Recensione – Dynasty Warriors 6 (Xbox 360)

di • 11 aprile 2008 • RecensioneCommenti (0)951

Titolo: Dynasty Warriors 6
Genere: Picchiaduro
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: KOEI
Publisher: KOEI
Data di uscita: 7 marzo 2008

Galleria Immagini

"Chi dorme non piglia pesci," recita un vecchio proverbio. Un proverbio che, innegabilmente, ricalca l’ultima fatica di Koei, Dynasty Warriors 6.

Infatti, ci tocca purtroppo constatare che, pur essendo passati ben undici anni, tra sei capitoli differenti, il risultato è sostanzialmente lo stesso.

[img alt='Donzella di turno...']/immagini/Giochi/category1765/picture76353.aspx[/img]

La meccanica dei combattimenti, l’intelligenza dei nemici, lo stile dei personaggi, ogni minimo dettaglio, fuorchè l’aspetto tecnico-grafico, sembra essere stato ibernato nel lontanto 1997 (anno d’uscita del primo episodio su PlayStation, ndr) e in seguito scongelato, pronto per essere riproposto a noi ingenui videogiocatori di anno in anno.

Un po’ di storia

La serie Dynasty Warriors, per chi ancora non la conoscesse, è ambientata nel bel mezzo del periodo feudale cinese, all’incirca a cavallo del secondo secolo d.C. in una Cina alle prese con furibonde lotte di classe.

In questo sesto capitolo, i nostri eroi virtuali appartengono a tre importanti casate e il loro obiettivo principe risiede nel riunificare finalmente ogni ordine di potere, tamponando la "Rivolta dei Turbanti Gialli" capeggiata dal perfido Dhong Zhuo.

[img alt='Baaammmm!' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1765/picture76351.aspx[/img]

Parallelismi

Le opzioni di gioco sono rimaste in linea con la serie: possiamo scegliere il rappresentante di una delle tre casate della resistenza e intraprendere una sorta di "Story mode", il classico single player attraverso il quale si dipanerà la vincenda, oppure cimentarci con alcune sfide contro il tempo. Non è purtroppo presente alcuna modalità multiplayer che, considerata la ripetitività di quella in singolo, avrebbe certamente donato maggiore longevità al prodotto.

Il primo capitolo della serie si presentava come un classico picchiaduro caratterizzato da un’autentica moltitudine di personaggi ammassati sullo schermo (nemici o amici che siano) intenti a combattere tra loro.
Stessa cosa accade in questo sesto capitolo. Cavalcando infatti un bel destriero, o più semplicemente a piedi, è necessario sconfiggere ogni resistenza utilizzando armi e combinazioni di svariati colpi, per farsi strada tra le mura nemiche. Con il procedere dell’avventura si acquisiscono nuove abilità che permettono di potenziare la capacità del proprio alter ego virtuale, prendendo direttamente spunto dai migliori GDR.

Nessuna sostanziale novità, quindi, riguardo al gameplay, che oltretutto risulta gravato dalla spiacevole sensazione di monotonia, già dopo le prime tre o quattro missioni, esattamente come accadeva nei precedenti episodi.

Le uniche innovazioni degne di nota le ritroviamo nella gestione dei cosidetti "boss di fine livello". In questi cruciali momenti occorre infatti pianificare un’attenta strategia di aggiramento, così da indebolire prima le truppe e in un secondo momento il vostro principale avversario. Solo così facendo si potrà superare il nemico e conquistare l’agognata base.

Oltre a ciò, in questo sesto episodio è possibile interagire con l’ambiente in maniera leggermente più convincente rispetto al passato: scalare mura e nuotare attraverso corsi d’acqua aggiunge in termini di interattività qualche punticino in più rispetto all’ultimo Dynasty Worriors 5, ma in fin dei conti non è niente di eclatante.

Il sistema di controllo non è per nulla gratificante – data la semplicità estrema nell’imbastire ogni tipo di attacco – e risulta inoltre ostacolato da una gestione della visuale sempre abbastanza ruvida e piuttosto limitante. La meccanica dei combattimenti è perciò costantemente similare a sè stessa e porta a un affievolimento dell’interesse in tempi brevi.

Graficamente parlando

L’aspetto tecnico di Dynasty Warriors 6 è forse quello maggiormente curato e soprattutto l’unico ad aver compiuto il famigerato salto generazionale, assolutamente d’obbligo i per titoli contemporanei.

Ciò nonostante, anche questa veste arranca intorno alla sufficienza scarsa: i modelli dei personaggi sono discretamente caratterizzati, anche se conditi da pochi poligoni, gli ambienti sono spogli e piuttosto banali. Il sistema d’illuminazione appare ancora acerbo e, spiace dirlo, ma con le meraviglie presentate da altri titoli negli ultimi mesi, si doveva e poteva senza dubbio fare di più.

[img alt='Fa molto Johnny Depp...' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1765/picture76352.aspx[/img]

In questa mediocrità spunta però una piacevole sorpresa: il motore grafico gira a 60 fps nonostante qualche calo in rare situazioni di eccessivo affollamento. Questo non fa che aumentare il dispiacere considerando le ottime potenzialità che avrebbe potuto esprimere il team di sviluppo.

Il comparto sonoro che accompagna i combattimenti appare stonato e fin troppo "cineseggiante"; tuttavia, le voci sono abbastanza credibili, in inglese ma con un accento tipicamente orientale. La possibilità di aggiungere i sottotitoli in italiano è apprezabile e dimostra come ormai la nostra lingua venga sempre più spesso implementata nelle produzione internazionali di un certo spessore. Anche senza l’ausilio dei sottotitoli, i dialoghi sono comunque comprensibili e seguire il filo logico della trama risulta piuttosto intuitivo.

Conclusioni

Purtroppo Koei deve cambiare decisamente registro se davvero ha intenzione di presentare un buon titolo al pubblico.

Dynasty Warriors 6 rimane insufficiente soprattutto per la disarmante monotonia che caratterizza l’esperienza di gioco, l’esagerata similitudine con gli episodi precedenti e nessuna nuova idea davvero degna di nota. Potrà forse trovare qualche consenso tra chi ha particolarmente apprezzato i capitoli precedenti, ma siamo sicuri saranno ben pochi.

Valutazione generale

Presentazione: 6
Menù piuttosto intuitivo e scarno, complice la mancanza di differenti modalità di gioco.

Grafica: 6
Qualche buona idea per i modelli dei personaggi, frame-rate quasi sempre a 60 fps, ambienti gravemente insufficienti.

Sonoro: 5
Musiche fin dall’inizio non troppo orecchiabili, effetti nella norma.

Gameplay: 4.5
Ripetitivo in maniera disarmante.

Longevità: 5.5
Modalità single-player insufficiente, le sfide alzano di poco la media.

Multy-player: ND
Non è presente una modalità multy-player.

Voto complessivo: 5.5

Appellandoci alla professionalità di Koei, speriamo di ritrovarci magari l’anno prossimo con un titolo quanto meno innovativo.

[hardstore]http://www.hardstore.com/default.asp?cmd=getProd&cmdID=9881&idC=1043&pType=-1&a_aid=xboxway[/hardstore]

Commenta l’articolo nel nostro Forum

Potrebbe interessarti anche...