Titolo: Fracture
Genere: Action
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Day 1 Studios
Publisher: LucasArts
Data di uscita: 15 Ottobre 2008
Con l’avvento della next-gen, gli action games, così come la maggior parte dei generi videoludici attuali, hanno fatto un netto passo avanti, permesso, ovviamente, da un hardware nettamente superiore a quello delle precedenti console. Fracture, ultima fatica di Day 1 Studios, è un perfetto esempio di come il genere si sia evoluto, raggiungendo standard tecnici che, fino a pochi anni fa, in pochi avrebbero creduto possibili. Cosa si nasconde, però, dietro questa facciata di grande innovazione e originalità?
Il surriscaldamento globale ha provocato effetti terrificanti, e il mondo, ormai sull’orlo della baratro, ha subito un graduale, quanto spaventoso innalzamento del livello del mare. Come prevedibile, la crisi climatica ha inevitabilmente generato spaccature, non solo geografiche, ma anche politiche, determinando l’inizio di un sanguinoso conflitto tra l’Alleanza Atlantica, la cui ancora di salvezza è rappresentata da un’estenuante ricerca tecnologica, e la Repubblica di Pacifica, intenzionata a risolvere la crisi globale attraverso la manipolazione genetica. In questo tragico scenario voi vestirete i panni Jet Brody, un soldato dell’Alleanza incaricato di catturare il generale Nathan Sheridan, leader dei Pacificani, nonché abilissimo scienziato. Sebbene tenda a perdere profondità con il passare delle ore, la trama che fa da sfondo agli eventi narrati in Fracture è innegabilmente interessante e sarà in grado di tener viva l’attenzione del giocatore sino alla fine.
[img alt='Un perfetto esempio di come si possa usare il territorio a proprio vantaggio...' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1605/picture70518.aspx[/img]
Castelli di sabbia
Sul fronte del gameplay, Fracture propone delle meccaniche di gioco che non si discostano molto da quelle proposte da altri esponenti della categoria, con una fondamentale eccezione, il sistema di Terraforming. Ciò che rende questo titolo un prodotto unico e originale, è infatti la possibilità di interagire attivamente con il terreno di gioco, al fine di sfruttarlo a proprio vantaggio; mediante il Trinceratore, un dispositivo disponibile sin dai vostri primi passi in-game, è possibile modellare il territorio a piacimento, rialzandolo e abbassandolo con assoluta libertà, per facilitare la propria avanzata, o le proprie strategie di combattimento. Questo dispositivo, oltre a essere utilissimo per superare determinati ostacoli, potrebbe infatti risultare molto utile anche come arma, sia in fase di difesa che in fase di attacco; interagendo con il terreno ai piedi dei vostri nemici, sarete in grado di infliggere loro gravi danni e nel caso foste voi la "preda", potrete sempre innalzare una collina per proteggervi dai proiettili. Situazioni come queste saranno all’ordine del giorno in Fracture e starà a voi, e al vostro acume tattico, muovervi e agire nel migliore dei modi tenendo conto del contesto in cui dovrete combattere. Per farvi strada lungo le numerose zone presenti, potrete ovviamente contare su una vasta gamma di armamenti più "convenzionali", che vi permetteranno di fronteggiare qualsiasi tipo di nemico senza eccessive difficoltà. Alcune di queste armi, come ad esempio le granate, avranno anch’esse la facoltà di modellare il territorio, ma vista la loro quantità limitata, dovrete necessariamente centellinarne l’uso.
Seppur ricco di buone idee, il titolo non è purtroppo esente da difetti, e in primis va sottolineata un’intelligenza artificiale votata più alla quantità che alla qualità. In vari frangenti, sarete infatti costretti a vedervela con un numero di avversari pressoché infinito, visto che, nonostante un’apparente decimazione, i vostri nemici continueranno ad apparire fino a che non sarete passati alla zona successiva. Come detto poc’anzi, quantità non fa purtroppo rima con qualità; aspettatevi quindi di assistere a strategie d’attacco quasi del tutto inesistenti e a comportamenti ai quali faticherete a dare una spiegazione. Tutto questo si traduce inevitabilmente in un’esperienza di gioco talvolta ripetitiva e, in alcuni frangenti, molto frustrante.
