Titolo: Dark Messiah of Might and Magic: Elements
Genere: GDR / azione
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Ubisoft
Publisher: Ubisoft
Data di uscita: 14 febbraio 2008
Ubisoft nell’ultimo anno è stata, senza ombra di dubbio, la software house che più ci ha abituato a titoli di spessore come Rainbow Six Vegas 2, Naruto: Rise of a Ninja e Assassin’s Creed, per poi cimentarsi nel porting di un controverso titolo per PC uscito nel 2006 chiamato, per l’appunto, Dark Messiah of Might and Magic.
Un titolo che aveva come background un concept piuttosto interessante, che puntava su una storyline appassionante e un solido gameplay che traeva palesemente le proprie peculiarità dagli FPS; putroppo, tutto ciò non è stato mantenuto dal prodotto finale.
In Dark Messiah of Might and Magic: Elements impersoneremo Sareth, un giovane allenato sia nelle arti marziali che in quelle magiche allievo di un potente mago chiamato Phenrig.
All’inizio dell’avventura Sareth parte alla ricerca di un potente artefatto conosciuto come il cristallo magico, per donarlo a un vecchio amico del suo mentore: Menelag della città di Stonehelm. Giunto in tale città la troverà attaccata da un esercito di ghouls.
Una serie di rivelazioni porteranno Sareth a unirsi e combattere con altri compagni, come ad esempio Xana, un essere fuso con la nostra anima, per scongiurare il ritorno del Messia Oscuro e l’invocazione di un esercito di non morti pronti a distruggere e conquistare tutto il grande continente di Ashan.
È con questo presupposto che inizia l’avventura narrata nel titolo Ubisoft, un GDR d’azione con una forte personalità in prima persona, che farà storcere il naso ai puristi del genere o a chi ha amato The Elder Scrolls IV: Oblivion, perdendosi nei suoi incredibili paesaggi. Dietro a questo titolo, infatti, c’è una visione diversa del genere fantasy, estremamente improntata all’azione, senza spazi riservati alla riflessione o anche semplicemente all’utilizzo di strategie di combattimento; esempio lampante sono i boss, caratterizzati da una IA assolutamente sotto la media (come tutte le creature che si incontreranno del gioco).
Nonostante ciò , comunque, il prodotto risente positivamente comunque del passato da affermato brand fantasy che Might and Magic porta sulle spalle: oltre ad una visuale in prima persona e una inusuale voglia di allontanarsi dal genere, c’è anche una semi riuscita crescita del personaggio e una grande quantità di armi e armature che è possibile reperire durante il gioco dai cadaveri, o dai rari forzieri, affiancata da incantesimi di attacco, difesa e supporto sotto forma di pergamena.
[img alt='Dark Messiah of Might and Magic: Elements' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1324/picture52414.aspx[/img]
Il sistema di combattimento è comunque piuttosto appagante, grazie alle molteplici vie con le quali è possibile uccidere un nemico, spaziando dalla magia al copro a corpo all’arma bianca e pitendo approfittare di alcuni colpi letali, effettuabili mentre l’avversario è a terra o, infine, facendo uso una sorta di mossa speciale che è possibile utilizzare dopo aver caricato l’apposita barra a suon di fendenti.
Essendoci come base per la fisica il pluripremiato motore Havok, non poteva che essere comunque buona l’interazione con lo scenario, in modo tale che è possibile architettare trappole,magari utilizzando lo scenario a nostro vantaggio facendo crollare un pilastro sul malcapitato di turno.
Ma attenzione: esattamente come è possibile creare tranelli, ci si può incappare…
Il multyplayer assicura 4 tipologie di gioco: Blitz, Crociata, Deathmatch e Deathmatch a squadre oltre alla modalità Allenamento che permette di prendere confidenza con le abilità peculiari della classe del proprio personaggio; sono presenti purtroppo fenomeni di lag che inficiano non poco l’esperienza online.
All’inzio dell’avventura è possibile scegliere tra 5 classi per il nostro alter ego ossia: il Mago, il Guerriero, l’Assassino, l’Arciere e la Sacerdotessa.
