Titolo: Left 4 Dead
Genere: Action
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Turtle Rock Studios
Publisher: Valve
Data di uscita: Agosto 2008
Alcuni ancora non si spiegano il successo di giochi come Dead Rising… Ma noi sopportiamo pazientemente questi pochi scettici, e guardiamo oltre, neanche troppo lontano: alla prossima estate, giorno più giorno meno.
Tutti i fedeli adoratori della caccia allo zombie sanno cosa ci aspetta a breve e, come noi, non vedono l’ora che tante preghiere e pazienza abbiano coronamento. Siamo nelle mani pagane dei Turtle Rock Studios, già autori di due decorate versioni di Counter-strike, mica quisquilie e pinzillacchere! Ottime mani quindi, su cui veglia la non meno affidabile Valve, e scusate se è poco: da questo connubio dipende la gloria o la disfatta di L4D, il primo tentativo di trasformare la notte dei morti viventi in un multiplayer party.
[img alt='La carica dei 101']/immagini/Giochi/category1724/picture70649.aspx[/img]
Di trasposizioni e survival horror più o meno ammiccanti, abbiamo già fatto il pieno, ma L4D promette di essere qualcosa di ben diverso, tutto ciò per cui Resident evil Outbreak è morto invano, vuoi per carenze tecniche che per limiti della comunità online. L4D lancerà quattro (s)fortunati sopravissuti nel bel mezzo dell’apocalisse, e li sfiderà a continuare a respirare fino alla completa salvezza. Solo quattro uomini senza particolari abilità, fuorché una innata tendenza all’utilizzo di armi da fuoco varie, che dovranno, e sottolineo DOVRANNO far fronte comune per raggiungere l’agognata meta. Turtle Rock Studios, infatti, sottolinea che solo una grande cooperazione e gioco di squadra, garantiranno il successo ai giocatori; scordatevi dunque di aprirvi la strada a colpi di shotgun in un rampage solitario, specialmente lungo mappe che promettono oltre un’ora di gioco per essere attraversate. E non parliamo soltanto del soverchiante numero di nemici più o meno ostici, delle imboscate e della necessità di alzare il più possibile il volume di fuoco contro certi avversari, ma anche del fatto che solo un compagno vi può salvare quando avrete subito troppi danni, pena la triste espulsione dal match (se la partita è troppo vicina alla conclusione) o il respawn in un bagno vicino (se siete ancora agli inizi). Ragion per cui assicuratevi di non allontanarvi troppo dai vostri compagni di sventura, che il gioco dal canto suo aiuterà a rintracciare rendendoli perennemente visibili a schermo, come sagome colorate, a prescindere da quanto distanti e\o coperti.
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Ma Left 4 Dead non è solo il sogno di ogni fan di Romero, è anche il coronamento dei desideri delle perverse menti che si impersonificano nei non-morti: che multiplayer sarebbe altrimenti? Infatti oltre ai quattro sopravvissuti le mappe ospiteranno quattro esseri immondi, che il giocatore potrà scegliere da un elenco di tre super-zombie. Non avrebbe avuto senso lasciare ai giocatori il controllo di un essere privo di velocità ed intelligenza come un comune zombie, per cui ecco giustificata la creazione di boss dell’oltretomba, che rispondono ai nomi di Boomer, Smoker, Hunter e Tank. Ma solo i primi tre saranno selezionabili, poiché il quarto è così potente da aver convinto gli sviluppatori che fosse meglio renderlo disponibile esclusivamente a caso, in seguito al respawn di uno dei cattivi, affinché non ve ne sia mai più di uno in circolazione.
I boss interpretabili hanno tutti, al contrario degli essere umani, una propria arma e una caratteristica perculiare; più precisamente i Boomer sono dei malsani obesi vomitanti acido che immobilizza gli umani, esponendoli agli altri attacchi e che, quando colpiti a morte, esplodono coinvolgendo eventuali giocatori nei paraggi, per cui è buona regola starne a distanza. Gli Smoker hanno anch’essi la brutta tendenza a saltare per aria, ma non danneggiano direttamente gli astanti, limitandosi a sprigionare una spessa coltre di fumo, che nel caos degli attacchi nemici può esser altrettanto letale. Il loro attacco speciale è portato con la lingua, che usano in guisa di camaleonte per attirare la preda allo scoperto, quando non sono a distanza tale da strangolarla direttamente. Infine gli Hunter sono i più adatti alle imboscate, grazie alle loro doti di mimetizzazione; è proprio nel loro stile acquattarsi ed attaccare l’ignaro umano con un poderoso balzo, in grado di coprire distanze inconcepibili, per poi finirlo nella loro morsa, se nessuno nei pressi li colpisca prima: ecco un altro ottimo motivo per non girare troppo da soli!
[img alt='Un party eterogeneo' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1724/picture70646.aspx[/img]
Se il vostro entusiasmo per questi oscuri predoni si è già innalzato oltre i livelli di guardia, provvediamo subito a raffreddarlo: tutti loro hanno una grande fragilità di fondo, ragion per cui sono molto soggetti al respawn e vivono di attacchi isolati, se incontrano gruppi di sopravvissuti ben coordinati, al contrario di quest’ultimi, che saranno ben più coriacei, com’è giusto che sia dato il limitato spawning e difficoltà del compito.
Un capitolo a parte merita il Tank, una specie di golem in grado di uccidere l’intero party in poche decine di secondi, se non affrontato con l’adeguata strategia. Lo sentirete, non è certo silenzioso come un Hunter, né veloce; ma quei passi imparerete a temerli, perchè un avversario in grado di sollevare pezzi di asfalto e scagliarveli contro, o di resistere imperturbato a decine di raffiche, non si fa sottovalutare.
Un altra figura ragguardevole che incontrerete nel vostro girovagare è la Strega (Witch). Nessuno può impersonarla, essa è come un evento random che sentirete prima ancora di vedere, a causa del suo stizzoso lamento e, se siete svegli, vi allontanerete di corsa. Poiché la Strega non ha interesse ad uccidervi, poveri umani, ma se la infastidirete, avvicinandola troppo, illuminandola con la vostra torcia o, stolti, attaccandola, porrà fine alle vostre miserie molto rapidamente.
[img alt='Qualcuno chiami la polizia! ...ehm, NO!' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1724/picture70647.aspx[/img]
Dovrebbero essere cinque, sterminate e variegate mappe, a far da scenario a Left 4 Dead. Ambientazioni oscure ed angoscianti come si conviene, che garantiranno patemi d’animo e balzi sulla sedia nonostante l’approccio multiplayer: la vostra torcia, arricchita di una gestione dinamica della luce avanzatissima, metterà in mostra scorci in grado di impressionare anche i più esperti gamers. La Software house pare si stia impegnando anche sull’IA di bot che rendano godibile anche il gioco in single player, ma non ci contiamo troppo; temiamo fortemente che si tratti di un bel brodino aggiunto più per dover di firma che reali possibilità di successo. Questo è un titolo che vivrà e morrà sul Live, ma comunque vada, riteniamo che sarà una gran bella vita, e morte; o forse dovremmo dire non-morte?
Questo è quanto; chi non ama il genere non sarà andato oltre la seconda riga. Per tutti quelli invece che, come noi, aspettano con problemi di salivazione: la fila è lunga, mettetevi in coda, e incrociate le canne mozze!
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