Anteprima – Hands On – Clive Barker’s Jericho (Xbox 360)

di • 6 agosto 2007 • AnteprimaCommenti (0)599

Titolo: Clive Barker’s Jericho
Genere: FPS
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Mercury Steam
Publisher: Codemasters
Data di uscita: Novembre 2007

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Secondo titolo presentato durante l’evento Codemasters, ma non secondo in importanza, Jericho è uno sparatutto in prima persona dalle marcate tinte horror che vanta, come si può dedurre dal titolo dello stesso, l’utilizzo delle proprietà intellettuali di Clive Barker, indiscusso maestro del genere, autore di numerosi romanzi e regista di capolavori come Hellraiser.

[img alt='Il geniale Clive Barker']/immagini/Giochi/category1403/picture55169.aspx[/img]

Il creatore di Pinhead e dei Cenobiti infatti, ha partecipato attivamente alla stesura della sceneggiatura del gioco nonché alla creazione del character design: il suo tocco da incubo è più che evidente, basta osservare le immagini dei folli demoni presenti nel gioco per riconoscerne l’inconfondibile stile.

Prima di concederci la possibilità di provare il titolo su tutte le piattaforme di cui è prevista l’uscita (Xbox 360, PC e PlayStation 3), gli sviluppatori della spagnola Mercury Steam, Andy Wafer e Darren Haywood, dopo averci mostrato il trailer reso pubblico durante l’E3, presa la parola hanno cominciato a illustrarci il prodotto, facendoci assistere ad avvincenti momenti di gioco, in alcuni livelli molto suggestivi, comprensivi dei deliranti combattimenti con alcuni raccapriccianti boss.

[img alt='Jericho']/immagini/Giochi/category1403/picture53263.aspx[/img]

Abbiamo così fatto la conoscenza del team Jericho, una squadra di sette uomini dotati di poteri paranormali, al servizio del Dipartimento della Guerra Occulta, un’organizzazione governativa segreta degli Stati Uniti che fu fondata durante la Seconda Guerra Mondiale per investigare sulle attività occulte del Terzo Reich, guidate dalla mistica Società di Thule che aveva una grande influenza su Hitler stesso.

La squadra che dà il titolo al gioco è composta da:

  • Capitano Devin Ross, leader del gruppo, dotato di poteri psichici
  • Padre Paul Rawlings, prete ed esorcista
  • Sergente Frank Delgado, piromante, alchimista e legato a un demone del fuoco che può comandare
  • Tenente Abigail Black, cecchino dotato di poteri telecinetici in grado di guidare i proiettili a bersaglio
  • Sergente Billie Church, maga in grado di utilizzare il suo sangue per praticare incantesimi
  • Caporale Xavier Jones, veggente in grado di usare la propria proiezione astrale per andare in ricognizione
  • Caporale Simone Cole, dotato del potere di modificare la realtà, alterando il tempo e teleportando equipaggiamento e personale.

Tutti, inoltre, dispongono del potere di rigenerare i propri compagni.

Scopriamo dunque che questo team del paranormale, è stato inviato ad investigare presso la città medio orientale di Al-Khali, metropoli che sorge sulle rovine di numerosi insediamenti precedenti fondati da varie e diverse civiltà, che è stata isolata dal resto del mondo da una enorme e violenta tempesta di sabbia di origine mistica: questa potrebbe essere stata causata da un ex membro del Dipartimento della Guerra Occulta passato dall’altra parte della barricata e divenuto fondatore di una congrega di pericolosi occultisti.
Ma tutto ciò non è che solo l’inizio; il team, infatti, sarà forzato ad attraversare una sorta di frattura nel tessuto dello spazio-tempo per ritrovarsi in una versione corrotta della Al-Khali al tempo della Seconda Guerra Mondiale, assaliti da demoni e mostri dall’aspetto di soldati tedeschi contaminati dall’insania del luogo.

[img alt='Alcune sequenze di gioco sono davvero inquietanti']/immagini/Giochi/category1403/picture53262.aspx[/img]

Non vi sveliamo ulteriori sviluppi della trama né chi è la causa dell’apertura di questa breccia nella realtà per non rovinarvi la possibilità di godervela appieno durante il gioco, vi basti sapere che la sceneggiatura è indubbiamente una delle migliori viste finora in questa next-gen e che più il gruppo Jericho si inoltrerà nelle profondità spazio temporali del sito su cui sorge Al-Khali più la corruzione e l’orrore saranno evidenti e raccapriccianti, fino ad arrivare al male primigenio.

I periodi temporali che la squadra dovrà attraversare saranno molto diversi tra loro e ognuno ben caratterizzato e affascinante nel puro orrore che riesce generare:

  • la Al-Khali moderna
  • la Seconda Guerra Mondiale
  • le Crociate
  • il periodo Romano
  • il periodo Sumero – Babilonese
  • il 4° millennio a.C.

