Recensione – TMNT: Teenage Mutant Ninja Turtles (Xbox 360)

di • 4 luglio 2007 • RecensioneCommenti (0)1105

Titolo: TMNT: Teenage Mutant Ninja Turtles
Genere: Azione/Avventura
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Ubisoft Montreal
Publisher: Ubisoft
Data di uscita: 07 Giugno 2007

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Avete amato il Live Arcade delle Tartarughe Ninja e l’avete terminato in tutte le salse? Non potete vivere senza fantasticare sui quattro rettili e la pantegana in formato gigante? Sbavate all’idea di poter usare in un gioco le armi classiche del ninjustsu?
Niente paura! Le tartarughe divoratrici di pizza sono tornate sulla nostra Xbox 360!
Forse, però, era meglio se non l’avessero fatto…

[img alt='Leonardo si appresta ad effettuare un salto acrobatico']/immagini/Giochi/category1642/picture52539.aspx[/img]

Dai comics alla tv

Forse non tutti sanno che le Tartarughe Ninja, portate alla ribalta in Italia dall’omonimo cartone animato della fine degli anni ’80, nacquero nel 1984, dalle matite e dalla mente di Kevin Eastman e Peter Laird, sotto forma di un fumetto di grande successo dai toni cupi e violenti, rivolto a un pubblico decisamente maturo.
I temi adulti e il tratto spigoloso della serie vennero quindi addolciti e proposti in tv in una serie animata rivolta ai più giovani che, sebbene ne tradisse l’impronta originale, consacrò i quattro rettili al grande pubblico, tanto da far guadagnar loro una nuova serie animata, nuovi fumetti e ben quattro pellicole cinematografiche, l’ultima delle quali, interamente in CG (computer graphic – ndr), è strettamente legata al gioco di cui ci apprestiamo a parlare.

Leonardo, Raffaello, Donatello e Michelangelo sono quattro tartarughe che, venute a contatto con un agente mutageno nelle fogne di New York, assumono sembianze antropomorfe e intelligenza a livello umano. Sotto la guida del Maestro Splinter, un ratto mutato anch’esso in forma umanoide ad opera dello stesso liquame, apprendono le vie dei ninja.
Il topone aveva a sua volta imparato questa furtiva arte osservando il suo padrone umano, Hamato Yoshi che fu tradito e ucciso da quello che diventerà l’acerrimo nemico del gruppo: Shredder, alias il giapponese Oroku Saki, capo del temibile Clan Foot.

Lavoro di squadra e legami familiari

In questa nuova avventura, un lungo flashback narrato in maniera un po’ confusa attraverso le pregevoli cut scene e l’intervento dei commenti in-game dei protagonisti, le Ninja Turtles dovranno risolvere alcuni conflitti interni e, ovviamente, salvare il mondo da alcune creature provenienti da un’altra dimensione, ostacolati, ovviamente, dalla gang dei Purple Dragon e dai ninja del Clan Foot.

[img alt='Il gameplay risulta molto monotono']/immagini/Giochi/category1642/picture52535.aspx[/img]

Benchè faccia leva su personaggi largamente conosciuti e amati, TMNT purtroppo risulta essere un prodotto mediocre, affetto com’è da un gameplay pessimo che risulta monotono e ripetitivo dopo pochi minuti di gioco.
Il gioco è infatti una sorta di continua corsa a ostacoli tra tetti, fogne e piattaforme galleggianti, intervallata saltuariamente da qualche combattimento.
Il motore che spinge il gioco è quello stesso Jade Engine che ci ha stupito più volte grazie alla meravigliosa saga di Prince of Persia e che, nel titolo Ubisoft Montreal, viene impiegato senza dar fondo alle sue potenzialità. Anche in TMNT, infatti, potremo effettuare balzi consecutivi su muri paralleli per scalarne l’altezza, aggrapparci alle sporgenze e correre sui muri, ma il tutto è scevro dello stile cinematografico, dei movimenti aggraziati e fluidi del Principe e degli effetti speciali che hanno reso unica l’esperienza di gioco con il precedente titolo sempre di casa Ubisoft.

Il gioco, inoltre, è assolutamente privo di enigmi da risolvere o oggetti da trovare, cose che lo avrebbero comunque reso leggermente più vario e forse più longevo visto che, senza nemmeno essere degli "smanettoni" incalliti lo si porta a termine in non più di tre o quattro ore. In sostanza la meccanica si limita ad una pressione continua del tasto A, in un "corri sul tetto, salta su quello successivo, supera camminando sul muro una voragine troppo larga per essere saltata, combatti e ripeti il tutto da capo". A poco serve la possibilità di "switchare" tra le quattro protagoniste per utilizzarne le peculiari abilità.

