Call of Duty 4: Modern Warfare, intervista a Robert Bowling, Infinity Ward (Xbox 360)

di • 6 novembre 2007 • SpecialeCommenti (0)479

Tra pochissimo arriverà anche in Europa il più atteso tra i Call of Duty: Modern Warfare. Come sicuramente sapranno tutti gli appassionati, CoD 4 porta in seno alla serie una vera rivoluzione dato che, d’ora in poi, non la si potrà più etichettare come "dedicata alla Seconda Guerra Mondiale".

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Modern Warfare è ambientato nell’era moderna e, come ci spiegherà tra poco Robert Bowling di Infinity Ward, questo ha permesso un enorme salto di qualità dal punto di vista delle novità inserite e della trama.

Se avete ancora dubbi sulla bontà del gioco, siamo sicuri che l’intervista qui di seguito li dissiperà in pochi minuti.

Buona lettura!

Intervista a Robert Bowling (Community Relations Manager, Infinity Ward)

Xbox Community Network. Sii onesto – ti stai stufando di rispondere a domande del tipo "la Seconda Guerra Mondiale ha finito la benzina (per quanto riguarda il mondo dei videogiochi, n.d.r.)?

Robert Bowling. Se devo essere completamente sincero, lo sono, ma sono anche più annoiato dal sentire che certi giocatori ritengano che tutto diventi obsoleto perchè non penso sia realmente possibile nel mondo dei videogiochi. Ogni concept può essere orribile, che lo si proponga per la prima o la ventesima volta. Allo stesso modo, ogni concept può essere "Gioco dell’Anno" per la prima e la ventesima volta. Non penso che noi si sia mai dormito sugli allori nel creare bellissimi giochi ambientati nella Seconda Guerra Mondiale e sono sicuro che ne avremmo potuti fare molti altri. È stata più una decisione di voler mettere tutto da parte e ricominciare con una nuova sfida, qualcosa di nuovo e completamente creativo.

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XCN. Puoi aggiornarci sulla storia dello sviluppo di Modern Warfare, e perchè Infinity Ward non abbia lavorato anche su COD 3?

RB. Il concepimento di Call of Duty 4: Modern Warfare iniziò molto tempo fa dato che il team principale qui ad Infinity Ward aveva voglia di cimentarsi con ambientazioni più moderne subito dopo aver finito di lavorare su Call of Duty 2. Abbiamo avuto 2 team a tempo pieno sugli aspetti singleplayer e multiplayer del gioco dal primo giorno di sviluppo e tutto il tempo e le risorse sono state spese in questa direzione, il che spiega il perché non ci sia stato il tempo per creare Call of Duty 3; ci siamo semplicemente focalizzati sul seguito per offrirgli tutto il tempo e tutto ciò di cui poteva aver bisogno. In parole povere, mancanza di tempo. Treyarch ha comunque svolto un ottimo lavoro riuscendo a creare un grande Call of Duty 3, mentre noi stavamo segretamente lavorando per rendere Call of Duty 4: Modern Warfare tutto ciò che è oggi.

XCN. C’è sempre stata l’intenzione di portare Call of Duty nei tempi moderni?

RB. Sempre, almeno per quel che riguarda il team di sviluppo principale che ha lavorato a titoli incentrati sulla Seconda Guerra Mondiale per più tempo di quanto la stessa sia durata. Modern Warfare è stato qualcosa che tutto il team ha veramente voluto per poter essere il più flessibili possibile nella trama – dato che tutto ruotava attorno ad una guerra finta – e nei personaggi – finti anch’essi – ma pregni di quel realismo che un combattimento moderno sa offrire in termini di scenari ed azione.

XCN. Call of Duty è sempre stato molto orgoglioso e preciso nella sua accuratezza storica – come è stata traslata questa attitudine nel nuovo episodio?

RB. Sebbene la trama si snodi attraverso un insieme inventato di eventi, l’azione e le ambientazioni ed i trionfi a cui i soldati moderni andranno incontro saranno tanto vividi quanto nelle battaglie storiche che abbiamo "dipinto" negli scorsi episodi. È sempre tutto incentrato sulla fanteria che faticosamente deve avanzare in suoli avversi e contro nemici ben addestrati ed equipaggiati.

