Titolo: Ninety-Nine Nights
Genere: Fantasy Action Adventure / Strategico
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Phantagram / Q Entertainment
Publisher: Microsoft
Data di uscita: 1 settembre 2006
Se potessimo combattere in epiche battaglie sarebbe non solo molto eroico, ma anche molto pericoloso, e non avremmo la possibilità di salvare per ricominciare o di curarci all’istante. Ma almeno comodamente seduti sul divano con un pad si poteva fare uno strappo alla regola…
Novanta-Nove Volte
Ci sono certi giochi che rientrano più di altri nella definizione di GIOCO. Un Oblivion più che un gioco per certi aspetti sembrava una seconda vita, un lavoro. Infatti capitava spesso di mettere il disco solo per una missione e poi andare avanti una o due ore vagando per grotte e miniere.
[img alt='Uno dei personaggi di cui è possibile prendere il controllo nel gioco']/immagini/Giochi/category1205/picture10658.aspx[/img]
Alcuni giochi "purtroppo" non sono abbastanza leggeri da permettere una partita e via! Ma siccome c’è sempre l’altro lato della medaglia, esistono anche i giochi che volendo possono essere "mordi e fuggi". Ninety-Nine Nights, ultima fatica (anche se a parlare di fatica si fa presto…) degli studi noti con il nome di Phantagram, entra in questa seconda categoria, un "mordi e fuggi" della famiglia degli "ammazzatutti", insomma un degno parente di Dinasty Warriors anche se meno strategico. Anzi, a dirla tutta, di strategico non ha assolutamente nulla se non la possibilità di urlare in falsetto qualcosa ai propri uomini, dell’utilità di un foglio di carta di riso, ma di questo ne parleremo in seguito…
Il nove sembra essere il numero predominante nel gioco, oltre al titolo spicca il livello massimo raggiungibile (il nono appunto), che però potrà essere raggiunto in maniera particolare. Infatti, oltre al metodo classico, ovvero avanzare nelle missioni e aumentare il livello, potrete anche cimentarvi sempre nella stessa missione fino a raggiungere il livello massimo o, ancora, potrete riaffrontare le missioni passate con il livello del momento; quindi, per esempio, rigiocare la prima missione a livello sette od otto, mantenendo per di più gli oggetti.
Nero e bianco!
Un punto a favore, e anche considerevole, di N3 è la storia. In genere su questo tipo di giochi non si ricamano sopra tanti dialoghi o storielle, si mena e basta. La storia di N3, invece, riesce a essere alquanto coinvolgente, e fa centro nel difficile compito di caricarti prima di una missione.
Dopo un video in cui viene attaccata una città, infatti, non si vede l’ora di buttarsi nella mischia e far vedere chi è che comanda sul campo di battaglia! Purtroppo tutti i dialoghi sono rimasti in inglese e i sottotitoli, per chi non è munito di televisore HD, risulteranno un po’ ostici alla lettura. Inoltre, nonostante alcune movenze siano decisamente caricaturali (alquanto pregevole il modo di muoversi di Myfee nel suo primo video), altre, soprattutto i movimenti facciali, risultano esagerati e grotteschi. Altro colpo basso per chi si aspettava una (diciamo) buona "recitazione" sono le frasi di circostanza: due.
Senza contare certe scene degne di The House of The Dead. Una bambina con la solita nocetta petulante è inseguita dagli orchi e al momento di ringraziarvi vi fa presente, con musica anni ’80 in sottofondo, che la sua mamma è scappata verso la chiesa e bisogna salvarla (Save my Mum please!).
Cade il bicolore
Un aereo in picchiata se non riprende quota impatta al suolo in maniera devastante; N3 è riuscito a far di più sotto moltissimi aspetti, positivi e negativi… soprattutto negativi.
[img alt='Gli effetti speciali sono una delle cose più riuscite in Ninety-Nine Nights']/immagini/Giochi/category1205/picture10647.aspx[/img]
Partendo dalle note di colore non possiamo non vedere e apprezzare le mirabolanti e luminosissime combo, tanto devastanti quanto semplici da fare (infatti i tasti sono solo due, tre all’occorrenza), queste mosse farebbero passare Legolas e Aragorn per dei convalescenti (calcolando poi che i personaggi devono aver rubato le armi a Mazinga-Z). Purtroppo, alcune mosse sono tanto elaborate che risultano inutili, anzi, espongono il nostro personaggio a colpi da dietro o sul fianco. Tecnicamente si potrebbe giocare premendo sempre lo stesso tasto.