[img alt='I combattimenti sono molto deludenti']/immagini/Giochi/category1642/picture52536.aspx[/img]

Il combattimento, infine, è forse la nota più dolente del prodotto. Tramite la continua pressione del tasto B, infatti, le nostre tartarugone eseguiranno colpi in sequenza, sempre più letali, che avranno la meglio, senza troppa difficoltà dei nemici presenti. Colpi comunque inutili, poiché mantendo premuto per qualche secondo il medesimo tasto B, la tartaruga effettuerà una super mossa che andrà ad eliminare un gran numero di avversari e basterà questa a superare ogni combattimento, compresi quelli con i boss di fine livello. Risultano quindi abbastanza inutili il lento calcio volante e il pugno in salto, utili solo a stordire gli avversari.
Anche la possibilità di effettuare combo chiamando in aiuto i fratelli Turtles, non ha grandi applicazioni, se non nel combattimento con il boss di fine gioco.

Tecniche ninja

Ubisoft, la software house produttrice di capolavori visivi quali Rainbow Six Vegas, GRAW, GRAW 2 e il prossimo ad uscire Assassin’s Creed, con TMNT non mantiene lo standard grafico cui ci ha piacevolmente abituato.

[img alt='La grafica del gioco non è di certo ai livelli a cui ci ha abituato Ubisoft con i suoi ultimi prodotti']/immagini/Giochi/category1642/picture52538.aspx[/img]

Visivamente infatti il gioco, realizzato con una miscela di cel-shading e grafica "tradizionale", è identico alla sua controparte per piattaforme meno evolute della Xbox 360.
Modelli poligonali non troppo convincenti e texture abbozzate non contribuiscono a migliorare l’impatto generale, sebbene le tartarughe siano realizzate discretamente e con animazioni accettabili. L’unica nota positiva sono le piacevoli cut scene, sia quelle in pieno stile fumetto, che le poche realizzate in CG.

Il comparto audio viene salvato dal pregevole parlato in italiano, forte del doppiaggio degli attori che danno le voci dei personaggi nella serie animata che tutti ricordiamo.
Gli effetti sonori, infatti, sono deludenti, e le continue esclamazioni che i protagonisti emettono, ogni qual volta si superi un passaggio "difficile", diventano ben presto fastidiose.

Seppuku

Seppuku è un termine giapponese che indica il suicidio rituale in uso tra i samurai per salvaguardare il proprio onore. In Occidente viene spesso confuso col più semplice harakiri.
Forse è proprio quello l’unico modo che le Ninja Turtles hanno per salvare il proprio onore da un titolo deludente come TMNT.
L’estrema brevità del titolo, unita alla estrema semplicità d’azione ed al gameplay monotono e soporifero lo rendono un prodotto che può attirare solo le più giovani leve del mondo videoludico.

La Pagella

Presentazione: 6
Menù facilmente consultabili e dal design che ricorda la serie a fumetti: nel complesso piacevoli alla vista. Discrete le numerose cut scene, anch’esse di chiara ispirazione fumettistica.

Gameplay: 4.5
Davvero non ci siamo! Il gioco, monotono ed estremamente ripetitivo, diverte per i primi dieci minuti per poi tradursi in una noia mortale fatta di ripetute pressioni del tasto A.

Grafica: 6
Appena sufficiente. Si salva grazie ai modelli e all’animazione delle tartarughe protagoniste del gioco.

Sonoro: 6
Raggiunge la sufficienza esclusivamente grazie al buon parlato in italiano, doppiato dagli stessi attori che hanno prestato le voci per la serie animata andata che tutti conosciamo.

Longevità: 5
Il gioco non presenta alcuna difficoltà ad essere portato a termine in circa tre o quattro ore.

Multiplayer Factor: SV
Non è presente alcuna modalità multiplayer.

Voto complessivo: 5.5

Gioco rivolto prevalentemente a un target piuttosto basso d’età e di esperienza videoludica, TMNT fa acqua da tutte le parti. Noioso, ripetitivo e poco stimolante, da acquistare solo se siete maniaci dei punti giocatore: potrete conquistarne 1000 senza alcuna fatica.

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