[img alt='Oltre ad essere numerosi, i nemici si dimostreranno estremamente aggressivi...' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1605/picture45561.aspx[/img]
La longevità complessiva del titolo si attesta intorno alle dodici ore e, purtroppo, a parte una serie di Achievements dedicati ai vari livelli di difficoltà, non sono presenti particolari spunti che possano spingervi ad intraprendere nuovamente la modalità principale. Per sopperire, in parte, a questa mancanza, è però disponibile un valido multiplayer – attualmente provvisto di otto mappe – dove potrete mettere alla prova le vostre abilità in otto diverse tipologie di gioco, che vanno dai canonici deathmatch e capture the flag – in singolo e a squadre – a varianti ben più complesse come ad esempio Re della Collina, basato sul possesso prolungato di specifiche zone della mappa, Irruzione, incentrato sulla conquista della base avversaria, e Scavo, dove il vostro obiettivo sarà quello di scavare nel territorio al fine di proteggere degli aculei.
Dal punto di vista tecnico, Fracture si attesta su dei buoni standard, pur non eccellendo sotto nessun aspetto specifico. Graficamente parlando, il titolo non brilla per definizione dell’immagine, né per qualità dei modelli poligonali, ma tutto ciò viene in parte oscurato dall’ottima interazione con l’ambiente circostante. Oltre agli splendidi effetti del Trinceratore, di cui abbiamo ampiamente parlato in precedenza, il titolo presenta infatti una notevole distruttibilità degli scenari, favorendo quindi non solo il realismo, ma soprattutto l’immersione nel contesto bellico proposto.
Il comparto audio, davvero di ottima fattura, presenta una colonna sonora di grande livello ed effetti speciali ben realizzati oltre che di grande impatto. L’unica nota di demerito è da ricercarsi nel doppiaggio che, ad eccezione dei personaggi principali, lascia spesso a desiderare.
Commento Finale
Pur non essendo una pietra miliare del panorama contemporaneo, Fracture si dimostra un titolo sostanzialmente valido, ideale per chiunque abbia un debole verso questo genere videoludico. Alcuni difetti, quali la scarsa intelligenza artificiale e la ripetitività dell’azione, minano la qualità complessiva di un prodotto comunque degno di nota. In definitiva, se ciò che cercate è un po’ d’azione, Fracture potrebbe davvero rappresentare un ottimo antipasto in attesa dei capolavori previsti per il prossimo futuro.
Valutazione Generale
Presentazione: 7
Un design accattivate e complessivamente ben curato, si dimostra l’ideale per rappresentare un prodotto che fa della terra il suo elemento dominante.
Gameplay: 7
Meccaniche di gioco non particolarmente complesse e facili da padroneggiare rendono l’esperienza di gioco coinvolgente e piacevole. Peccato per un’eccessiva ripetitività di fondo, senza la quale il voto sarebbe stato senz’altro più alto.
Grafica: 7
La discreta qualità dei modelli poligonali e delle cut-scene è messa in secondo piano da una splendida realizzazione del Terraforming e da una notevole interattività con gli scenari.
Sonoro: 7.5
Brani di sottofondo gradevoli e del tutto adeguati al contesto, favoriscono l’immersione nella realtà bellica proposta. Il tutto è inoltre impreziosito da effetti sonori di buono spessore, determinanti per accrescere il coinvolgimento.
Longevità: 6.5
La modalità principale vi terrà impegnati per circa dodici ore, al termine delle quali difficilmente ritornerete sui vostri passi.
Multiplayer: 7
Senza infamia e senza lode, il multiplayer rappresenta l’unica alternativa alla modalità principale; il buon numero di mappe e tipologie di gioco assicurano partite piacevoli e mai banali.
Voto Complessivo: 7
Nonostante qualche difetto, Fracture si attesta di diritto tra i migliori esponenti della categoria action.
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