Recensione – NBA Ballers: Chosen One (Xbox 360)

di • 20 luglio 2008 • RecensioneCommenti (0)969

Titolo: NBA Ballers: Chosen One
Genere: Basket arcade
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Midway
Publisher: Midway
Data di uscita: 25 Aprile 2008

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Un appuntamento importante, per i numerosi amanti degli sportivi di stampo arcade, è rappresentato dall’uscita di Nba Ballers: Chosen One, titolo di belle speranze carico dell’eredità di precedenti sempre all’altezza della situazione. La costosa licenza NBA, infatti, è divisa tra Midway e EA Games, due colossi dell’home entertainment in costante competizione alla ricerca della leadership nel settore. Avrà dunque fatto il fatidico passo in avanti, Midway, con la sua ultima fatica? Andiamo a scoprirlo insieme.

[img alt='I duelli aerei sono una costante' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1701/picture66911.aspx[/img]

Nba Ballers: Chosen One fa della presentazione uno dei suoi (pochi, a dire il vero) punti di forza. Si passa dalla brillante introduzione ai menu semplici e intuitivi, viziati forse da qualche caricamento di troppo, accompagnati costantemente da una colonna sonora equilibrata, con vette d’eccellenza (basti pensare che ne è stato curatore il celebre Just Blaze). Numerose le modalità di gioco tra cui scegliere, quali l’1V1, il 2V2, l’1V1V1, gli shootout, la pratica e la sfida dei tiri da tre punti, che danno il meglio di sé nel multiplayer, sia online che, soprattutto, sulla stessa console.
Fin dal primo impatto, è facile intravedere il grande impegno profuso dagli sviluppatori nella classica modalità storia, suddivisa in sei episodi ognuno contenente cinque capitoli, di cui sarà protagonista il cestista da noi stessi creato attraverso l’ampio editor. Inizialmente, il nostro giocatore sarà davvero scarso ma, ovviamente, avremo l’opportunità, avanzando nel gioco, di sbloccare svariate abilità che lo porteranno a competere con i migliori dell’NBA.
Una volta nata la nostra creatura, verremo immersi nella storia vera e propria, basata su un plot essenziale ma convincente. Ogni anno, al termine dei playoff, i cestisti della federazione americana si riuniscono per un torneo di strada cui prendono parte anche non professionisti a caccia di gloria o, banalmente, di autografi; vestiremo dunque proprio i panni di un principiante intenzionato a diventare il Chosen One, ossia il vincitore della competizione. Ad aggiungere un pizzico di realismo in più ci pensano le introduzioni di Chuck D, presentatore per l’occasione di uno show equivalente alla nostra Domenica Sportiva.

Ma non è tutto oro ciò che luccica. Nel caso di Chosen One, ce ne accorgiamo dopo appena qualche ora di gioco. Sebbene gli episodi della modalità storia si incentrino su svariate tematiche, è difficile trovare tra di loro una sostanziale differenza: si tratterà, prevalentemente, di risolvere match uno contro uno, senza particolari elementi di caratterizzazione. Varie falle si riscontrano anche nel gameplay vero e proprio. Una scelta discutibile, ad esempio, riguarda la struttura degli incontri, come già detto di stampo arcade e quindi basati, in teoria, su uno spensierato divertimento; risulta invece troppo penalizzata dalla presenza di regole mutuate dall’NBA e da controlli tutt’altro che immediati. Qualche insulto all’arbitro (neppure presente su schermo), da buoni italiani, ci scapperà nel vedere applicate regole di cui ignoravamo l’esistenza fino a pochi istanti prima. Lo stesso vale per i controlli, classici nelle manovre più semplici, ostili nelle varie acrobazie performabili dal nostro giocatore: dovremo riempire un’apposita barra tramite giocate spettacolari e, quindi, premere una spesso scomoda serie di tasti che darà il via alle seccanti cut-scene che, purtroppo, caratterizzano il gioco, rendendolo frammentario e, alla lunga, ripetitivo.
Il supporto ad Xbox Live sarebbe potuto essere una via per sfuggire alla monotonia del gioco in single player, ma i difetti che affliggono il reparto offline si ripresentano, in forma persino più grave, anche online, come testimonia la scarsa presenza di videogiocatori disponibili a disputare incontri.

Dal punto di vista tecnico, Chosen One è allo stesso modo deludente.
Graficamente il titolo non è bello da vedere, a causa di scelte stilistiche poco fortunate (che nei menu, invece, vanno premiate), dell’uso smodato degli effetti di luce (probabilmente volto a coprire i difetti grafici) e di una palette cromatica che manca di vivacità.
A una discreta cura delle ambientazioni, ricercate e talvolta volutamente grottesche, corrisponde un’altalenante modellazione poligonale dei personaggi, in media sottotono rispetto alle produzioni odierne. È ormai lecito aspettarsi molto di più dalle console di nuova generazione.
[img alt='Eccessivo uso di illuminazione dà ai giocatori un aspetto poco realistico' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1701/picture66910.aspx[/img]

Traendo le conclusioni, Nba Ballers: Chosen One non risulta all’altezza delle attese e degli standard dell’attuale generazione di console. Tuttavia, mostra idee brillanti che lasciano ben presagire per un eventuale seguito. Consigliato agli amanti del genere arcade senza troppe pretese dal punto di vista tecnico e pronti a chiudere un occhio su meccaniche di gioco alla lunga snervanti.

Valutazione Generale

Presentazione: 6,5
I menu leziosamente curati risultano belli da vedere e di facile utilizzo. Peccato per la mancanza della localizzazione in italiano.

Gameplay: 5
Dal reparto più atteso arrivano delusioni che non ci si aspetterebbe: macchinoso e ripetitivo, non si adatta bene al genere arcade di cui intendeva farsi emblema.

Grafica: 5,5
Fastidioso l’eccessivo utilizzo dell’illuminazione per mascherare modelli poligonali di qualità altalenante e ambientazioni non sempre ricreate con la necessaria dovizia.

Sonoro: 6,5
La colonna sonora ben si adegua alla tipologia del titolo, pur non trovando un degno corrispettivo nelle sequenze di gioco.

Longevità: 5,5
Poche ore vi saranno richieste per ultimare la story mode, a fronte di un buon numero di modalità che tuttavia diventano, inevitabilmente, ripetitive.

Multiplayer: 6
Si toglie qualche soddisfazione sia offline che online, ma i limiti del gioco rilegano anche il reparto multiplayer alla sufficienza.

Voto complessivo: 5.5

Nba Ballers: Chosen One delude praticamente in ogni sua sfaccettatura, non rispecchiando né la grafica né le meccaniche di gioco definite next-generation. Era lecito attendersi un degno successore dell’acclamata serie NBA Jam; probabile che questo paragone azzardato abbia avuto l’unico merito di screditare ulteriormente Chosen One in fase di recensione.

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