Titolo: Lost Odyssey
Genere: j-RPG
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Mistwalker
Publisher: Microsoft
Data di uscita: 29 Febbraio 2008
Appassionati di j-RPG… rilassatevi, interrompete il vostro girovagare privo di meta, prendete il joypad tra le mani e cominciate a puntare l’obiettivo. La vostra destinazione, adesso, è lontana solo un mese e si chiama Lost Odyssey. Non preoccupatevi, la strada da percorrere ve la indicano Hironobu Sakaguchi e Nobuo Uematsu: si, proprio loro, i due geni che hanno fatto la storia (e per il primo è proprio il caso di dirlo) della serie Final Fantasy. Insomma, una garanzia…
[img alt='Lost Odyssey']/immagini/Giochi/category1229/picture53323.aspx[/img]
Inizia il viaggio!
Lost Odyssey è uno dei titoli di cui si parla da più tempo, basti pensare che il primo articolo pubblicato su XboxWay (datato luglio 2005) era proprio un’anteprima su di esso. A distanza di due anni, siamo finalmente riusciti a mettere le mani su una versione dimostrativa di questo discusso RPG "a la Final Fantasy" – come ormai in molti usano definire il genere – , in parte localizzata in italiano e consistente nel primo dei quattro dischi su cui il titolo sarà messo in commercio a fine febbraio.
Ma bando alle ciance e cominciamo a sviscerare quelle che sono le caratteristiche principali del gioco. Il doppiaggio in italiano – e sono sicuro che questo sia uno degli aspetti che maggiormente vi interessano – si attesta su un livello superiore rispetto a quello presente in Blue Dragon (l’altro RPG di Mistwalker uscito la scorsa estate): diciamocelo, sarebbe stato difficile far peggio. Ma la notizia migliore e più interessante, almeno per chi ama il giapponese o per chi predilige la lingua britannica, è il fatto che dal menù delle opzioni sarà possibile impostare a piacimento la lingua del parlato, mantenendo allo stesso tempo i sottotitoli in italiano. Come da (cattiva) tradizione, il doppiaggio in inglese, in effetti, risulta ancora più curato e di maggiore enfasi rispetto a quello in lingua nostrana.
[img alt='Il primo combattimento: molti di voi lo avranno visto in svariati video in giro per la rete' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1229/picture71655.aspx[/img]
Un nuovo, classico j-RPG
Lost Odyssey è quanto di più classico ci si possa aspettare: un j-RPG puro sangue, con tanto di combattimenti casuali e basati su un sistema a turni. Il tocco di Sakaguchi c’è tutto, sono molti i dettagli che ricordano da vicino la serie firmata Square Enix. Alcune (piccole) innovazioni, unite a un comparto grafico senza precedenti per il genere, sembrano oltretutto essere in grado di renderlo sufficientemente "fresco"; è proprio per questo che Lost Odyssey si prefigura come una vera manna dal cielo per gli appassionati.
[img alt='Kaim Argonar']/immagini/Giochi/category1229/picture69974.aspx[/img]
Come in ogni RPG che si rispetti, nel corso dell’avventura il nostro party si arricchirà di diversi personaggi. Il protagonista, Kaim Argonar, un immortale, sarà affiancato ben presto da altri combattenti (fino a 8), mortali e non. Una delle novità introdotte ruota proprio intorno a questa caratteristica di "promiscuità" del party: se i mortali possono acquisire nuove abilità salendo di livello, lo stesso non possono fare gli immortali, che in compenso, però, hanno la possibilità di "legarsi" a una delle abilità di un mortale, acquisendola "per conduzione".
Altro elemento di novità è rappresentato dagli anelli. Questi, dei veri e propri anelli da trovare in giro per il mondo di gioco o da "assemblare" con oggetti e materiali raccolti strada facendo, andranno a fungere da potenziamento "elementale" per gli attacchi dei nostri personaggi.
[img alt='Kaim attacca utilizzando un anello']/immagini/Giochi/category1229/picture71664.aspx[/img]
Ciò significa che, equipaggiando un dato anello, un attacco normale con la spada sarà coadiuvato, ad esempio, dall’elemento fuoco. Sfruttare gli anelli in combattimento richiederà impegno e tempismo da parte del giocatore, che in fase di attacco vedrà comparire a schermo un cerchio e dovrà premere il grilletto destro per rilasciarlo nel momento in cui un altro cerchio, rimpicciolendosi, raggiungerà la dimensione del primo. Un tempismo non proprio perfetto, che vi sarà segnalato con la comparsa della scritta "Bad", non diminuirà tuttavia la potenza dell’attacco, che andrà invece ad aumentare qualora rilasciaste il grilletto nel momento esatto o quasi.