Una vera chicca, forse l’ultimo vero punto positivo del titolo, sono i poteri degli astri. Uccidendo masse e masse di nemici si accumulano le loro "anime" che appaiono colorate di rosso. Quando la barra rossa brilla a intermittenza (insomma, quando è piena) premendo "B" si scatena il potere "minore" del nostro personaggio. Tutte le anime recuperate durante la durata di questo super attacco saranno colorate di azzurro e andranno a riempire un’altra barra. Quest’ultima, una volta piena, darà sfogo a un capolavoro delle mosse "spazza-schermo". Ogni personaggio ha la sua e sono tutte decisamente spettacolari…
Purtroppo, avvicinandoci alle tristissime tonalità del grigio e lasciando le note di colore si notano delle scelte catastrofiche. Intanto si notano le piccole e fastidiose compenetrazioni dei personaggi; durante i filmati capita spesso di vedere un commilitone attraversato dal suo compagno. Inoltre, puntualmente, la boccetta contenente la vita appare all’interno di una cadavere, quindi irraggiungibile (soprattutto quando si ha a che fare con i troll). Ma questo è nulla in confronto a ciò che spicca con tutta la sua volgare oscenità. Tanto per cominciare, l’unico elemento vagamente strategico, cioè la scelta delle truppe da portare con sè, viene annullato dall’utilità di quest’ultime: algebricamente negativa. Non solo non servono a nulla, ma intralciano confondendosi con il nemico. Capita spesso di vedere un goblin vincere contro 4 o 5 soldati imperiali!
Oltre a questa spiacevole sensazione di portarsi una palla al piede c’è il dilemma, anzi l’angoscia, della morte, ma vediamo con calma questo punto.
N3 ha una strana e (forse) piacevole particolarità: le missioni durano non meno di venti minuti, mezz’ora. Una gioia per chi ama i giochi longevi! Purtroppo, il capolavoro di anti-divertimento avviene su questo fronte: non potete salvare durante la missione e nel caso moriate… beh, ve la rifate… dall’inizio! Anche se mancava un colpo per uccidere il mostro… rifare!
Ora, per quanto una persona ami giocare, non penso sia desiderio suo o di altri fare missioni da 40 minuti e morire ad un passo dalla vittoria. Purtroppo questi colossali difetti, tra cui il fatto che le opzioni si resettano nel passare da un personaggio all’altro, e file di salvataggio apparentemente separati in dipendenza dei personaggi, lo rendono un gioco alquanto frustrante su certi aspetti, e rischiano di relegarlo troppo pesantemente nella definzione di GIOCO vero e proprio, tanto pesantemente da farlo divenire un "mordi e fuggi".
Novantanove… poligoni!
Dal punto di vista grafico tanto di cappello ai personaggi e alle centinaia di modelli dei nemici, molto dettagliati e curati. Un "complimenti" anche agli effetti delle combo e delle mosse devastanti. Una tirata d’orecchi, invece, ai paesaggi, poveri e molto monotoni. Certo, i campi di battaglia non sono la parte principale del gioco, ma sarebbe come giocare a un Dead Rising con sempre quei tre negozi…
[img alt='Belle le cut-scenes, ma le ambientazioni del gioco risultano molto spoglie...']/immagini/Giochi/category1205/picture10642.aspx[/img]
Inoltre, le musiche, all’inizio incoraggianti e utili nell’affrontare di petto 200 nemici, divengono ben presto martellanti e ripetitive, senza contare alcuni brani che sembrano presi da un episodio Manga-Hentai. Insomma, il comparto grafico riesce a stupire, ma lo fa quasi come se fosse un favore e non un motivo d’orgoglio!
Commento Finale
I suoi pesanti e frustranti difetti minano il gioco sin dalle fondamenta, e alcune scene spettacolari sono belle solo se viste la prima volta, non altre quattro a causa del fatto di dover rifare tutto in caso di morte. Questo sembra quasi una scelta degli sviluppatori per prendere in giro un accaldato e stanco giocatore. Un 5.9 penso sia la risposta giusta, non perché è una sufficienza mancata, ma un’insufficienza abbondante.
La Pagella
Presentazione: 6
Un tocco di originalità nella goccia che cade alla pressione di "start" e una musica tranquillizzante rendono i menù apprezzabili. Durante il gioco l’interfaccia è semplicissima da capire, ma si poteva fare di più…
Gameplay: 4.5
Nonostante il taglio epico dei combattimenti, poco alla volta si mostrano sotto la luce della monotonia. Il fatto di non poter salvare, di dover rifare tutto in caso di decesso, e dei commilitoni che fanno meno del paesaggio, danno il colpo di grazia.
Grafica: 6.5
Se non fosse per il paesaggio un poco scarno sarebbe veramente spettacolare. Gli effetti speciali sono stupendi e diversi da personaggio a personaggio.
Sonoro: 5.5
Curato sotto certi aspetti, ripetitivo all’inverosimile sotto altri, il sonoro purtroppo non è nulla di nuovo.
Longevità: 6
Un discreto numero di missioni per personaggio, e la lunghezza dei livelli lo rendono parecchio longevo. Rimane da vedere se il fatto di dover rifare da capo le missioni sia un trucco per aumentarne ancora la longevità. Probabilmente una volta finito non vi verrà voglia di rifarlo tutto, ma di giocarci ogni tanto.
Voto Complessivo: 5.9
Purtroppo è stata sprecata una grande occasione per creare un grande del genere. Peccato abbiano creato il comune gigante dai piedi d’argilla.
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