Ovviamente il mago sarà estremamente potente nel campo delle magie a scapito della protezione dagli attacchi fisici e delle abilità nel corpo; suo contrario il guerriero, propenso più all’utilizzo di una fredda lama piuttosto che a un libro d’incantesimi ha la possibilità di utilizzare armature pesanti e armi a dir poco sovrumane!
[img alt='La classe del mago in azione ']/immagini/Giochi/category1324/picture52416.aspx[/img]
L’assassino è il personaggio che può donare una parvenza di freschezza a questo titolo poichè ho come caratteristica principale quella di celarsi nelle tenebere e di poter quindi colpire di sorpresa l’ignaro nemico; peccato che sia appannaggio esclusivo della modalità single player.
L’arciere è forte di un piacevole equilibrio, grazie alla capacità di effettuare attacchi a distanza grazie al’ utilizzo degli archi senza però disdegnare anche il combattimento corpo a corpo: è un ottimo personaggio con il quale affrontare il gioco.
La sacerdotessa infine, al contrario dell’assassino può essere utilizzata solo nel multiplayer in cui risulta estremamente utile il suo potere, che consiste in un campo di resurrezione di 15 metri,all’interno dei quali cura chi è ferito e riporta in vita i deceduti.
[img alt='La mortifera modalità Adrenalina' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1324/picture52418.aspx[/img]
La realizzazione tecnica del titolo, purtroppo, lascia molto a desiderare, come è facilmente intuibile anche attraverso la demo presente su Xbox Live; specialmente sotto il profilo grafico il titolo non risulta assolutamente all’altezza delle ultime uscite o quantomeno del livello medio al quale siamo stati abituati ultimamente a causa di texture povere di dettagli, di filmati d’intermezzo privi di qualunque appeal e di animazioni imbarazzanti.
Il sonoro, ahimé, non è da meno a causa di una localizzazione scialba come poche altre, tranne alcune rare voci che si sposano bene con il feeling del titolo.
Traendo le conclusioni, si può dire che Dark Messiah of Might and Magic: Elements è un titolo assolutamente sotto la media, con una realizzazione poco curata che non ha ricevuto alcun ritocco o restyle rispetto alla versione per PC.
Da consigliare esclusivamente agli amanti dell’azione che non disprezzano una caratterizzazione prettamente fantasy, sia degli scenari che dei personaggi, e agli incalliti viaggiatori di contrade fantastiche; prima però vi consigliamo di provare la demo presente oramai da diverso tempo su Xbox Live, per non incorrere in un acquisto spiacevole
Valutazione Generale
Presentazione: 6.5
I menù sono di semplice utilizzo e si affiancano bene alla vocazione fantastica del gioco.
Gameplay: 6
E’ molto più semplice catalogare questo titolo come un gioco d’azione a causa della pochezza della strategia richiesta e in generale per il livello di sfida richiesto.
Grafica: 5
Non sufficiente sotto alcun punto di vista; texture scialbe, effetti di luce poveri e poca cura affidata anche alla caratterizzazione dei vari personaggi.
Sonoro: 5
Gli effetti applicati alle armi sono estremamente ripetitivi e il doppiaggio alquanto superficiale, in quanto alla colonna sonora accompagna ma non appassiona.
Longevità: 6.5
La storia può essere completata in poche ore di gioco ma assicura una certa dose di rigiocabilità, grazie alle tante classi implementate nel titolo che assicurano un diverso approccio all’avventura.
Multiplayer: 5.5
Le modalità proposte non sono molte ma ben diversificate, se non fosse per il lag costantemente presente e una preoccupante assenza di giocatori.
Voto Complessivo: 5.8
Dark Messiah of Might and Magic non è un titolo che soddisfa il palato della nuova generazione di console, sempre più affamato di standard elevati; offrendo portate piuttosto magre e un format usato e abusato nel corso del tempo, affiancato da una grafica scadente e un multiplayer poco coinvolgente, non convince sotto molti, troppi aspetti.