Recensione – Tom Clancy’s Rainbow Six Vegas 2 (Xbox 360)

di • 15 aprile 2008 • RecensioneCommenti (0)1713

Titolo: Tom Clancy’s Rainbow Six Vegas 2
Genere: FPS Tattico
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Ubisoft Montreal
Publisher: Ubisoft
Data di uscita: 21 Marzo 2008

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Il sodalizio tra Ubisoft, la prolifica software house francese, e il famoso scrittore statunitense di fantapolitica, Tom Clancy, prosegue a pieno ritmo, dando alla luce il seguito di quello che è stato uno dei titoli della scorsa stagione videoludica più apprezzati e giocati sul Live.
È stata dunque piuttosto ampia l’aspettativa con cui è stato atteso Tom Clancy’s Rainbow Six Vegas 2, ma che è stata in gran parte vanificata da un prodotto che, seppur più che buono, risulta essere troppo simile al precedente capitolo, nonostante l’introduzione di alcune piacevoli e indubbiamente azzeccate novità.

Narrativamente, più che un vero seguito del successo dello scorso anno, potremmo dire che l’ultima fatica Ubisoft Montreal sia uno spin-off; le vicende si aprono con un flashback di cinque anni in cui, con l’espediente di far giocare una missione antiterroristica nell’osservatorio sui monti Pirenei, si ottiene il duplice risultato di far prendere confidenza con i comandi di gioco (è in pratica un tutorial) e di fare la conoscenza di Bishop, protagonista della storia e istruttore di quel Logan di cui vestimmo i panni nel precedente episodio.
Successivamente la storia, dopo un cospicuo balzo temporale in avanti, si sposterà nella Città del Vizio e si svilupperà in concomitanza con l’azione di Logan in Messico (in pratica il principio della sceneggiatura narrata nel titolo della scorsa stagione), per poi finire con l’intrecciarsi verso un’unica, definitiva conclusione.
Se l’idea di base può risultare piuttosto interessante, la narrazione purtroppo risulta essere poco profonda e, a tratti, appena abbozzata.
Ma è soprattutto nel gameplay che il brand Rainbow Six ha sempre ben abituato i propri sostenitori ed è proprio sotto questo aspetto che giungono le maggiori e ben accolte novità, sebbene la struttura di base sia rimasta pressoché invariata.

[img alt='La personalizzazione del personaggio...']/immagini/Giochi/category1739/picture76874.aspx[/img]

La prima grande novità risiede nel poter personalizzare il proprio alter ego digitale in ogni suo singolo aspetto, dal sesso ai tratti somatici, dalla divisa alle protezioni (che influiranno notevolmente sulla mobilità del personaggio), dalle armi all’equipaggiamento. In pratica ciò che in precedenza avveniva solo relativamente al comparto multigiocatore, è stato ora ampliato con maggiori e più curate opzioni e reso disponibile anche per il gioco in singolo e la modalità Campagna.

[img alt='... è decisamente varia']/immagini/Giochi/category1739/picture76871.aspx[/img]

Ovviamente le alternative tra cui scegliere in principio, seppur cospicue in numero e qualità, saranno limitate e l’unico modo per arricchirle sarà quello di procedere, in qualunque modalità di gioco che sia la Campagna, la Caccia ai Terroristi (entrambe in singolo o cooperativa) o il multiplayer, acquisendo sia Punti Esperienza (utili per la crescita del grado militare del proprio alter ego, a cui sarà associato lo sblocco sia di ulteriori motivi mimetici per le divise che di parti di equipaggiamento) che i punti A.C.E.S. (Advanced Combat Enhancement and Specialization), accumulabili a seconda del comportamento e dell’approccio alle situazioni cui ci si troverà di fronte.
Tre sono i parametri che verranno analizzati in questa ulteriore e apprezzata innovazione, Precisione, Combattimento Ravvicinato e Assalto, ognuno dei quali con la propria progressione a livelli (colpo alla testa? + 1 punto alla Precisione! Amate utilizzare le granate? + 2 ad Assalto!): al raggiungimento di un nuovo livello si otterrà un particolare premio che potrà essere una nuova arma (legata alla voce migliorata, ad esempio un fucile da cecchino per "Precisione") oppure un cospicuo ammontare di punti esperienza.

