Titolo: Bully: Scholarship Edition
Genere: Azione
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Mad Doc Games
Publisher: Rockstar
Data di uscita: 07 Marzo 2008
Sgomento e raccapriccio dipinti sul volto del profano che si avvicina a Bully: un simulatore di scuola?! Ebbene, ciò è vero solo a metà, poiché se da un lato è innegabile che l’intera vicenda sia ambientata in un esclusivo college britannico e dintorni, dall’altro il nome Rockstar garantisce che l’approccio al soggetto sia quanto di più parodistico e politicamente scorretto possibile.
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La prima (e ultima) riproduzione dell’ambiente didattico in ambito videoludico che ci viene in mente è Skool Daze (Spectrum); un raffronto è chiaramente improponibile, ma ci avviciniamo al titolo con il rispetto dovuto per una produzione Rockstar, senza per questo incorrere in sudditanza psicologica, per usare un termine caro ai calciofili. Riuscirà la pluridecorata software house a rendere la scuola un posto desiderabile in cui spendere il proprio tempo libero? Procediamo con il consueto ordine…
Un solo grido: Okkupazione!
Questo college è decisamente discutibile: un ibrido tra la scuola di "Grease" e un riformatorio; ma ciò accende innegabilmente il nostro appetito ludico: gironzolare tra secchioni, bulli, fighette e altri stereotipi più o meno gradevoli ha il suo fascino. L’ambientazione è vivida, pulsante, la ricostruzione di un gigantesco impianto didattico per figli di papà è davvero ricca di tocchi di classe.
Come in un qualsiasi GTA, vi troverete a girovagare per la mappa per il puro gusto di scoprire locazioni, scorci, passaggi segreti. E come in un qualsiasi GTA sarà il gioco stesso a spingervi a farlo, anche se non ne avrete intenzione, poiché la messe di missioni secondarie e oggetti da collezionare, necessaria per completare il gioco al cento per cento, è come sempre ragguardevole. Rockstar mantiene le sue promesse con una main story di tutto rispetto, farcita del suo classico humour, e un gameplay discretamente variegato, grazie ai numerosi sottogiochi di antica memoria, travestiti da lezioni. I più anziani riconosceranno Qix nella classe d’arte, ma troviamo anche gradevoli rivisitazioni di Scarabeo e de l’Allegro Chiururgo, nonchè diversi episodi di button-mashing. Peraltro, il cuore del gioco sta nel combattimento: è tutto un tafferuglio la vita di questo irrequieto studente; l’allergia a una progressione della storia in stile beat ‘em up potrebbe dissuadervi, a malincuore, dall’acquisto.
[img alt='Ore 11:00: lezioni di bullismo' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1720/picture70487.aspx[/img]
Là dova osano i Nerds…
C’è molto da dire in positivo di questo gioco, come avrete notato; purtroppo anche il lato oscuro della programmazione ha richiesto il suo pedaggio: ed è proprio dello sviluppo in senso tecnico che possiamo lamentarci; forse Mad Doc Games (appena acquisita da Rockstar) si è troppo cullata sul fatto che si trattasse di un porting dalla PS2.
A conseguenza di ciò troviamo lacune come i freeze che affliggevano la prima versione del gioco e che la patch online ha risolto ma non completamente: diverse volte si è dovuto ricorrere al tasto Start per sbloccare situazioni di stallo tra i personaggi; non un problema terminale, ma deprecabile. Ben più fastidiosa la scarsa ottimizzazione dei caricamenti da DVD: passerete troppo tempo ad attendere, praticamente all’ingresso e all’uscita di ogni edificio, come anche di ogni missione: una vera seccatura che frammenta il flusso di gioco e il conseguente apprezzamento. Ultimo problema, ma non meno tedioso, l’imperfetta gestione della telecamera: la rotazione della visuale gestita dallo stick destro è indipendente dal movimento del personaggio, comandato da quello sinistro, con il risultato di non poter fare le due cose contemporaneamente, pena sprofondare in patetici girotondi e movimenti da ubriaco. Triste, ma superabile.
[img alt='Inorridite pure, e ricordate che potrete pestarli' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1720/picture70495.aspx[/img]
Multiplayer
Il genere non si presta a grandi exploit sul Live, e infatti il multiplayer previsto sul menu si limita alla possibilità di sfidare gli amici ai mini-giochi. Tutto qui, ma non se ne sente la mancanza.
Obiettivi?
Ovviamente non esistono obiettivi legati al comparto multiplayer, il chè è cosa buona per gli amanti del GamerScore, ma il gioco necessita di un discreto numero di ore per raggiungere il cento per cento, intorno alle 20-25, data la mole di missioni secondarie e, purtroppo alcuni glitch nel loro presentarsi (vedi le Commissioni, che non sempre si attivano).
Commento finale
Signori della Giuria, Bully è una piccola perla, che luccica di humour, gameplay discretamente profondo e numerose ore di gioco. Se siete tra quelli che a scuola subivano angherie, è la vostra chance di ottenere vendetta virtuale, pestando i bulli. Se invece fate parte di quest’ultimi, guardate a Bully come l’occasione per portarvi il "lavoro" a casa…
Valutazione Generale
Presentazione: 8
Menu gradevoli e la solita ricchezza di statistiche e opzioni dei giochi Rockstar; la presentazione, come tutte le cut-scenes, si segnala per testi e qualità.
Grafica: 8.3
La ricostruzione del college e della adiacente cittadina con annessi merita pieno plauso; altrettanto per lo zoo umano rappresentato, ma alcuni dettagli lasciano a desiderare, in primis le inguardabili, tozze mani dei personaggi.
Sonoro: 8
Una serie di musiche originali che si adattano perfettamente al tono e alla situazione del gioco, e raramente costituiscono disturbo. Il doppiaggio è rimasto quello madrelingua, per cui potrete godere di ottima recitazione, pur se costretti ai sottotitoli per comprendere.
Gameplay: 7.8
Il gioco contiene molte anime, magari nessuna di immensa profondità, ma tutte piacevoli da esplorare nel viaggio, senza venirne mai nauseati.
Longevità: 7.5
Completata la main quest, potrete dedicarvi alla miriade di missioni secondarie, come già detto un discreto numero di ore, ma poi basta, stop, amen.
Multiplayer: n.d.
Una modalità decisamente trascurabile.
Voto complessivo: 7.7
Un vero peccato la realizzazione non all’altezza della fama di Rockstar, che però compromette solo parzialmente la fruizione del titolo e riduce questo voto sensibilmente. Per tutti quelli che non hanno già giocato la versione PS2, e sognano di tornare a scuola, con obiettivi diversi dal diploma, resta un acquisto consigliato.
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