Recensione – Le Cronache di Narnia: Il principe Caspian (Xbox 360)

di • 8 agosto 2008 • RecensioneCommenti (0)936

Titolo: Le cronache di Narnia: Il principe Caspian
Genere: Azione/avventura
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Traveller’s Tales
Publisher: Disney Interactive Studios
Data di uscita: 20 Giugno 2008

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L’ormai stretto connubio cinema-console si rinnova giorno dopo giorno, profittando spesso dell’amore dei fan videoludici per le pellicole cinematografiche dei generi più disparati. Tuttavia, il rischio di imbattersi in un mero sfruttamento di succose licenze è altissimo: le produzioni poco impegnate e a basso costo sono, purtroppo, dietro l’angolo.

In occasione dell’uscita del film Le Cronache di Narnia: Il principe Caspian, però, Disney Interactive Studios ha preferito andare sul sicuro, offrendo lo sviluppo dell’omonimo videogame a Traveller’s Tales, developers dell’apprezzata serie Lego. Sarà questo nuovo action-adventure game in grado di scacciare la pessima nomea dei titoli del settore?

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Dopo l’incredibile viaggio compiuto in "Il leone, la strega e l’armadio", i fratelli Pevensie credevano di poter tornare facilmente alle loro vite da studenti come tanti: beh, si sbagliavano e questo gioco ne è la prova. Il principe Caspian ha bisogno di aiuto, in quel di Narnia, nell’ascesa al trono di cui è stato ingiustamente privato. Per soccorrerlo, vestiremo i panni dei diversi protagonisti del film: dalle creature fantastiche che popolano la saga ai fratelli Pevensie, fino ad arrivare al giovane principe.

Proprio sul piano narrativo, ove ci si sarebbe aspettati vette di eccellenza, il titolo Disney viene meno. Le cut-scenes, estratte direttamente dal film, non fanno altro che spezzettare il gioco senza lasciare, nel videogiocatore, un’idea chiara di ciò che sta accadendo: un esempio concreto è individuabile nella parte iniziale dove, al termine di un breve video di ingresso, verremo fiondati nella battaglia per la difesa del castello di Narnia, con le idee poco chiare sui motivi che hanno generato il conflitto e su chi realmente siano i personaggi al nostro comando. Per questo motivo, è richiesta la visione della pellicola cinematografica correlata da una buona conoscenza del primo capitolo.

Pad alla mano…?

Il gameplay non è, allo stesso modo, sufficientemente profondo. I vari livelli potranno sempre essere portati a termine premendo pulsanti a caso per eliminare i nemici (che rinasceranno ciclicamente) e attivando leve o congegni simili tramite combinazioni di tasti. Una scelta tecnica che indubbiamente indirizza Il principe Caspian a un pubblico assai giovane, penalizzando troppo i fan più adulti o alla ricerca di un platform di vecchio stampo. Non mancano, tuttavia, sezioni di gioco che guadagnano in termini di giocabilità dai suddetti minigiochi: ad esempio, parrà molto credibile la fiamma delle nostre torce spenta da folate di vento oppure pericolosi insetti allontanati proprio dal fuoco. Croce e delizia di questo reparto è la modalità cooperativa, purtroppo riservata esclusivamente all’offline: in qualunque momento, un amico potrà aggiungersi alla nostra partita pigiando un tasto qualunque sul suo pad.

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Graficamente, Il principe Caspian si difende bene, senza sorprendere più di tanto: occhi poco esperti avranno già notato una certa somiglianza con Pirati dei Caraibi: Ai confini del mondo, dovuta all’utilizzo dello stesso motore grafico. Il che, chiaramente, non è un male: ambientazioni e personaggi sono riprodotti fedelmente rispetto alla controparte cinematografica, con un buon numero di texture (non sempre di prim’ordine) a definire il tutto. Un uso sapiente dell’illuminazione, inoltre, contribuisce a coprire discretamente eventuali magagne del reparto grafico.
Nota di demerito, invece, ai nemici visibili su schermo: ottima l’idea di proporne così tanti, giacchè contribuisce a ricreare con successo l’ambiente di guerra, un po’ meno quella di rappresentarli così scuri e scarni in termini di dettaglio. In questo senso, i limiti del motore utilizzato si fanno sentire. Più di una volta, infine, vi capiterà di inveire contro l’utilizzo, piuttosto controproducente, delle telecamere: la levetta analogica destra raramente servirà a modificare la visuale, e non lo farà mai sufficientemente bene.
Buono il reparto sonoro, elevato da musiche provenienti dal film che seguiranno passo passo le nostre gesta nel gioco: a un’azione movimentata farà da sfondo una musica più forte; nel mezzo di una lenta esplorazione, verremo cullati da musiche leggere.

Conclusioni

Il lavoro svolto da Traveller’s Tales è di buona fattura ma ad alcune perle si sommano difetti non trascurabili: da un lato una realizzazione tecnica nella media, con i classici pregi e difetti di questa generazione, dall’altro il poco riuscito revival del genere platform ormai latitante sulle nostre console. Consigliabile esclusivamente agli amanti della saga.

Valutazione Generale

Presentazione: 6,5
Ingresso nei menù degni della pellicola cinematografica, con visualizzazione dei livelli svolti nella storia atipica e fortemente originale. Punto debole, la struttura narrativa: per chi non ha visto il film, sarà dura comprendere a fondo la storia.

Grafica: 7
Buoni modelli poligonali e texture nella norma circondati da ambientazioni assai curate; peccato per le tonalità di luce assai discutibili.

Sonoro: 6
La colonna sonora ben si adegua alle esigenze del titolo Disney.

Gameplay: 6
Assai propositivo in fase iniziale, scema col proseguire del gioco: si mostra ripetitivo in particolare per un pubblico adulto.

Longevità: 5,5
Vi saranno richieste tra le 5 e le 6 ore per portare a termine il vostro compito a Narnia; peccato per l’assenza di modalità complementari alla storia principale.

Multiplayer: 5
La sola cooperativa offline, non sufficiente per accrescere la longevità del titolo, non spicca per pregi nè difetti.

Voto complessivo: 6

Le Cronache di Narnia: Il principe Caspian è un titolo che, pur presentando buone idee applicate discretamente, non riesce a lasciare il limbo della sufficienza. Il limite più grande è rappresentato da una sommaria presentazione del plot narrativo, senza il quale gli utenti si ritrovano spaesati e senza un reale motivo per andare avanti: necessaria la visione almeno del secondo capitolo della serie cinematografica.

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