Altra grande novità risiede nella possibilità data al giocatore di far compiere al proprio alter ego uno scatto di corsa di breve durata, ottimamente implementato nell’impronta prettamente tattica tipica della serie Rainbow Six, tanto da non snaturarla; durante lo scatto, infatti, non sarà possibile sparare e diverrà sostanzialmente utile esclusivamente per passare da una copertura all’altra o per levarsi celermente dal fuoco nemico. Lo stile di gioco con cui bisogna approcciarsi al titolo Ubisoft Montreal è, dunque, sempre il medesimo, molto ragionato, accorto e mai avventato.

[img alt='è sempre un piacere irrompere dalle finestre e soprendere degli ignari avversari' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1739/picture76862.aspx[/img]

Basta un singolo errore o una piccola ingenuità, infatti, soprattutto se giocato a difficoltà Realistica – decisamente la più soddisfacente – per essere abbattuti dal fuoco nemico. Per fortuna si avranno a disposizione i soliti utili ammennicoli tecnologici, come la microcamera per spiare inosservati da sotto le porte, tra cui spicca l’utilissima scansione termografica satellitare che consentirà di rilevare, per breve tempo, tutte le fonti di calore corporeo presenti sulla mappa di gioco. Ovviamente non sarà eternamente disponibile e, una volta usata, si dovrà attendere un certo quantitativo di tempo prima che sia nuovamente utilizzabile.
Oltre a ciò, il tutto risulta identico all’edizione precedente e, benché sia una struttura estremamente solida e ben collaudata che non potrà che piacere a chi vi si avvicina per la prima volta, potrà risultare un po’ meno entusiasmante a chi, avendo giocato il primo Vegas, si aspettava molto di più.

Se in single player il titolo sa donare la giusta dose di emozioni e coinvolgimento, è nel comparto multigiocatore che risiede il suo più grande punto di forza.
Con le sue dodici mappe (alcune riprese dal precedente capitolo) e alcune nuove modalità di gioco (Caposquadra e Conquista, due piccole perle), unitamente a un miglioramento dal punto di vista del lag che ogni tanto affliggeva la versione precedente.
Decisamente meno frenetico rispetto agli sparatutto cui si è abituati, Rainbow Six Vegas 2 mantiene invariate su Xbox Live le sue caratteristiche peculiari, rendendolo un piccolo, raro gioiello.
Degna di nota anche la possibilità, migliorata rispetto all’anno precedente, di giocare sia la Campagna che la Caccia ai Terroristi – in cui in pratica bisogna eliminare tutti gli avversari comandati dalla CPU, dalle mappe del multiplayer – in modalità cooperativa, anche se, sotto questo aspetto, c’è ancora qualcosa da migliorare.

Purtroppo è sotto l’aspetto tecnico che troviamo la minore percentuale di innovazione.
Dal punto di vista grafico il gioco si distacca molto poco dall’episodio precedente e la qualità è altalenante: da un lato ci propone una sfavillante Las Vegas, ricca di luci ed effetti strabilianti (illuminazione ed effetti particellari in primis), unitamente a ottimi modelli poligonali, dall’altro, abbiamo textures non sempre all’altezza e saltuari cali di frame rate, più o meno stabile sui 30 fps, in alcuni momenti troppo concitati; siamo ancora lontani dai 60 fps di COD4.