Terminata l’interessante presentazione, abbiamo finalmente potuto impugnare i controller e provare direttamente il gioco sia su Xbox 360 che su PlayStation 3.
Le due versioni sono risultate molto simili tra loro, ma quella per la console di casa Microsoft ha dato l’idea di essere più avanti nello sviluppo rispetto a quella per PS3, mostrando un maggiore dettaglio grafico e cromatico e un frame rate stabile e fluido, rispetto a quello della PlayStation, afflitta anche dall’assenza di antialias. A onor del vero va però detto che il gioco su Xbox era avvantaggiato poiché girava direttamente dal hard disk della console di sviluppo, mentre quello per la macchina di casa Sony girava da DVD, con un flusso di dati inevitabilmente più lento.
A una nostra domanda, comunque, gli sviluppatori ci hanno assicurato che entrambe le versioni gireranno stabilmente a 60 fps (frame per secondo, ndr).
In entrambi i casi, però, il primo impatto, già dal menù del gioco, è stato davvero coinvolgente.
La schermata di selezione delle modalità di gioco, infatti, riesce bene a rendere l’idea di cosa ci dovremo aspettare, presentando uno sfondo formato da tessuti organici, muscoli e tendini, pulsanti e stillanti sangue.

[img alt='Davvero terrificante!']/immagini/Giochi/category1403/picture20550.aspx[/img]

Cominciando a giocare, il gameplay si mostra subito solido e ben strutturato, combinando la classica modalità di gioco degli FPS con la magia, il paranormale, le inusuali capacità mistiche dei protagonisti e le potenzialità tattiche date dall’utilizzo di un team composto da un congruo numero di personaggi.
Con estrema facilità, infatti, potremo saltare da un membro all’altro della squadra, assumendone il controllo e lasciando alla più che buona IA la gestione dei rimanenti componenti, per poterne utilizzare il peculiare armamento (ogni personaggio è dotato di armi differenti che manterrà per tutto lo svolgimento del gioco) e i poteri speciali.
Questi risultano ben realizzati e ottimamente bilanciati tra loro oltre che graficamente accattivanti (fenomenale il demone del fuoco!) e molto spesso sono la chiave per superare alcune particolari situazioni. È inoltre possibile combinare le capacità di due personaggi per ottenere potentissime combo, come mandare in perlustrazione il corpo astrale del Caporale Jones per individuare i nemici nascosti e quindi "cecchinarli" con il Tenente Black che potrà quindi colpire, pilotando il proiettile grazie al suo potere telecinetico, anche gli avversari nascosti dietro angoli, e ripari, magari eliminandone più di uno con un solo colpo.
Inoltre, per spezzare la possibile monotonia che alla lunga uno sparatutto può portare, sono presenti alcune concitate fasi in cui, durante l’esplorazione di paurosi anfratti, dovremo premere a tempo i tasti che compariranno a schermo, per evitare una terribile e straziante prematura dipartita.

[img alt='La grafica e il livello di dettaglio sono decisamente sopra la media']/immagini/Giochi/category1403/picture53258.aspx[/img]

Il comparto tecnico del prodotto aiuta non poco il gameplay, nel coinvolgimento che riesce a restituire all’utente.
Il nuovo motore grafico di proprietà della stessa Mercury Steam, riesce a coniugare magnificamente uno stile artistico al limite del foto realismo con effetti di luce e colore decisamente next-gen che nulla hanno da invidiare ai titoli tanto blasonati visti finora, dando vita a un’atmosfera visiva oscura e surreale che riesce a calare perfettamente il giocatore nell’incubo partorito dalla mente di Clive Barker.
Il design di personaggi, demoni e mostri, è sicuramente azzeccato e assolutamente in linea con il resto del prodotto, privo com’è di stonature, ed è un ulteriore tassello che va ad aggiungersi, sul piano del coinvolgimento.
Non da meno il comparto sonoro, sempre d’effetto e mai sottotono, comprensivo di un parlato in inglese di tutto rispetto e un doppiaggio nella nostra lingua che, sebbene provvisorio (il gioco verrà completamente localizzato in italiano), ha fatto buona impressione di sé.

Clive Barker’s Jericho, dunque, ha dimostrato di avere grandissime potenzialità, molte delle quali già pienamente espresse, ed è un titolo da giocare da soli, al buio e con un ottimo impianto audio, per poter godere di tutto l’impatto terrorizzante che può suscitare: un titolo che tutti gli appassionati del genere horror a tinte forti dovrebbero tenere d’occhio.
Dati i temi trattati e i contenuti molto forti, ci sentiamo di consigliare il gioco esclusivamente a un pubblico maturo e non facilmente impressionabile.

Tirando le fila, Codemasters, nella prossima stagione, invaderà il mercato con due prodotti, Clive Barker’s Jericho e Turning Point: Fall of Liberty, di ottimo livello che saranno capaci di ritagliarsi la loro congrua fetta di appassionati.

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