Recensione – Ikaruga (Live Arcade)

di • 27 aprile 2008 • RecensioneCommenti (0)909

Titolo: Ikaruga
Genere: Shoot’em up
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Treasure Co., Ltd.
Data di uscita: 4 aprile 2008
Costo: 800 Microsoft Points

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Carissimi lettori di XW, lasciate che mi rivolga direttamente a voi in modo informale, da videogiocatore a videogiocatore: se la parola posta come titolo di questo Live Arcade è per voi un aspro vocabolo orientale privo di significato, allora prestatemi attenzione! Imparerete che Ikaruga è qualcosa di assai più che un semplice gioco.

Il ritorno di Sua Maestà

Nel 2001, su Dreamcast, aveva ottenuto i suoi primi, meritati successi, susseguiti poi da altri buoni riscontri nella versione per GameCube. Oggi Ikaruga non è più un’esclusiva delle console nipponiche, e dal canto nostro, col passato che si ritrova, come non accoglierlo a braccia aperte!
Si sa, gli arcade non si basano certo sulla folta trama delle vicende narrate e, anche in questo caso, la storia è trascurata per lasciare spazio all’azione immediata. Se proprio non ne potete fare a meno, vi basti sapere che il gioco prende il nome dal villaggio dove il giovane Shinra, l’eroe di turno, precipitò durante la solita guerra per la salvezza del mondo. I simpatici e cordiali abitanti del luogo non mancarono di fornirgli un nuovo velivolo chiamato: – squillino le trombe e rullino i tamburi – anch’esso Ikaruga.

Il titolo, in sostanza, è uno sparatutto a scorrimento verticale, ovvero muovi la tua navicella a destra e sinistra, schivi gli ostacoli e spari dall’inizio alla fine: chiaro, conciso, quasi banale, giusto? No ragazzi, non avete capito: qui si parla di tutt’altro.

[img alt='Un boss non troppo coriaceo. Meno male, visto che è il primo...' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1771/picture77484.aspx[/img]

Yin e Yang

Tutto il gioco ruota attorno alla possibilità di cambiare (da nero a bianco e viceversa, ogni volta che vorrete) l’aspetto della vostra astronave, con la semplice e immediata pressione del tasto B, ottenendo che i colpi provenienti dai nemici del vostro stesso colore non causino alcun danno, bensì accrescano l’energia relativa alle onnipresenti bombe (unica alternativa all’arma primaria). É quindi solo dagli avversari di colore opposto che vi dovrete guardare, ed è proprio qui che nasce l’aspetto strategico del gioco: dovrete essere in grado di guadagnare energia, distruggere stormi di nemici (di ambedue gli schieramenti) e contemporaneamente rimanere illesi nella miriade di avversità che vi troverete dinanzi.
Già questo basta a rendere il gameplay un capolavoro, in più, a coronare la meccanica di gioco rendendola ancor più tonica, si aggiunge la varietà di situazioni che vi vedrà partecipe: in alcuni momenti sarà fondamentale mantenere la calma, studiare e cogliere l’attimo in cui agire, più spesso, immersi nella frenesia dell’azione, avrete l’arduo compito di inventarvi qualcosa il più presto possibile, prima che sia troppo tardi.
In teoria i cinque livelli che compongono la campagna non sono affatto lunghi, bensì l’opposto: un piccolo prologo, dieci minuti di livello vero e proprio, e il grosso boss alla fine. Ma la lista dei requisiti necessari per completarli non è affatto corta e scontata; come minimo avrete bisogno di una perfetta padronanza dei comandi, riflessi felini e una buona dose d’astuzia. Senza contare la pazienza di dover ricominciare il tutto, all’apparizione di quell’infame scritta, che puntuale giunge per distruggere i nostri sudati progressi: il caro, vecchio nemico/amico "GAME OVER".

[img alt='Benvenuti nel 2° livello: indovinate chi è appena esploso... ' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1771/picture77487.aspx[/img]

La portata principale, abbiamo capito, è costituita dal gameplay, ma il contorno con cui ci viene servita è tutt’altro che insapore: Ikaruga non ha ancora finito di giocarsi le sue carte. L’adattamento della grafica all’alta definizione, con un livello del dettaglio più che soddisfacente, scenari fantastici e un sonoro epico, perfetto per l’ambiente fantascientifico giapponese, vi immergeranno in un’atmosfera quasi mistica, che contribuisce a porre il gioiello della Treasure un gradino sopra la concorrenza. L’unica pecca del passaggio in HD-TV, sono le due sgradite fasce laterali che affliggono la videata di gioco, restringendola a circa un terzo dello schermo: poco utili le opzioni di zoom e rotazione a 90°.
É possibile anche intraprendere la campagna in due giocatori, sia online che in locale, in modo da ridurre un po’ la difficoltà generale: non solo, ovviamente, per la potenza di fuoco raddoppiata, ma anche di poter disporre di ambedue le polarità cromatiche simultaneamente, lasciando invariato il fattore divertimento.
Immancabili le classifiche mondiali e presente anche un’opzione per salvare i propri replay di gioco.

Commento finale

Non vi è dubbio: Ikaruga è un gioco complicato e non molto lungo, ma grazie ad un gameplay eccezionale e un clima unico, piace come solo lui sa piacere. Il vasto pubblico che ha conquistato è destinato ad aumentare e, in fin dei conti, a parer nostro 800 MP sono un prezzo piuttosto ragionevole per una chicca del genere.

Valutazione generale

Presentazione: 8
I menù sono chiari, scorrevoli e in vecchio stile. Forse se ci fosse stato un briciolo di presentazione della trama…

Gameplay: 9.5
Uno dei più riusciti meccanismi alla base di un intrattenimento videoludico. Una semplice idea che dà luogo a incredibili difficoltà.

Grafica: 9
Curata, di ottimo livello: tutto quello che si può chiedere da un gioco che passa dalla vecchia alla nuova generazione.

Sonoro: 9
L’ideale per il contesto in cui siamo. Musiche mai stancanti o ripetitive.

Longevità: 8.5
La difficoltà del gioco e il suo divertentissimo gameplay mascherano la breve durata delle uniche due modalità presenti (campagna in single player e co-op).

Multiplayer: 8.5
Come già detto, classifiche e massimo due giocatori (anche online) per una co-op, date le circostanze, davvero avvincente.

Voto complessivo: 9.2

Dopo sette anni, Ikaruga è ancora un must have non solo per i fan degli sparatutto a scorrimento verticale, in quanto re della categoria, ma per chiunque abbia voglia di testare le proprie abilità in una complessa esperienza capace di regalare in breve tempo momenti di divertimento puro. L’essenza dell’arcade.

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