[img alt='Anche visivamente il multiplayer soddisfa pienamente' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1739/picture76870.aspx[/img]

L’aspetto visivo complessivo risulta comunque più che gradevole, complici anche le ottime animazioni dei vari personaggi. Il comparto grafico della compagine multiplayer, inoltre, ha subìto un più che generoso restyle e non mostra più quell’abisso di differenza che si notava in precedenza.
L’intelligenza artificiale di comprimari e avversari è rimasta sostanzialmente invariata e, tranne che in rari casi in cui i compagni di squadra rimarranno allo scoperto a farsi sforacchiare, piuttosto soddisfacente. Molto ovviamente dipenderà dalla propria capacità di coordinare la squadra, impartendo gli ordini migliori a seconda delle circostanze.

Anche il comparto sonoro non ha subito grandi rimaneggiamenti, riproponendo temi musicali presi pari pari dal primo capitolo e con l’aggiunta di un paio di brani di simile derivazione. Il parlato, pur sempre ottimo anche nel suo doppiaggio in lingua nostrana, non è da meno e ripropone, tranne per quanto riguarda i dialoghi inerenti la trama, frasi ed espressioni già sentite in precedenza, con l’introduzione di una o due novità. Sempre ottimi gli effetti sonori.

In conclusione, Tom Clancy’s Rainbow Six Vegas 2 risulta essere un ottimo titolo, anche se estremamente simile al suo predecessore (come abbiamo ampiamente riferito finora), riesce tuttavia, grazie alle innovazioni introdotte a essere qualcosa di più di un semplice data disk.
La campagna discretamente longeva, il ricco multiplayer e le numerose modalità di gioco donano al prodotto una notevole dose di longevità.
Consigliato a chi non si è mai cimentato con la serie e a chi ha amato alla follia il precedente episodio.

Valutazione Generale

Presentazione: 8.5
I menù sono pressoché identici a quelli del capitolo precedente, con qualche piccola innovazione e miglioria, soprattutto legata al sistema di matchmaking, ora più intuitivo.

Gameplay: 8.5
È Rainbow Six Vegas: tattica e strategia ai massimi livelli; giocato a realistico basta un solo errore per finire stecchiti. L’introduzione di alcune piccole ma ben apprezzate novità contribuisce a rendere il titolo più interessante di quanto possa sembrare a prima vista, per chi dovesse aver già giocato il precedente.

Grafica: 8
L’Unreal Engine 3 mostra ancora una volta le sue ottime potenzialità, che però non vengono sfruttate pienamente. Il comparto grafico risulta essere molto gradevole ma purtroppo non si discosta dalla precedente produzione, se non per qualche aggiustamento. Peccato che ogni tanto risenta di qualche calo di frame rate. Migliorata, per fortuna, la grafica della modalità multiplayer.

Sonoro: 8
Risulta anch’esso molto simile all’edizione precedente, con motivi musicali molto coinvolgenti ma di chiara derivazione da quelli del primo capitolo. Ottimo il doppiaggio per quanto riguarda sia i protagonisti, che per i comprimari. Unica pecca l’eccessiva ripetitività di alcune frasi degli avversari che troppo spesso risultano prese pari pari dal Vegas dell’anno scorso.

Longevità: 8.8
La campagna in singolo è sufficientemente longeva e avvincente, ma è soprattutto nel multiplayer che risiede il maggior coinvolgimento, che innalza non di poco la valutazione. La Caccia ai Terroristi contribuisce a fornire un ulteriore buon diversivo.

Multiplayer: 8.9
Il comparto multigiocatore prende tutto ciò che di buono aveva il vecchio Vegas e lo migliora con una grande ricchezza di mappe, nuove tipologie di gioco, contenuti ed equipaggiamenti sbloccabili. Poteva essere sviluppata meglio la modalità cooperativa.

Voto complessivo: 8.4

Tom Clancy’s Rainbow Six Vegas 2 risulta essere estremamente simile al primo capitolo, sebbene una manciata di novità e migliorie lo rendano qualcosa di più di una semplice espansione. Riesce al contempo a soddisfare e deludere il giocatore, soprattutto chi, avendo amato il predecessore, aveva grandi aspettative su questo seguito.

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