Recensione – Robert Ludlum’s The Bourne Conspiracy (Xbox 360)

di • 5 agosto 2008 • RecensioneCommenti (0)852

Titolo: Robert Ludlum’s The Bourne Conspiracy
Genere: Azione
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: High Moon Studios
Publisher: Sierra Entertainment
Data di uscita: 27 Giugno 2008

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Fin dalla prima apparizione sul grande schermo, e ancora prima tramite le pagine dei romanzi a lui dedicati, il super-agente creato dalla mente di Robert Ludlum ha immediatamente affascinato il pubblico grazie al ritmo forsennato dettato da una trama ricca di scontri e di colpi di scena. Al contrario del più illustre collega James Bond, dotato di ogni diavoleria tecnologica, Jason Bourne ricorre spesso allo scontro fisico a suon di pugni e calci, e a violente sparatorie per tirarsi fuori dai guai.

Sarà riuscito il team di sviluppo High Moon Studios a trasferire tutta la fisicità dell’arma da 30 milioni di dollari nella trasposizione videoludica delle sue gesta?

[IMG alt='Tutta la ficisità delle pellicole è trasposta nel videogame' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1718/picture83519.aspx[/IMG]

Come da regola: i tie-in deludono sempre!

Mixando eventi tratti da The Bourne Identity, The Bourne Supremacy e scene inventate di sana pianta, i ragazzi di High Moon Studios hanno cercato di trasferire l’universo di Jason Bourne, super agente ricercato con tanto di perdita della memoria, nelle console casalinghe rendendo l’utente al contempo regista e protagonista della vicenda.
Compito eseguito correttamente: si verrà catapultati al centro dell’azione senza pausa alcuna, scazzotate violente e sparatorie degne di Rambo inframezzate da sessioni stealth.

Tutto questo "ben di Dio" presente in The Bourne Conspiracy è però purtroppo vaneggiato da una realizzazione di qualità altalenante e da un gameplay che a lungo andare annoia.
High Moon Studios è colpevole di aver trasposto tutta l’azione senza picchi di eccellenza: in modo piatto, come uno studente che svolge i compiti a casa senza curarsi di aver appreso veramente le nozioni.
Un vero peccato che uno storyboard così solido sia penalizzato da un sistema di controllo semplicistico e da una realizzazione tecnica mediocre nonostante tutto il comparto sia basato su quel gioiellino di middleware che è Unreal Engine 3.

[IMG alt='Il titolo regala inquadrature dal taglio decisamente cinematografico' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1718/picture83502.aspx[/IMG]

Un’arma da 2 pulsanti… ehm, 30 milioni di dollari

Bastano due soli pulsanti per scatenare la furia di Jason Bourne, come solo due sono le tipologie di attacco che conosce il nostro super-agente: due tipi di pugni e due tipi di calci, da caricare con la pressione dei due pulsanti: limitante.
Ma se, provando a trovare una qualsivoglia giustificazione, la si inquadrasse nell’ottica di una più vasta coreografia cinematografica, la decisione del team di inserire nel repertorio di pugile del nostro eroe un così scarso bagaglio offensivo non risulterebbe così tanto penalizzante: basterà colpire con qualche assestato cazzotto il nostro avversario per trasformare il combattimento in una sequenza Quick Time Events (QTE) altamente spettacolare dove alla pronta pressione dei tasti corrisponderà un micidiale attacco che sfrutterà anche l’ambiente circostante.
Capiterà così di assistere a vere e proprie brutali "fatality" con tanto di crani spaccati contro caloriferi, soffocamenti in lavabi colmi d’acqua e lanci oltre le balconate, ma la ripetitività di queste esecuzioni prima o poi arriverà ad annoiarvi.
Lo stesso identico concetto è stato applicato nel caso delle sparatorie che prevedono inoltre un sistema di copertura anch’esso "molto vario" (si fa per dire…): copertura dietro un riparo e postura totalmente eretta ed esposta al fuoco avversario nel caso si decida di sparare.

[IMG alt='...per la serie: come brutalizzare un avversario' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1718/picture83518.aspx[/IMG]

Il volto tumefatto dell’intelligenza

Nel complesso gradevole alla vista la struttura dei livelli che, tra cantieri navali, musei, ambasciate e porti di mare, riesce talvolta a regalare momenti di ampio respiro senza mai purtroppo lasciare il giocatore stupefatto da una qualche texture particolarmente dettagliata.

Diverso discorso è da intavolare riguardo alle animazioni dei poligoni soprattutto nei momenti Quick Time Events: fluide, credibili e perfettamente concatenate le une alle altre, nelle quali è possibile ammirare i segni del furibondo scazzottamento sui volti dei due protagonisti.
Dopo questo barlume di eccellenza, purtroppo High Moon Studios piomba nuovamente nel baratro della mediocrità dando vita a un’intelligenza artificiale che di intelligente ha ben poco; infatti nonostante si sia sempre numericamente sopraffatti dagli avversari, essi si disporranno sempre in fila indiana per essere brutalmente mazzuolati uno dopo l’altro e, nel migliore dei casi, cercheranno di attuare tattiche di accerchiamento scatenando la solita sequenza QTE che decreterà la loro prematura dipartita.

[IMG alt='Jason Bourne può sfruttare a suo favore il circostante ambiente, ma solo in QTE!' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1718/picture83516.aspx[/IMG]

Valutazione Generale

Presentazione: 7
Menù semplici e intuitivi ma graficamente spogli, il filmato introduttivo è il preambolo alla narrazione.

Grafica: 7
Ambienti e textures di buon livello, ma mai è raggiunta una qualche eccellenza; ottime le animazioni come ottima è anche la cura realizzativa dei poligoni apprezzabili durante le sequenze QTE. Molto riuscita la trasposizione dei colpi subiti sui visi dei contendenti.

Gameplay: 6
Seguire un binario premendo due pulsanti non è il massimo della vita. Peccato, poteva essere maggiormente spremuto.

Longevità: 6
La storia può essere completata in circa 10/15 ore, a seconda del livello di difficoltà scelto; una fortuna considerando che dopo tale lasso di tempo la tentazione di auto infliggersi le stesse punizioni corporali viste allo schermo attanaglia irrimediabilmente il videogiocatore.

Multiplayer: N.D.
The Bourne Conspiracy, fortunatamente, non ha possibilità di fruizione tramite partite online. Immaginate tanti Jason Bourne che se le danno di santa ragione alla pressione di due soli tasti: un incubo!

Voto Complessivo: 6.5

Un vero peccato che un tale potenziale sia stato così malamente sfruttato. High Moon Studios è colpevole di aver realizzato un titolo che si potrebbe tranquillamente definire "scolastico", senza anima, piatto. La realizzazione di un sistema di controllo più profondo e di una IA più indipendente e desiderosa di essere castigata avrebbero fatto salire notevolmente le quotazioni di Robert Ludlum’s The Bourne Conspiracy. Un’altra grande licenza sprecata con la realizzazione di un tie-in mediocre. Possibile sia sempre questo il triste destino dei titoli sviluppati su licenza?

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