La possibilità di organizzare lo schieramento del proprio party in due file è un’altra innovazione, in parte ereditata da Final Fantasy ma qui presentata in una versione più evoluta. La fila anteriore sarà più esposta agli attacchi dei nemici, mentre quella posteriore subirà degli attacchi leggermente ridotti. La vera novità a questo proposito è rappresentata da una barra, in alto a destra, che sarà la risultante della somma dei PS (Punti Salute) dei membri del party schierati nella fila anteriore: più questa barra andrà svuotandosi, maggiore sarà l’entità dei danni subiti dai combattenti schierati dietro. La cosa interessante è che anche i nemici potranno organizzare allo stesso modo il proprio schieramento in battaglia e ciò aggiunge inevitabilmente un’altra piccola dose di strategia.
[img alt='Scoprirete presto cosa è quella struttura che si vede in lontananza' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1229/picture71660.aspx[/img]
1000 anni di sogni
[img alt='Le cut-scene presentano dei tagli "fumettistici"']/immagini/Giochi/category1229/picture71661.aspx[/img]Lost Odyssey si presenta subito come un gioco decisamente maturo. La trama, almeno da quello che abbiamo potuto constatare, potrebbe addirittura esserne punta di diamante. Quel "poco" che abbiamo potuto giocare ci ha – senza voler esagerare – lasciato il segno: coinvolgente, dinamica, ma più che altro commovente. La drammaticità della vita eterna – supplizio a cui è stato condannato il protagonista per ragioni che non vi sveleremo – viene presentata e raccontata con semplicità, con quel mezzo tanto antico e naturale, ma diretto come nessun altro: le parole. I sogni di Kaim, nella fattispecie, vengono raccontati attraverso delle storie che, come dei libri interattivi, si apriranno davanti ai vostri occhi e con l’ausilio di alcuni effetti sonori e di affascinanti musiche proveranno a farvi immedesimare, durante la lettura, nel dolore e nella vita del vostro alter-ego. Non mancano ovviamente le classiche scene di intermezzo con dialoghi e azione, ma ho trovato molto interessante, nella sua semplicità, l’idea di questo diario di "1000 anni di sogni", le cui pagine si andranno sbloccando di tanto in tanto durante l’avventura, nel momento in cui ci imbatteremo in situazioni o persone in grado di far tornare a Kaim una parte della memoria perduta; insomma, qualcosa di molto simile a dei dejà-vu.
Tuttavia, se la storia continuerà a svilupparsi in modo così fluido e riuscirà a mantenersi fresca e accattivante anche nei tre restanti dischi lo scopriremo solo provando il gioco completo.
Computer graphics o real-time?
E’ una domanda che vi porrete subito non appena vi accorgerete (se ve ne accorgerete) che il filmato iniziale si è concluso. Lo stacco tra il filmato e l’inizio della battaglia è praticamente impercettibile, tanto quanto lo è, in alcune situazioni, la differenza tra CG e grafica in real-time in questo nuovo prodotto targato Mistwalker. Durante la nostra prova, il comparto grafico ha infatti mantenuto degli standard molto elevati per il genere, presentandoci delle ambientazioni ispirate e dettagliate (abbiamo particolarmente apprezzato la città) e dei personaggi ben caratterizzati. Kaim, in particolare, è realizzato in modo ineccepibile e ben si amalgama alle ambientazioni in fase di esplorazione.
Per concludere, poi, non possiamo non elogiare il lavoro di Nobuo Uematsu: la colonna sonora è da brividi e riesce a dare una sorta di "quarta dimensione" ad alcune fasi di gioco, tanto è evocativa ed emozionante.
[img alt='La città di Uhra, una delle prime ambientazioni del gioco' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1229/picture71659.aspx[/img]
Aspettando febbraio
Dopo questo succoso assaggio in anteprima, siamo decisamente curiosi di ultimare il pasto con il gioco completo. Il primo game-disc si è rivelato tutto ciò che ci aspettavamo da Lost Odyssey e ne siamo pienamente soddisfatti.
In molti sicuramente non saranno contenti della scelta di inserire ancora una volta i combattimenti casuali, ma siamo certi che molti di più riusciranno a superare questo piccolo "ostacolo", di fronte a quello che sembra finalmente avere le sembianze del j-RPG che tutti i possessori di Xbox 360 stavano aspettando.
Appuntamento fissato per il 29 febbraio.
Commenta l’articolo nel nostro Forum