fattura, dall’altro, il level design lascia molto a desiderare. Gran parte delle mappe all’interno delle quali si è chiamati a combattere sono infatti tremendamente spoglie e prive di spunti che possano emozionare il giocatore in alcun modo. La situazione generale è poi aggravata da un frame-rate altalenante che, specialmente nelle fasi di gioco più concitate potrebbe cedere il fianco a rallentamenti più o meno evidenti. Per quanto riguarda il comparto audio, la situazione è fortunatamente migliore. La colonna sonora, composta da brani pregevoli e non particolarmente invasivi, è di buona fattura, così come gli effetti sonori che fanno da contorno allo svolgersi dei conflitti. Il tutto, unito ad un contesto di grande fascino, assicura un buon coinvolgimento anche grazie a un ottimo doppiaggio, purtroppo disponibile solo in lingua inglese.
Commento Finale
Un’occasione mancata. Warhammer: Battle March non si dimostra purtroppo all’altezza della propria controparte per PC, evidenziando una serie di difetti, specialmente per quanto riguarda il gameplay, impossibili da trascurare. La macchinosità dei comandi, uniti a una grafica al di sotto delle aspettative, rendono infatti l’esperienza di gioco difficile da apprezzare e sostanzialmente inadatta a un pubblico che, dopo le ottime conversioni di Command & Conquer 3, si è fatto sempre più esigente.
Valutazione Generale
Presentazione: 7
L’inconfondibile stile di Warhammer e trasposto con cura e stile. I menù, belli da vedere oltre che molto appariscenti, sono un ottimo antipasto per ciò che attende il giocatore.
Gameplay: 5
Meccaniche di gioco superate sotto tutti i punti di vista rendono l’esperienza di gioco difficile da apprezzare e oltremodo frustrante per i neofiti della categoria. Costanza e pazienza rendono il tutto più pregevole, garantendo anche una discreta soddisfazione nel momento in cui si riesce a familiarizzare con i comandi.
Grafica: 5
Nonostante la fedele trasposizione grafica, il comparto visivo mostra lacune davvero difficili da ignorare.
Sonoro: 6
Nonostante una colonna sonora fin troppo anonima, gli effetti audio e il doppiaggio garantiscono una buona immersione nel contesto proposto.
Longevità: 7
Le tre campagne disponibili e le numerose tipologie di schermaglie garantiscono ore ed ore di battaglie all’ultimo sangue a tutti gli appassionati.
Multiplayer: 6.5
Ottima realizzazione e gran numero di varianti; senza ombra di dubbio l’elemento migliore del titolo. Se solo ci fossero più utenti pronti a darsi battaglia…
Voto Complessivo: 6
Nonostante le ottime premesse, Warhammer: Battle March si rivela un prodotto consigliato esclusivamente a chiunque nutra un amore incondizionato nei confronti delle miniature di Games Workshop.
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