In più, abbiamo speso moltissimo tempo assicurandoci che tutto nel gioco fosse quanto più accurato possibile, passando molto tempo con i Marine americani, in una base militare in California, dove abbiamo avuto modo di lavorare accanto ad uno squadrone di carri-armati, esercitandoci nella guerriglia, filmando e studiando ogni movimento. Inoltre ci siamo recati al poligono di tiro per registrare e provare tutte le armi che troverete nel gioco in modo che il feeling ed il sonoro potessero risultare perfetti.
Ogni cosa in Call of Duty 4: Modern Warfare prende spunto dalla vita reale, userete versioni virtuali di armi veramente esistenti in ambientazioni vere. Quindi, il tutto non è molto diverso da ciò a cui siamo abituati se non che, questa volta, avremo una trama creata appositamente e completamente inventata al posto di una dettata dalla Storia.

XCN. Puoi darci qualche dritta sul cosa vi sia dietro il conflitto alla base di Modern Warfare e da cosa abbiate preso ispirazione?

RB. In pratica, nel corso del gioco vi metterete i panni di soldati diversi, a partire da un soldato semplice delle forze di ricognizione dei Marine di stanza in Medio-Oriente contro alcuni militanti che stanno creando alcuni problemi nel deserto comandati dal loro capo Al-Assad. Nel frattempo, qualcosa sta accadendo più a nord, in Russia, dove una forza nazionalista vorrebbe far ritornare il paese alla gloria dei giorni di Stalin. Vi troverete a cambiare continuamente di scenario, passando da un soldato dei Marine in Medio-Oriente ad un agente della SAS britannica in Russia, e realizzerete ben presto che situazioni così diverse sono in realtà legate molto profondamente. Da lì in po’ la trama inizierà ad intrecciarsi.

XCN. Quali vantaggi in termini di gameplay offre l’era moderna rispetto a quanto eravate abituati?

RB. La decisione di spostarci verso il presente ci ha permesso di introdurre moltissime nuove caratteristiche di gameplay, tra cui nuove armi e tattiche. Per esempio, sia in singleplayer sia in multiplayer i giocatori saranno in grado di richiamare forze di supporto in loro aiuto. Questi aiuti si materializzeranno sotto forma di un radar nel multiplayer, o attacchi aerei per disperdere le linee nemiche in singleplayer ed in multiplayer o ancora elicotteri che possono offrire fuoco di copertura, mentre cerchiamo di farci strada tra le fila nemiche. Come ho detto, durante la campagna questi aiuti compariranno spesso, ma nelle modalità multi-giocatore potranno essere usati solo come ricompensa per una serie consecutiva di uccisioni (3 per l’UAV Recon, 5 per gli attacchi aerei e 7 per il supporto di un elicottero).

Inoltre, abbiamo implementato un metodo per tenere conto della penetrazione dei proiettili: in questo modo le armi più precise e potenti potranno perforare il legno, la plastica e sottili strati di metallo. Questo cambia, naturalmente, l’intera struttura del multiplayer e vi obbligherà a tenere seriamente in considerazione l’arma che portate ed il set del combattimento. Non si tratta più di trovare una copertura, ma di trovarne una abbastanza resistente.

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XCN. Quali sono le sfide che il gioco ci propone in termini di grafica, sonoro e bilanciamento della giocabilità?

RB. Il bilanciamento è sempre la chiave di ogni gioco in multiplayer, è un qualcosa che puo’ creare o distruggere un titolo in molti modi. In Call of Duty 4: Modern Warfare abbiamo introdotto un nuovo sistema chiamato "Crea una Classe" grazie alla quale i giocatori potranno personalizzare il proprio personaggio scegliendo quale arma usare e di quali abilità dotarsi. Dato che abbiamo un vasto arsenale (più di 30 armi) nel multi-giocatore, vi sono molte variabili in gioco. Possiamo bilanciare armi leggere, pesanti, granate ed abilità più facilmente creando una classe usando come base una già esistente perché si può sfruttare una relazione di "dare ed avere". Quindi, se volete possedere un’arma pesante molto potente come il lancia granate M203, non potrete più scegliere – per esempio – di prendere il moltiplicatore 2x RPG come prima abilità.

XCN. Call of Duty ha sempre offerto ai giocatori una grande varietà di personaggi e ruoli -Modern Warfare continua la tradizione? Puoi darcene qualche esempio?

