Recensione – Geon Emotions (Live Arcade)

di • 26 ottobre 2007 • RecensioneCommenti (0)913

Titolo: Geon Emotions
Genere: Strategia – Arcade
Piattaforma: Xbox360
Sviluppatore: Strawdog Studios
Publisher: Eidos Interactive
Data di uscita: 19 Settembre 2007
Costo: 800 Microsoft Points

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Ben nascosti, dietro alti scogli di remake, in un mare di picture pack ed altra inutile mirabilia, si celano a volte software dall’inattesa vitalità ed originalità. Piccole perle racchiuse in conchiglie che solo sub esperti e curiosi raggiungono. Ebbene, non è questo il caso. Si lo so, stavate tutti gridando al miracolo e danzando nudi la macarena sul tavolo, ma sono costretto a chiedervi di tirare su i pantaloni. Geon Emotions è un bel lavoro, tecnicamente ottimo, visivamente gradevole, abbastanza originale, ma manca un quid, forse più d’uno in verità.

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Procediamo con ordine, innanzitutto puntualizziamo che l’originalità in questo gioco c’è, ma è più un lavoro di sana intuizione, che di genio. Infatti gli autori hanno preso elementi di vari classici, fondendoli e dando un tocco personale. In pratica vi trovate di fronte un mix tra Pac-Man, Marble Madness ed un gioco sportivo a scelta. Può sembrare che abbia bevuto pesante, ma se vi dico che siete una "emozione" che vaga su una griglia cinetica double-face, per raccogliere pedine gialle, usando power-up sparsi sul percorso, ed impedendo all’avversario (che gioca nella faccia opposta della griglia) di fare altrettanto prima di voi, forse vi ricrederete sulla mia salute mentale. In pratica è tutto un "nulla si crea, né si distrugge…ma si ricicla allegramente".

Non fraintendiamoci, il tutto appare abbastanza godibile. Ad esempio vi sono numerose mappe, molto elaborate, che ricordano proprio i livelli più sbilenchi di Marble Madness o di un Super Monkey Ball, di un Mercury, per citare titoli più recenti. L’idea di avere come personaggi emozioni come Rabbia, Paura, Passione, Invidia, crea un certo appeal. La componente sportiva, rappresentata dal dover riempire una barra di energia mangiando pedine, per poter poi segnare il gol nella griglia avversaria, è interessante. Ma ci sono troppi ma. Per esempio i livelli, altro non sono che scenari senza interattività, il vostro unico problema sarà quello di capire come svuotarli, nel modo più efficiente possibile, delle pedine. Perché alla fine è tutta là la sfida; il duello con la Cpu è poco appagante, la parte migliore è quella dei Time Attack in cui, come suggerisce il nome, dovrete svuotare entro un certo tempo limite la griglia, evitando che l’avversario vi danneggi in questa opera. Sbloccando certi tempi, avrete accesso a mini-giochi speciali. Ma non finisce qui, molto blanda anche l’interazione con le emozioni; una buona idea senza sbocchi, poiché l’unico pregio dell’emozione che scegliete sta nell’accrescere gli effetti di un tipo di power-up, diverso per ciascun sentimento. Questi potenziamenti sono discretamente bilanciati: alcuni servono a danneggiare l’avversario, altri a difendersi, altri a velocizzare la raccolta delle pedine. Peccato che si capisca subito l’inutilità di buona parte a scapito di altri, escludendo quindi aprioristicamente la scelta di certe emozioni. Ma poi, a parte ciò, a che pro scegliere un’emozione specifica? Vi interessa lottare per far trionfare la Passione sulla Rabbia? Liberissimi, tanto tutto ciò che otterrete sarà un diverso set cromatico in-game, ed un laconico quanto avvilente "Passione Vince", a sancire la vostra impresa. Son soddisfazioni, eh?

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Difficile trovare una definizione per questo gioco. Ho escluso la categoria Puzzle dopo qualche partita, poiché non v’è tensione nel giocatore, non v’è precarietà nel suo muoversi sulla griglia. Deve solo accumulare pedine. Propendo quindi per la categoria arcade, con un pizzico di strategia, perché, specialmente contro avversari umani, occorrerà un’accurata pianificazione delle mosse sulla griglia. Ma purtroppo questo è il suo limite, poiché per ciascuna griglia, basta scoprire il pattern, la via perfetta, per raggiungere il livello di efficiente spazzino emozionale.
Per questo ritengo che il gioco abbia solo nel time attack la sua vera sfida. Ma non trovo grande fascino in essa, a meno che non abbiate voglia di un giochino grazioso con cui rilassarvi per qualche minuto, che poi è la durata di ogni livello, in media. Preso in quest’ottica Geon Emotions vi potrà dare qualche soddisfazione.

Multiplayer

Carine invece le idee nella sezione dedicata al Live, con modalità come lo scontro a squadra e "l’ultimo sopravvissuto". Piccolo dettaglio, dubito che riuscirete a giocarci, perché di utenti attivi, in diverse sessioni di gioco, non ne ho trovati mai. Per lo stesso motivo vi invito a stare attenti, se siete collezionisti di Obiettivi, poiché un buon 40% dei punti, li dovreste raccattare sul Live.

Commento Finale

Signori della Giuria, non sono io ad essere cattivo; è Geon Emotions a non essere nulla più di un giochino, dalla falsa originalità e monca ideazione, ma dalla buona realizzazione. Se cercate qualche ora in relax, potrebbe accontentarvi. La versione demo è lì, che vi aspetta, affinché possiate confutare o distruggere la mia tesi.

Valutazione Generale

Presentazione: 6.5
Menu gradevoli, molto colorati ed animati.

Grafica: 7
Molto colorata, gradevole, buoni gli effetti. Ma sulla griglia, forse un po’ troppa confusione, troppe cose da guardare, e l’effetto double-face aumenta lo smarrimento.

Sonoro: 6.5
Musichette che disattiverete dopo un po’ di tempo. Funzionali gli effetti sonori.

Gameplay: 7
L’idea è graziosa, seppur ripetitiva ha una sua longevità. Sarebbe servita forse una mappa delle pedine rimaste sulla griglia, vi disturberà non poco cercarle a casaccio nel momento cruciale. Ma, in fondo, se le avete dimenticate, è anche colpa vostra!

Longevità: 8
Potete confrontarvi con oltre venti time attack discretamente impegnativi. E questi sboccano i mini-giochi. Di carne al fuoco ce n’è.

Multiplayer: 6.5
È anche un voto di stima. Perché contro un essere umano la sfida può essere molto interessante, ma dovrete essere fortunati a incrociarlo sul Live…

Voto complessivo: 6.5

Non un capolavoro, ma merita comunque un breve applauso, perché a questo costo (800 Microsoft Points) trovate orrori ben peggiori, ricordatelo!

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