Titolo: Rocketmen: Axis of Evil
Genere: Shoot ‘em up
Piattaforma: Xbox360
Sviluppatore: A.C.R.O.N.Y.M. Games
Publisher: Capcom
Data di uscita: 5 Marzo 2008
Sulla scia di giochi di discreto successo, A.C.R.O.N.Y.M. (che ha già raggiunto l’olimpo delle software house più detestate da chi ne deve digitare il nome), si cimenta con uno spin-off dalle dubbie doti. La Regia ci informa che questo titolo deriva da un giocattolo per bambini di tipo strategico-costruttivo, che peraltro deve essere sconosciuto in Italia, o forse sono troppo vecchio io per averlo mai sentito, siete liberi di smentirmi.
La prima domanda che è balenata nelle nostre menti va girata alla software house che per motivi di igiene mentale da questo punto citeremo solo come A; il quesito è il seguente: "dove diavolo è finito l’aspetto strategico-costruttivo del gioco originale?". Evidentemente alla A non avevano voglia di cimentarsi in rompicapi più complessi di uno spara e distruggi. La seconda domanda invece la porremmo alla Capcom, grande mamma che tutto illumina con il solo apparire nei titoli iniziali, salvo poi costringerci a chiederle: "O madre, ma dov’eri tu, nella gestazione? Nel parto?", ma soprattutto: "non sarebbe stato meglio usare un preservativo?"…ma procediamo con ordine.
Che noia, che barba…
Mi pare che questa sia una esemplificazione magistrale del gameplay, che vi porterà in giro per ambientazioni spaziali, in questa specie di pantomima di guerre stellari, con il precipuo scopo di accoppare ogni marziano, ed espletare qualche obiettivo secondario. Certo, direte voi, cosa altro aspettarsi da uno shoot ‘em up? Saggia considerazione, ma risponderemmo qualcosa del tipo: frenesia, spettacolo, giocabilità. Molta di questa roba è stata però spazzata via dall’incauta programmazione della A, se non dalle discutibili scelte di gameplay.
[img alt='Scelta dura tra questi belloni' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1753/picture73931.aspx[/img]
Scrolling? Cui prodest!?
Non pensavamo fosse così complicato, nell’anno del Signore 2008 D.C. sviluppare un gioco che consentisse di muoversi liberamente negli scenari; in fin dei conti diversi titoli meno recenti ci pareva testimoniassero il contrario. Evidentemente alla A il progresso non ha bussato ancora, infatti hanno pensato bene di propinarci un avanzamento a scatti lungo la mappa. Pensate che cosa meravigliosa, doversi portare al margine dello schermo per far scattare innanzi il quadro, e magari trovarsi di fronte un nugolo di marziani già pronti al tiro a bersaglio. Ma vi dirò di più: ogni spostamento è irrevocabile! Ciò significa che saltare un obiettivo secondario, power-ups o percorsi alternativi, è una condanna senza appello: non potrete tornare indietro. Pensate che soddisfazione quando si tratterà di una scelta forzata dagli eventi, tipo evitare una grandinata di piombo.
Elargiamo a piene mani
Potremmo poi complimentarci con la A per il sapiente uso del tasto B, che vi consentirà di risucchiare gli oggetti caduti ai nemici, fondamentali per incrementare il vostro arsenale ed abilità. Ho detto risucchiare? Scherzavo, serve solo ad avvicinarveli un tot, per cui dovrete comunque andarli a raccattare o premere a ripetizione il tasto: il massimo quando avete ben altro cui pensare.
Vi ho parlato poi delle armi? Hanno munizioni infinite! Fico! In compenso una durata limitata. Praticamente quando le raccogliete da terra potete leggere sull’impugnatura la dicitura "da utilizzarsi preferibilmente entro 30 secondi". Infatti qualsiasi arma che non sia la fida pistola iniziale si esaurirà dopo un tot, e dovrete raccoglierne di nuove per ricominciare il massacro seriamente.
[img alt='Una scena tipo' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1753/picture73921.aspx[/img]
Possiamo promuovere la componente RPG, presente nell’ormai famigerata customizzazione del personaggio e possibilità di migliorare le abilità ed armi grazie ai componenti raccolti nel corso del livello. Nulla di trascendentale, ma invoglia a progredire per trasformare l’impresa in una passeggiata, massimizzando le vostre capacità ed arsenale. Ma andando al
Commento finale
Signori della Giuria, occorre davvero impegnarsi per trovare divertimento in un titolo così scialbo ed imperfetto. Non è certo il peggiore del suo genere, ma le tante trovate discutibili della A, la mancanza di qualità della grafica, ed il senso di monotonia che pervade R:AoE, non possono che consigliarvi di spendere altrove questi 800 MP
Valutazione generale
Presentazione: 5.3
La lunga intro e le troppe cut-scenes sono realizzate in stile fumettoso, con immagini statiche e testi nelle bolle. Fa davvero Commodore 64.
Grafica: 5.5
Old-gen, per favore vai via. Certo, è solo un XBLA, ma avendo visto cosa hanno sfornato altre Software House, non possiamo che biasimare la A.
Sonoro: 6.5
Inspiegabilmente un buon doppiaggio e musiche apprezzabili. Che spreco.
Gameplay: 5.4
Tanti difetti, alcune potenzialità. Ma su tutto la monotonia.
Longevità: 5.5
Poche ore per finire la campagna, poi la ricerca dei punti XP per potenziarvi e puntare agli obiettivi, discretamente facili. Ma dovrete averne la forza.
Multiplayer: 5
L’intuizione di una modalità a 4 giocatori, sul Live o in locale, viene comunque sprecata dall’insieme; forse un peccato.
Voto complessivo: 5.3
Non ci siamo accostati a R:AoE convinti che potesse essere un degno rivale di Ikaruga, ma speravamo fosse almeno divertente. Allo stato delle cose solo i drogati di Gamerpoints, possono ritenerlo un acquisto conveniente, e neanche tanto.
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