RB. Certamente, vi sono tantissimi modi in cui vi troverete a combattere il nemico in Call of Duty 4: Modern Warfare. Vi ho già parlato del fatto che interpreterete sia un Marine sia un Agente della SAS e sebbene queste 2 forze combattano in maniera totalmente differente, vi sono missioni particolari in cui entrerete nei panni di soldati completamente diversi da questi due. Ad esempio, in un livello diventerete pilota di un AC-130 col compito di fornire supporto aereo alle truppe di terra. Non so quanto siate esperti dell’AC-130, ma si tratta essenzialmente di morte certa che arriva dal cielo grazie alle sue mitragliatrici da 25, 40 e 105 mm. Vi sono inoltre delle missioni flash-back in cui vestirete i panni di un cecchino (in una squadra di 2) dietro le linee nemiche a Chernobyl. Le ambientazioni in cui vi troverete a combattere saranno piuttosto diverse tra loro con l’agente britannico più uso ad un approccio stealth utile per infiltrarsi nelle navi cargo in mezzo al mare e dietro le linee nemiche in Russia ed il Marine più avvezzo alla forza bruta con i suoi attacchi aerei coordinati ed i supporti pesanti.

XCN. Che tipo di armi vi saranno in Modern Warfare? Vi è qualche arma particolarmente avanzata o sperimentale?

RB. La nostra intenzione è quella di essere "moderni", quindi i giocatori disporranno di un grande assortimento di armi usate in tutto il mondo dalle forze americane, britanniche, russe e mediorientali. Naturalmente, non vi sono solo le versioni base di tali armi, ma abbiamo dato la possibilità di aggiungere ogni tipo di modifica in modo da offrire al giocatore quante più opzioni possibili. Ciò è vero sia per il singleplayer sia per il multiplayer e nel primo caso dà particolare soddisfazione usare un’arma come l’FGM-148 (un missile anti-carro guidato) disegnata per colpire la parte più debole di un carro-armato.

XCN. I giocatori potranno guidare o comandare veicoli?

RB. Nella modalità campagna vi sono diverse missioni che sono disegnate attorno al supporto offerto dai veicoli e, come già detto, vi troverete ad usare un AC-130 e non solo… ma non voglio rovinare la sorpresa ai giocatori.

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XCN. I filmati fino ad ora rilasciati lasciano capire che si arriverà a trattare il tema del nucleare – è vero? Quale sarà l’esperienza che proveranno i giocatori?

RB. Purtroppo non posso pronunciarmi sul tema… vorrei dirvelo… ma dopo, naturalmente… dovrei uccidervi.

XCN. Quale ruolo riveste la squadra in Modern Warfare? Avete ampliato le possibilità tattiche?

RB. Come sempre nella serie, in Call of Duty 4: Modern Warfare, non interpreterete un eroe solitario. Siete soldati, ed i soldati non combattono mai da soli, quindi man mano che avanzerete nella campagna sarete sempre circondati da alleati che combattono accanto a voi. Ci piace porre il giocatore nel ruolo del soldato semplice, quindi non sarete mail il leader della squadra o il comandante in capo: siete semplicemente uno dei soldati.

In Call of Duty 4: Modern Warfare la vostra squadra sarà facilmente riconoscibile ed affidabile, imparerete ad apprezzarne i membri, a conoscerne i nomi e le personalità: non saranno i soliti compagni d’avventura che vanno e vengono.

XCN. Quanto successo ha avuto la recente beta?

RB. La beta su Xbox 360 è stato un enorme successo. Grazie al grande numero di feedback che abbiamo ricevuto siamo stati in grado di bilanciare alla perfezione l’esperienza multiplayer prima del lancio del 5 Novembre 2007. La comunità è stata fondamentale per la realizzazione della modalità multi-giocatore e, grazie alle statistiche che gestivamo dietro le quinte, siamo riusciti a capire la situazione che avremmo avuto al lancio e ci siamo assicurati di essere preparati all’evento.

XCN. Cosa vi aspettavate dalla Beta? Quali lezioni state cercando di imparare da questa?

RB. Essenzialmente la Beta è stata pensata come un modo per stressare al massimo il gioco. Una cosa è testare un gioco internamente con un centinaio di persone e vedere cosa accade, completamente diverso è controllare come mezzo milione di giocatori interpretano diversamente il titolo in ogni parte del mondo. Ci ha permesso di ottimizzare al meglio il multiplayer dal codice di networking, al matchmaking, dalla reattività nella comparsa delle armi, all’aggiornamento delle classi.

XCN. Infine, cosa ci aspetta nel prossimo capitolo della serie Call of Duty? È possibile che la serie si sposti ancora nel tempo?

RB. A questo punto, ritengo che tutto sia possibile. Il nostro principale obiettivo è comunque quello di continuare ad innovare e fare giochi che ci piacciono e che possano piacere alla nostra community perché, dopotutto, è la sola cosa che conti.

XCN e XboxWay.com. Grazie per il tuo tempo!

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