Recensione – Enemy Territory: Quake Wars (Xbox 360)

di XboxWay Staff • 20 luglio 2008 • Recensione • Commenti (0) • 820

Titolo: Enemy Territoy: Quake Wars
Genere: First person shooter
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: iD Software
Publisher: Activision
Data di uscita: 20 maggio 2008

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Con un grande passato alle spalle, di quelli che hanno segnato gran parte della storia di questo genere di titoli, iD Software ci riprova con Enemy Territoy: Quake Wars, fps di natura futuristica basato su devastanti frag all’ultimo colpo.
Riscoperta di un brand o buco nell’acqua?

Diretta conversione dalla controparte PC, Quake Wars rispetta tutti i crismi della suddetta versione, ovvero una campagna in single player piuttosto scarna, compensata però da una modalità multiplayer molto curata e soddisfacente.

[img alt='I perfidi Strogg']/immagini/Giochi/category1816/picture83199.aspx[/img]

Come spesso accade per alcuni sparatutto in soggettiva, infatti, la campagna si limita a offrire scontri Deathmatch a squadre, pronte a battagliare nelle medesime mappe presenti nel comparto multigiocatore, nelle quali un team difende un territorio mentre l’altro lo attacca. Peccato che in totale siano solamente dodici, anche se piuttosto ampie.
La mancanza, quindi, di una campagna vera e propria purtroppo dimezza le potenzialità del titolo che, come vedremo, mostra comunque alcune caratteristiche interessanti.

Protagonisti della guerra sono gli Umani, in continua lotta contro gli Strog, mostruose creature fortemente decise a spazzarli via.
Per riuscire a spuntarla, ognuna di queste forze è dotata di molteplici veicoli, adatti a ogni tipo di situazione sia per l’attacco che per la difesa: possiamo infatti usufruire di piccoli equipaggiamenti di spostamento quali il Jetpack, una sorta di zainetto antigravità dotato di lancia granate, un esoscheletro Mech che rinforza nel combattimento corpo a corpo, come di classici mezzi di trasporto/attacco quali carro armati di diverso tipo, jeep e quad.

[img alt='Le mappe sono molto vaste' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1816/picture83203.aspx[/img]

Si intuisce fin dalle prime partite come Quake Wars, per essere goduto a fondo, debba necessariamente essere per prima cosa giocato online, dove i restanti 15 personaggi delle vostre partite saranno impersonati da altrettanti utenti di Xbox LIVE e non dall’intelligenza artificiale, spesso e volentieri insufficiente, e impostata su binari predefiniti in questa pseudo campagna in singolo.
L’esperienza in rete è davvero realizzata alla grande: totale assenza di lag, 16 utenti contemporaneamente e, dei 50 obiettivi necessari al raggiungimento dei canonici 1000 G, i due terzi sono a essa dedicati, per la gioia degli hardcore gamer più accaniti e dei fanatici del gioco in rete.

Enemy Territoy: Quake Wars necessita di un approccio marcatamente strategico, molto più di altri titoli, peraltro di maggior successo mediatico, come GOW o la serie Halo.
Per riuscire a imbastire un’azione decisa e vincente è infatti necessario un grande lavoro di squadra nonché una sapiente pianificazione della propria strategia di attacco: buttarsi in solitario verso gli avversari causerà una solo cosa: la morte immediata e quindi la sconfitta.
Le mappe sono realizzate ad hoc per essere studiate a fondo fino a scoprirne tutti i segreti più nascosti. Lo si evince in particolar modo analizzando i punti maggiormente protetti, sempre presenti e decisamente utili al raggiungimento degli obiettivi, ovvero l’estinzione della squadra avversaria.

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Queste caratteristiche sicuramente potranno essere apprezzate, ma dimostrano come il prodotto sia estremamente di nicchia, dedicato perciò solo ai grandi appassionati del genere e della rinomata serie

Tecnicamente Quake Wars non è certo ai livelli delle grandi produzioni disponibili al momento sul mercato, ed è forse questa mancanza che lo penalizza maggiormente nei confronti dei migliori fps su Xbox 360.
Anche se le mappe sono discretamente realizzate, ampie e dipinte con colori convincenti, il livello di dettaglio purtroppo appare decisamente scarso. La qualità delle texture, in alcuni frangenti, addirittura ricorda quella di console di vecchia generazione, cosa assolutamente inaccettabile.

I personaggi sono piuttosto simili all’interno delle due categorie, sia per quanto riguarda gli Umani che per gli Strog; i veicoli sono realizzati con poca cura, apparendo decisamente scialbi, anche se molto funzionali ai fini del gameplay.
Ciò nonostante, il motore grafico gira a 30 frame per secondo assolutamente costanti, garantendo ottima fluidità negli scontri nonostante l’alto numero di utenti presente in ogni partita.
Altrettanto sotto la media il sonoro: le musiche tra i menu sono assolutamente poco coinvolgenti, gli scontri a fuoco invece risultano essere meglio realizzati anche se non presentano nulla che faccia gridare al miracolo.

Conclusioni

In definitiva Enemy Territory: Quake Wars è un discreto titolo, molto divertente se giocato in rete, decisamente sottotono se non si dispone di un abbonamento Xbox LIVE Gold, causa l’inesistenza di una vera campagna in singolo. Inoltre, un’appena sufficiente realizzazione tecnica penalizza il titolo iD Software, relegandolo certamente a un pubblico di nicchia.

Valutazione Generale

Presentazione: 7
Menu ben realizzati, nel complesso piuttosto intuitivi. Carino il filmato di presentazione.

Gameplay: 7.5
Classico fps in linea con la serie, con l’aggiunta di una buona dose di strategia necessaria tra le vaste mappe.

Grafica: 6
Mappe spaziose ma poco dettagliate, qualità delle texture ai minimi storici.

Sonoro: 6.5
Musiche poco coinvolgenti ma effetti in battaglia soddisfacenti.

Longevità: 7
Irrisoria la campagna in singolo (voto 6), altra musica per il multiplayer online (voto 8)

Multyplayer: 8
Vero caposaldo del titolo, 12 mappe, sedici utenti, e due terzi dei 1000 punti raggranellabili sono dedicati a questo comparto.

Voto Complessivo: 7

Consigliato agli accaniti appassionati del multiplayer online, campo in cui Quake Wars è sicuramente un titolo di buon livello, oltre a tutti i fan della saga che da anni imperversa nel mondo videoludico, o a chi semplicemente volesse accettare compromessi in termini di realizzazione tecnica.

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