Titolo: Elements of Destruction
Genere: Strategia
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Frozen Codebase
Publisher: THQ
Data di uscita: 18 Giugno 2008
Talvolta l’ampio panorama videoludico osservabile su Xbox 360 offre scorci inaspettati e altamente atipici rispetto al trend assunto dalle principali software house del momento. Sulla piattaforma Microsoft, dunque, non aspettatevi di vedere soltanto muscoli e armi futuristiche: questo il manifesto di Frozen Codebase che, coadiuvata alla produzione da THQ, porta un nuovo modo di vedere il videogame su Xbox Live Arcade. L’utente sarà infatti chiamato a impersonare il cattivo della situazione. E che cattivo.
Oggi scelgo il tornado
La bizzarra trama di Elements of Destruction è all’altezza delle premesse fatte finora. L’importante scienziato Edger Herbert, dopo aver dedicato parecchi anni della sua vita all’AIC, viene brutalmente licenziato dai vertici societari perchè ritenuto folle. Costretto a rinunciare ai suoi progetti, Herbert decide di vendicarsi dei suoi ex datori di lavoro; per farlo, lavora intensamente alla creazione di una macchina in grado di generare tornado, terremoti e altri cataclismi a comando.
Dunque, si partirà da una semplice dimostrazione di forza, nei campi di una cittadina canadese, fino ad arrivare alle più importanti capitali del mondo: la sete di potere, come da copione, prenderà presto il sopravvento sulle intenzioni dello scienziato, minacciando le sorti dell’intero globo. Ovviamente i corpi di polizia non staranno a guardare, dispiegando un numero straordinario di uomini e mezzi per impedirci di raggiungere il nostro obiettivo: distruggere centri nevralgici delle città e accumulare un punteggio sufficiente per raggiungere il livello successivo. La buona riuscita o meno dei nostri intenti determinerà la possibilità di potenziare i macchinari del dottor Herbert.
[img alt='Controllare i fulmini non è mai stato cosi facile' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1817/picture83275.aspx[/img]
Non è tutto oro ciò che luccica
Passiamo ora al versante gameplay. I controlli scelti dai developers sono in piena linea con lo stile Xbox Live Arcade: ci muoveremo lungo gli scenari attraverso lo stick sinistro, mentre utilizzeremo i nostri poteri tramite il pulsante A; con gli altri effettueremo manovre che, in definitiva, non modificheranno quasi mai la nostra esperienza di gioco. Fin dalle prime battute, troveremo interessante la possibilità di generare terremoti, tornado e fulmini, riprodotti piuttosto realisticamente nonostante gli evidenti e già noti limiti della piattaforma. Svanito l’effetto novità, però, fronteggeremo l’annosa questione longevità: sebbene non manchino un efficace reparto online, con l’opportunità di giocare persino in cooperativa, e numerose modalità offline, la scarsa varietà degli scenari, il numero ridotto di fenomeni atmosferici generabili (soltanto tre) e la ripetitività dei compiti assegnatici contribuisce ad annoiare dopo non molto. Sarebbe stata oltremodo preferibile una maggiore concentrazione sul gameplay puro piuttosto che sull’ampliamento di quest’ultimo attraverso potenziamenti sbloccabili a fine livello: una componente interessante, non c’è dubbio, ma col senno di poi sacrificabile.
[img alt='L antistress ideale è sbarcato su Xbox 360?' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1817/picture83270.aspx[/img]
La veste grafica del titolo targato Frozen Codebase è gradevole: buoni gli effetti di luce proposti durante la distruzione degli edifici, saldo il frame-rate, credibili gli scenari. Tuttavia, lo noterete subito, manca il carisma dei concorrenti più blasonati; il level design poco coraggioso e la scarsa varietà di colori penalizza di gran lunga un gioco che sarebbe potuto rientrare nella cerchia dei must have.
Commento finale
A Frozen Codebase va attribuito il merito di essere andati contro corrente nella realizzazione di una trama bizzarra ma convincente, soprattutto nelle battute iniziali. Forse la fretta, e i limiti imposti da Microsoft sulle dimensioni degli Xbox Live Arcade, hanno impedito a Elements of Destruction di diventare qualcosa di più che un gioco sulla sufficienza.
Valutazione Generale
Presentazione: 6
I menù leggermente confusionari non mettono in luce i punti chiave del gioco, ma lasciano respirare l’atmosfera dello studio di uno scienziato in attività.
Grafica: 6,5
Ineccepibile la realizzazione tecnica, ma piatti level design e scenari anche a causa di una palette di colori poco vivace.
Sonoro: 5,5
Il comparto audio fa il suo dovere senza eccellere in alcun frangente.
Gameplay: 6
Lascia a desiderare la pochezza dei fenomeni utilizzabili, seguita da quest poco varie. L’ampio potenziale del gioco si intravede nelle prime battute ma dopo poco annega nelle alte acque della monotonia.
Longevità: 5,5
Numerose le modalità offline che tuttavia mancano dell’appeal necessario; quando il gameplay stenta a decollare, questo è il reparto più in affanno di tutti.
Multiplayer: 6,5
La presenza del gioco online, palesatasi attraverso le modalità cooperativa e versus, contribuisce ad aumentare l’appetibilità presso i videogiocatori senza molte pretese.
Voto Complessivo: 6
Elements of Destruction, conti alla mano, si dimostra un XBLA che raggiunge a pieni voti la sufficienza ma che sa, ripetutamente, di occasione mancata. Non ci resta che attendere un sequel per poter apprezzare maggior coraggio e accuratezza nella realizzazione di scenari e abilità.
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